COMUNICATI STAMPA
COMUNICATO STAMPA DEL 21.02.2025
“VUOI UN PITBULL, SOLO CON IL PORTO D’ARMI” Dopo la tragedia di Acerra è tempo di sanare il vulnus legislativo.
Il presidente del Pae, Stefano Fuccelli, interviene dopo la morte della bimba uccisa dal pitbull dei genitori
Un incidente terribile che è costato la vita ad una bimba di nove mesi. E’ quello avvenuto ad Acerra in provincia di Napoli e ha avuto come protagonista un cane di razza pitbull. Non è il primo caso ne sarà l’ultimo. Tragedie che, sostiene il Partito Animalista Europeo, possono essere evitate a patto di sanare il vulnus legislativo. Per il Pae, infatti, solo chi detiene un porto d’armi per difesa personale potrebbe poter acquistare cani che appartengono alle specie ritenute più pericolose.
“Se è vero che la reazione di ogni singolo cane è imprevedibile perché non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell’appartenenza ad una razza o ai suoi incroci, è pur vero che l’esito delle conseguenze cambia sostanzialmente se l’aggressore è un pitbull (o rottweiler o dogo o altre razze utilizzate per i combattimenti) piuttosto che un barboncino. Preso atto del vulnus legislativo per cui le istituzioni tramite ripetute ordinanze contenibili ed urgenti concernenti la “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani” prorogate annualmente con modifiche sempre più inefficaci a risolvere il problema, come esclusione della black List dei cani pericolosi inserita dal Ministro Turco nel 2006, al fine di contrastare tale rischio sarebbe opportuno ed auspicabile limitare la vendita di cani pericolosi esclusivamente ai titolari della licenza di porto d’armi per difesa personale”, dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.
“L’aggressione di alcuni cani può essere devastante quanto un colpo di revolver, per questo motivo la proposta del PAE chiede di equiparare tali cani a vere e proprie armi limitandone l’acquisto, la detenzione e la conduzione che dovranno essere autorizzate solo ai possessori della licenza rilasciata dal Questore, la disciplina ed i requisiti sono indicati nel Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza”. La licenza è subordinata oltre alla fedina penale pulita ed all’esistenza di una valida motivazione che ne giustifichi il rilascio quindi il richiedente deve dimostrare che esiste concretamente l’effettiva necessità di circolare armato per fini di difesa personale, anche all’ assenza di alterazioni neurologiche, assenza di disturbi mentali, di personalità o comportamentali attestate dal certificato anamnestico per il porto d’armi ( concernente la dichiarazione sulla sua idoneità psicofisica a entrare in possesso della licenza. Tale certificato attesta che il soggetto non fa uso di droghe o abuso di alcol e che non è affetto da patologie particolari che potrebbero compromettere la sua sicurezza o quella di terzi in caso di rilascio del porto d’armi) necessario per l’ottenimento del definitivo certificato di idoneità psico-fisica al porto d’arma per difesa personale, rilasciato da A.S.L., da Ufficiale Medico in servizio presso Forze Armate ovvero da Sanitario della Polizia di Stato. La licenza deve essere rinnovata ogni anno.”
Prosegue Fuccelli. “Fatto salvo per i cani provenienti da provvedimenti di sequestro e confisca, come ad esempio i cani utilizzati per i combattimenti clandestini, per cui le associazioni protezionistiche di volontariato continueranno ad avere la facoltà di gestirne il recupero e la custodia”, conclude il presidente del Pae.
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COMUNICATO STAMPA DEL 21.01.2025
NO DDL SICUREZZA: IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO SCENDE NUOVAMENTE IN PIAZZA
OSCE: IL DDL 1660 (SICUREZZA) ha il potenziale di minare i principi fondamentali del diritto penale e dello stato di diritto.
IL CONSIGLIO D’EUROPA SCRIVE AL SENATO: FERMATEVI SUL DDL SICUREZZA. Alcune norme del ddl, scrive il commissario, “restringono il diritto a manifestare e esprimersi pacificamente”
UCPI (Unione delle Camere Penali Italiane), PACCHETTO SICUREZZA: rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli.
