CINGHIALI LA SPEZIA, DRAMMATICO EPILOGO: UN CUCCIOLO E’ STATO UCCISO, GLI ALTRI DEPORTATI IN UN FAZZOLETTO DI TERRA EX ZAC (zona addestramento cani da caccia)
CINGHIALI, CRONACA no comments »
CINGHIALI LA SPEZIA, DRAMMATICO EPILOGO: UN CUCCIOLO E’ STATO UCCISO, GLI ALTRI DEPORTATI IN UN FAZZOLETTO DI TERRA EX ZAC (zona addestramento cani da caccia)
Le operazioni di cattura di Perla, Amara e dei 7 cuccioli sono state eseguite da una squadra composta da cacciatori del NFV veterinari appartenenti alla ASL ed un veterinario LAV, coordinati da quest'ultimo presente fisicamente in tutte le fasi (la dichiarazione pubblica di Beatrice Rezzaghi, Responsabile Nazionale Unità Emergenza Lav, a margine dell'incontro con il Presidente della Regione Liguria, il sindaco di La Spezia ed altre autorità, , dal minuto 3:40 https://www.facebook.com/102757505891631/videos/646574930231063/?extid=NS-UNK-UNK-UNK-IOS_GK0T-GK1C-GK2T&ref=sharing) Nella fase di cattura è stato ucciso un cucciolo a significare la evidente imperizia, imprudenza e negligenza dei componenti l'intera squadra che ha operato, oltretutto, in violazione di tutte le norme relative alla biosicurezza . Qualsiasi giustificazione è inaccettabile, è stato ucciso a seguito delle manovre di cattura. I sopravvissuti sono stati deportati in una area ex Zac (zona addestramento cani da caccia ben nota ai cacciatori) individuata dalla Regione per motivi sanitari relativi al contenimento e prevenzione della diffusione della peste suina (https://www.facebook.com/EnteRegioneLiguria/posts/440879754735778) . In vero si tratta di un fazzoletto di terra di soli 2.380 mq., cioè circa un quinto di ettaro totalmente insufficiente per gli 8 ungulati, nel comune di Riccò del Golfo, privo dei requisiti tecnici di biosicurezza, della zona filtro, delle protezioni strutturali necessarie ad assicurare il confinamento degli ungulati quindi completamente inadeguato per la prevenzione della diffusione PSA pertanto fuorilegge (ciò evidenzia non solo la totale incapacità ed incompetenza se non addirittura la malafede dei dirigenti dalla Regione Liguria ma anche l'inaffidabilità della LAV per avere affermato che "Oggi questi animali sono stati trasferiti presso un’area recintata scelta dalla Regione Liguria nel rispetto delle misure di biosicurezza,"), e non di un rifugio di fiducia LAV così come garantito dalla medesima associazione tramite articolo pubblicato nel sito ufficiale. La Regione Liguria nella figura del Vice Direttore Generale Dipartimento Agricoltura, dott. Federico Marenco, ci conferma che l'intera operazione di cattura e trasferimento era stata concordata a margine dell'incontro tra il Presidente della Regione Liguria, il sindaco di La Spezia e la delegazione LAV in data 23 agosto.
SQUADRA OPERATIVA = LAV+CACCIATORI+ASL.
LA LAV E' CORRESPONSABILE DEL DRAMMATICO EPILOGO, LA DIFFERENZA E' CHE GLI ALTRI SOGGETTI NON HANNO COME FINALITÀ STATUTARIA LA TUTELA DEGLI ANIMALI ...
Abbiamo dato mandato all'ufficio legale di sporgere denuncia alla Procura della Repubblica di La Spezia affinché vengano accertate responsabilità penali sulla morte del povero cinghiale, nonché sui metodi altamente discutibili ed utilizzati per la cattura degli stessi; metodi che hanno creato evidenti patimenti agli animali in spregio della Legge 189/04.
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