PACCHETTO SICUREZZA STRONCATO DA TUTTI: AVVOCATI, MAGISTRATI E GIURISTI CRITICANO IL DDL. Pioggia di critiche sul ddl governativo nelle audizioni al Senato. E i garanti lanciano l’allarme sul reato di resistenza passiva
Il Partito Animalista Europeo aderisce alla manifestazione nazionale contro il DDL SICUREZZA e si unisce alla lotta contro il tentativo del Governo Meloni di annichilire il diritto di manifestare il dissenso in ogni sua forma. E’ una pericolosa deriva autoritaria volta ad ottenere uno Stato di polizia, delegittimando il potere giudiziario. Così iniziò il regime il secolo scorso. Sono state introdotte nuove tipologie di reati, aggravanti ed inasprimenti delle pene tra cui la limitazione di manifestare con il pretesto del blocco stradale, diventato reato penale, contestualmente sono state aumentate di un terzo le pene, fino a 7 anni di reclusione, per minacce o resistenza nei confronti di un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza, le lesioni anche «semplici» (abbiamo le prove che molte volte sono inventate, verbali di pronto soccorso redatti in meno di 59 secondi – tra prese in carico, accurate visite, diagnosi di dimissioni e prescrizioni terapie, esiti e dimissioni con giorni di prognosi – così come riportato negli atti processuali) sono punite fino a 5 anni di reclusione e le circostanze attenuanti non possono essere ritenute prevalenti. Sono previste spese legali a carico dello Stato, con un tetto fino a 10mila euro, per ogni fase del processo per gli agenti indagati per fatti inerenti al servizio. Gli stessi agenti potranno portare senza licenza alcune tipologie di armi quando non sono in servizio, tra queste: arma lunga da fuoco, rivoltella e pistola di qualunque misura, bastoni animati con lama di lunghezza inferiore ai 65 centimetri. Non sono previsti, invece, i numeri identificativi sulle divise degli agenti, richiesti da parte delle opposizioni, al fine individuare i responsabili dei numerosi reati di abuso di potere. LOTTEREMO FINO ALLA FINE PER DIFENDERE LO STATO DI DIRITTO !!! – Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo (intervento a margine della precedente manifestazione del 25 settembre https://www.youtube.com/watch?v=D0keyeyurZg&t=5s )
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COMUNICATO STAMPA DEL 07.01.2025
REPORT, STRUMENTALIZZATA L’ON. BRAMBILLA PER COLPIRE ENCI, ALEMANNO ED I SUOI CAMERATI
La puntata di Report andata in onda su Rai 3 domenica 5 gennaio dal titolo “Lottizzazione dei cani” a firma di Giulia Innocenzi, strumentalizza impropriamente la figura dell’ex ministro del Turismo On. Michela Brambilla per contestare l’operato dell’ENCI, ente nazionale di cinofilia italiana, e del rapporto con la politica nera ai tempi di Alemanno ministro dell’ Agricoltura e dei suoi amici della destra sociale e militanti del Fronte della gioventù.
Sebbene si ritenga giusto fare emergere irregolarità, violazioni e deprecabili comportamenti etici in merito alla gestione degli animali ad opera dell’ENCI, come ben riportato dallo stesso servizio, nonchè gli intrecci tra il medesimo ente e l’estrema destra missina con tanto di elementi appartenenti al movimento neofascista ‘Terza Posizione’ già condannati per associazione sovversiva e banda armata, l’utilizzo della Brambilla per introdurre tale argomento è del tutto eccedente e non pertinente in quanto estranea ai fatti.
Per la questione afferente alla sponsorizzazione di ENCI al programma dell’ex ministro del Turismo ” Dalla parte degli animali” su Rete 4, corrispondente a 460 mila euro in tre anni, è lo stesso servizio che conferma come i contratti economici siano stati stipulati tra ENCI e Mediaset e non con la Brambilla ricoprendo essa il ruolo unicamente di conduttrice del programma. Non solo, il commercialista e socio di ENCI, Dott. Gaetano Turrini, si lamenta a margine dell’ assemblea dei soci usando testuali parole “a fronte di questa trasmissione abbiamo avuto perdite consistenti di iscrizioni al libro genealogico che è l’obiettivo della crescita di cani di razza. Nel momento in cui sono crollate nel 2023 vuol dire che le azioni di marketing fino ad oggi attuate sono inefficaci“. Il presidente dell’ENCI, Dott. Dino Muto, non mostrava il malanimo della giornalista Innocenzi (che con modo veemente pretendeva di interrompere la conferenza della parlamentare all’interno della sala congressi Capranichetta dell’Hotel Nazionale noncurante del disturbo arrecato a tutti gli ospiti), sebbene avesse finanziato con quasi mezzo milione di euro un programma che ha contribuito al fallimento gestionale della sua stessa campagna pubblicitaria con conseguenti ingenti perdite di profitto, oltre al danno anche la beffa. Alla luce dei fatti va solo riconosciuto l’estro geniale dell’On. Brambilla per l’eccellente risultato in favore delle adozioni degli sfortunati meticci a scapito di chi si arricchisce sul commercio della razza pura. Questo è l’unico dato che conta, tutto il resto è irrilevante così come le critiche.
Ammesso e non concesso che il conduttore Sigfrido Ranucci fosse estraneo al mondo animalista non può dirsi la stessa cosa per l’inviata Innocenzi considerato il suo annoso impegno in difesa degli animali tra cui l’ottimo docufilm “Food for profit” il primo documentario che mostra il filo che lega l’industria della carne, le lobby e il potere politico. Il servizio di Report presenta la Brambilla come una semplice parlamentare che portò a casa del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi cinque agnellini salvati dal macello e che furono nutriti con il biberon dall’ex Premier. Tutto qui. Ignorata completamente l’attività parlamentare e legislativa in veste di prima firmataria di Leggi e proposte di legge. L’inchiesta appare dunque faziosa e pretestuosa venendo meno all’obiettività richiesta dal servizio pubblico. Non poteva non sapere pertanto deprecabili le successive omissioni:
A firma della Brambilla sono le seguenti Leggi e riforme : – INASPRIMENTO PENE REATI CONTRO ANIMALI “Vietato tenere cani alla catena e pene più severe per chi maltratta gli animali: via libera alla Camera alla proposta di legge”; – COSTITUZIONE “Modifiche agli articoli 9 e 117 della Costituzione, in materia di tutela degli animali, degli ecosistemi e dell’ambiente” ; – GREEN HILL “Chiusura definitiva di Green Hill e di tutti gli altri allevamenti in Italia di cani destinati alla vivisezione”; – ANIMALI NEL CONDOMINIO “Riforma del condominio che contiene l’articolo sul “divieto di vietare” ai condomini, per regolamento, di tenere animali domestici”; – ANIMALI SUI TRENI “Accordo con Trenitalia: Tutti i cani di tutte le taglie possono viaggiare su tutti i treni, compresi i frecciarossa”; . E le numerose Proposte di Legge: -” BOTTICELLE “Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e alla legge 15 gennaio 1992, n. 21, concernenti l’abolizione del servizio di piazza con veicoli a trazione animale”; – CACCIA “Modifiche all’articolo 842 del codice civile e alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di abolizione del diritto di accesso al fondo altrui per l’esercizio della caccia” ; – ATTI CRDUDELTA’ “Introduzione dell’articolo 544-septies del codice penale, concernente l’introduzione di una circostanza aggravante relativa alla divulgazione di atti di crudeltà nei confronti di animali attraverso strumenti informatici e telematici, nonché disciplina dell’istanza di blocco e di rimozione dei relativi contenuti” ; – DELFINARI “Divieto di detenzione degli animali marini nei centri zoologici acquatici e nei delfinari e disposizioni per la loro riconversione”; – CONIGLI” “Riconoscimento dei conigli quali animali di affezione nonché divieto della vendita e del consumo delle loro carni e dell’utilizzazione delle loro pelli e pellicce a fini commerciali”; – CAVALLI “”Norme per la tutela degli equini e loro riconoscimento come animali di affezione” ; – CIRCHI “”Divieto dell’utilizzazione di animali in spettacoli e manifestazioni popolari” ; – VEGAN “”Modifica all’articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, in materia di svolgimento di iniziative di educazione alimentare e di diffusione della cultura vegetariana e vegana nell’ambito dell’insegnamento scolastico”; – IVA RIDOTTA PET FOOD ” “Modifiche alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, concernenti l’armonizzazione dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto relativa ai prodotti per l’alimentazione degli animali da compagnia”; – ALLEVAMENTI INTENSIVI “”Divieto dell’impiego di sistemi intensivi per l’allevamento degli animali”; – BOCCONI AVVELENATI ” “Introduzione dell’articolo 441-bis del codice penale, in materia di detenzione e impiego di esche e bocconi avvelenati per l’uccisione di animali, nonché disposizioni concernenti lo svolgimento di attività di disinfestazione”; – MACELLAZIONE RITUALE “”Divieto dell’abbattimento di animali destinati alla produzione alimentare senza previo stordimento, nonché modifiche al decreto legislativo 6 novembre 2013, n. 131”; – CARNE CANE E GATTO “”Introduzione dell’articolo 544-bis.1 del codice penale, concernente il divieto di macellazione, commercio e consumo delle carni di cane e gatto” solo per citarne alcune ma la lista è molto più lunga.
Stefano Fuccelli, presidente Partito Animalista Europeo
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COMUNICATO STAMPA DEL 13.12..2024
DDL SICUREZZA: IN PIAZZA IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO CONTRO LA NORMA LIBERTICIDA DEL GOVERNO MELONI
OSCE: IL DDL 1660 (SICUREZZA) HA IL POTENZIALE DI MINARE I PRINCIPI FONDAMENTALI DEL DIRITTO PENALE E DELLO STATO DI DIRITTO.
Il Partito Animalista Europeo aderisce alla manifestazione nazionale contro il DDL SICUREZZA e si unisce alla lotta contro il tentativo del Governo Meloni di annichilire il diritto di manifestare il dissenso in ogni sua forma. E’ una pericolosa deriva autoritaria volta ad ottenere uno Stato di polizia, delegittimando il potere giudiziario. Così iniziò il regime il secolo scorso. Sono state introdotte nuove tipologie di reati, aggravanti ed inasprimenti delle pene tra cui la limitazione di manifestare con il pretesto del blocco stradale, diventato reato penale, contestualmente sono state aumentate di un terzo le pene, fino a 7 anni di reclusione, per minacce o resistenza nei confronti di un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza, le lesioni anche «semplici» (abbiamo le prove che molte volte sono inventate, verbali di pronto soccorso redatti in meno di 59 secondi – tra prese in carico, accurate visite, diagnosi di dimissioni e prescrizioni terapie, esiti e dimissioni con giorni di prognosi – così come riportato negli atti processuali) sono punite fino a 5 anni di reclusione e le circostanze attenuanti non possono essere ritenute prevalenti. Sono previste spese legali a carico dello Stato, con un tetto fino a 10mila euro, per ogni fase del processo per gli agenti indagati per fatti inerenti al servizio. Gli stessi agenti potranno portare senza licenza alcune tipologie di armi quando non sono in servizio, tra queste: arma lunga da fuoco, rivoltella e pistola di qualunque misura, bastoni animati con lama di lunghezza inferiore ai 65 centimetri. Non sono previsti, invece, i numeri identificativi sulle divise degli agenti, richiesti da parte delle opposizioni, al fine individuare i responsabili dei numerosi reati di abuso di potere. LOTTEREMO FINO ALLA FINE PER DIFENDERE LO STATO DI DIRITTO !!! – Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo.
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COMUNICATO STAMPA DEL 15.11.2024
MAGISTRATURA SOTTO ATTACCO. INACCETTABILE ATTACCO DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA. NESSUNO È AL DI SOPRA DELLA LEGGE
L’attacco di Elon Musk, nel ruolo di braccio destro di Trump, ai giudici italiani rappresenta non solo una inaccettabile ingerenza negli affari interni di un Paese sovrano oltretutto amico ed alleato degli U.S.A., non solo una manifestazione di grossa ignoranza circa il diritto UE ma anche e soprattutto la ricusazione del potere giudiziario, in sintonia con il Governo Meloni. Sono refrattari allo Stato di diritto, un insieme di principi che afferma che nessuno, compresi governi, politici o legislatori, è al di sopra della legge. I fatti non lasciano interpretazione di sorta. Ad agosto la Riforma Nordio: cancellato l’abuso d’ufficio, ridotta drasticamente la portata del traffico di influenze illecite, ampliati i divieti per i giornalisti in materia di intercettazioni, vietato per i pm impugnare le sentenze di assoluzione, salvo reati particolarmente gravi. A settembre il Ddl Sicurezza: introdotte nuove tipologie di reati, aggravanti ed inasprimenti delle pene tra cui la limitazione di manifestare con il pretesto del blocco stradale, diventato reato penale, contestualmente sono state aumentate di un terzo le pene, fino a 7 anni di reclusione, per minacce o resistenza nei confronti di un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza, le lesioni anche «semplici» (molte volte inventate, verbali di pronto soccorso redatti in meno di 59 secondi – tra prese in carico, accurate visite, diagnosi di dimissioni e prescrizioni terapie, esiti e dimissioni con giorni di prognosi – così come riportato negli atti processuali) sono punite fino a 5 anni di reclusione e le circostanze attenuanti non possono essere ritenute prevalenti. Sono previste spese legali a carico dello Stato, con un tetto fino a 10mila euro, per ogni fase del processo per gli agenti indagati per fatti inerenti al servizio. Gli stessi agenti potranno portare senza licenza alcune tipologie di armi quando non sono in servizio, tra queste: arma lunga da fuoco, rivoltella e pistola di qualunque misura, bastoni animati con lama di lunghezza inferiore ai 65 centimetri. Non sono previsti, invece, i numeri identificativi sulle divise degli agenti, richiesti da parte delle opposizioni, al fine individuare i responsabili dei numerosi reati di abuso di potere. Ottobre con il caso Protocollo Albania (che doveva essere il fiore all’occhiello del governo italiano in Europa ma si è dimostrato un clamoroso flop) la Premier Meloni attribuisce la mancata convalida del trattenimento dei migranti in Albania alla decisione di «magistrati politicizzati». Intervento a gamba tesa anche da parte della seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, che vorrebbe cambiare la Costituzione per limitare il potere giudiziario e difende chi da destra si è scagliato contro i giudici, dal ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha definito la sentenza di Roma “sentenza abnorme di una categoria che esonda dai propri poteri”, alla stessa premier (detta anche la pinocchia per avere non solo disatteso tutte le promesse elettorali ma agito in modo diametralmente opposto ai suoi stessi proclami, dalla cancellazione di accise ed iva sui carburanti alla “è finita la pacchia in Europa”, persino costretta ad indossare completi rosa per omaggiare la von der Leyen ) che ha rilanciato sui social la mail (dolosamente artefatta) di un magistrato che la cita. Quindi il vicepremier Matteo Salvini che afferma che i giudici risponderanno dell’eventuale stupro commesso da un immigrato rimesso in libertà. – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli –Evidentemente i rappresentanti di questo governo ignorano che i giudici rispondono alla costituzione italiana, non al governo, hanno applicato norme che sono obbligatorie per magistrati e Stati. Assistiamo ad un pericoloso attacco alla magistratura e alla sua indipendenza, un atto fascista volto a minare la democrazia che ci condurrà ad una pericolosa deriva autoritaria.
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COMUNICATO STAMPA DEL 28.10.2024
NESSUN TAGLIO DELLE ACCISE. LA PREMIER RITRATTA: “MANCANO I SOLDI”(ma non dice che sono stati utilizzati per finanziare le lobby venatorie e pagare le gravose multe UE sulla caccia e degli agricoltori per utilizzare pesticidi). E GLI ITALIANI ABBOCCANO.
“Se vinco le elezioni vi prometto il taglio delle accise ed iva sulla benzina ….. il blocco navale degli sbarchi…. la fine della pacchia nell’Unione Europea…..” La premier Meloni non ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale agli italiani, oltretutto la situazione con lei è evidentemente peggiorata.
La sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e l’automatica riduzione di iva ed accise non c’è stata di contro la benzina ha toccato i due euro. Motivo del mancato rinnovo in manovra del provvedimento del precedente governo che tagliava in parte le accise ? “Cerchiamo di fare le cose serie e importanti, non ci sono risorse da sperperare o soldi che si possono buttare in cose che non hanno alcun senso. Ci sono risorse che vanno concentrate sulle cose importanti,….”.
Mancano i soldi per tagliare i costi della benzina perché sono stati utilizzati per finanziare le associazioni dei cacciatori con 500.000 euro annui (soldi pubblici prelevati dalle tasche degli italiani) da sommare al milione di euro annualmente stanziati (comma 449° dell’articolo 1 della legge 29/12/2022, n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023”), un evidente favore anche al marito della sorella della premier, nominato dalla stessa Ministro dell’Agricoltura, il cacciatore Francesco Lollobrigida “Un’attività nobile alla quale da sempre la mia famiglia è legata, che ha visto i miei avi, mio nonno e mio padre essere cacciatori veri. Io sono un pagatore di licenza….”. Risorse utilizzate per pagare le pesantissime sanzioni pecuniarie, oltre un miliardo di euro, irrogate dalla Commissione europea per le procedure d’infrazione contro l’Italia. Violazione del diritto dell’Unione e mancato recepimento di direttive, la maggior parte riguardanti il settore ambiente ed animali. Per l’adozione di piani di abbattimento della fauna selvatica in ogni giorno dell’anno, su ogni specie faunistica, in ogni luogo, compresi i centri urbani e i parchi naturali, introdotti dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197 (art. 1, commi 447-448), l’Italia torna sotto la lente dell’Europa. Dalla Commissione UE dure accuse di violazione delle norme su bracconaggio, mancato divieto sulle munizioni al piombo, caccia a specie in sofferenza e in periodo di migrazione e l’apertura di una procedura EU Pilot (n. 2023/10542) nei confronti dell’Italia per violazione delle norme europee in materia di caccia, in particolare per mancato rispetto della direttiva Uccelli (2009/147 CEE) e del Regolamento europeo 2021/57.
La Premier omette di dire che le varie condanne inflitte dalla CGUE per la violazione della Direttiva “Uccelli” e le attuali procedure d’infrazione ed inchieste della Commissione UE (attualmente 4 afferenti solo all’ambito venatorio) ci obbligano a pagare 400 mila euro al giorno (!!!!) . Non solo le lobby dei cacciatori con i politici ed amministratori compiacenti ma tutti i cittadini italiani saranno costretti a pagare le conseguenze delle gravose procedure d’infrazione. La succitata legge denominata “Far west in città”, presentata dal capogruppo FdI alla Camera, Tommaso Foti, indagato per corruzione dalla Procura di Piacenza, è un favore non solo ai cacciatori ma anche alle industrie di armi. L’emendamento che autorizza una vera e propria “caccia selvaggia tutto l’anno” costituisce una scelta imprenditoriale diretta a sacrificare gli animali alle logiche del profitto atteso che l’europarlamentare FdI Pietro Fiocchi è proprietario dell’omonima azienda, prima in Italia per la produzione di cartucce e munizioni al piombo per la caccia da sempre legata al mondo venatorio che vedrà decuplicarsi i propri profitti. Oltre ad ottenere un tornaconto elettorale dal mondo venatorio, vengono a rafforzarsi le posizioni di altri parlamentari, la caccia insegnata a scuola è la proposta dell’assessore all’istruzione della regione Veneto, Elena Donazzan, anch’essa di FdI come la deputata Maria Cristina Caretta, già presidente nazionale Confavi (Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane) e l’eurodeputato Sergio Berlato, coordinatore per il Veneto di Fratelli d’Italia già presidente nazionale Confavi e presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti. Di recente il Consiglio dei ministri, nonostante il parere tecnico espresso dagli uffici del Ministero dell’Ambiente che ne rilevava l’incostituzionalità ha comunque deciso di non impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale della Lombardia elaborata da un consigliere regionale ex presidente di un’associazione venatoria, che introduce una sanatoria per tutti i detentori di uccelli utilizzati come richiami vivi e catturati illegalmente in natura, venendo a profilarsi, quindi, una nuova procedura UE.
Il Governo Meloni ha stanziato ulteriori tre miliardi di euro e cancellato l’ Irpef per i redditi sotto i 10 mila euro per accontentare la richiesta degli agricoltori in rivolta. Calpestare la salute dei cittadini europei che saranno esposti a maggior rischio di gravi patologie oncologiche ed ematologiche a seguito del mancato obbligo di riduzione entro il 2030, dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari chimici almeno del 50% e dell’uso dei cosiddetti prodotti più pericolosi del 65%. I trattori che abbiamo visto sfilare per le strade, John Deere, Fend, Massey-ferguson, New Holland, Lamborghini dal costo di 300/400 mila euro (trecento/quattrocento mila euro !!!) ciascuno (ma oltre il 90% delle imprese dichiara un reddito annuale inferiore a diecimila euro !!!) vengono pagati in gran parte da tutti i cittadini con le proprie tasse, fondi sottratti alla sanità pubblica e quindi meno posti letto e personale sanitario negli ospedali, reparti e presidi ospedalieri soppressi, infinite liste d’attesa per una Tac o risonanza magnetica e quanto altro.
Questo è il prezzo che noi cittadini dobbiamo pagare per le politiche scellerate di questo Governo.
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COMUNICATO STAMPA DEL 22.10.2024
MAGISTRATURA SOTTO ATTACCO DEI FASCISTI. DEMOCRAZIA A RISCHIO
Ad agosto la Riforma Nordio: cancellato l’abuso d’ufficio, ridotta drasticamente la portata del traffico di influenze illecite, ampliati i divieti per i giornalisti in materia di intercettazioni, vietato per i pm impugnare le sentenze di assoluzione, salvo reati particolarmente gravi. A settembre il Ddl Sicurezza: introdotte nuove tipologie di reati, aggravanti ed inasprimenti delle pene tra cui la limitazione di manifestare con il pretesto del blocco stradale, diventato reato penale, contestualmente sono state aumentate di un terzo le pene, fino a 7 anni di reclusione, per minacce o resistenza nei confronti di un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza, le lesioni anche «semplici» (molte volte inventate, verbali di pronto soccorso redatti in meno di 59 secondi – tra prese in carico, accurate visite, diagnosi di dimissioni e prescrizioni terapie, esiti e dimissioni con giorni di prognosi – così come riportato negli atti processuali) sono punite fino a 5 anni di reclusione e le circostanze attenuanti non possono essere ritenute prevalenti. Sono previste spese legali a carico dello Stato, con un tetto fino a 10mila euro, per ogni fase del processo per gli agenti indagati per fatti inerenti al servizio. Gli stessi agenti potranno portare senza licenza alcune tipologie di armi quando non sono in servizio, tra queste: arma lunga da fuoco, rivoltella e pistola di qualunque misura, bastoni animati con lama di lunghezza inferiore ai 65 centimetri. Non sono previsti, invece, i numeri identificativi sulle divise degli agenti, richiesti da parte delle opposizioni, al fine individuare i responsabili dei numerosi reati di abuso di potere. Adesso con il caso Protocollo Albania (che doveva essere il fiore all’occhiello del governo italiano in Europa ma si è dimostrato un clamoroso flop) la Premier Meloni attribuisce la mancata convalida del trattenimento dei migranti in Albania alla decisione di «magistrati politicizzati». Intervento a gamba tesa anche da parte della seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, che vorrebbe cambiare la Costituzione per limitare il potere giudiziario e difende chi da destra si è scagliato contro i giudici, dal ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha definito “sentenza abnorme di una categoria che esonda dai propri poteri” la sentenza di Roma, alla stessa premier che ha rilanciato sui social la mail (dolosamente artefatta) di un magistrato che la cita. Quindi il vicepremier Matteo Salvini che afferma che i giudici risponderanno dell’eventuale stupro commesso da un immigrato rimesso in libertà. – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – I giudici rispondono alla costituzione italiana, non al governo, hanno applicato norme che sono obbligatorie per magistrati e Stati. Assistiamo ad un pericoloso attacco alla magistratura e alla sua indipendenza, un atto fascista volto a minare la democrazia che ci condurrà ad una pericolosa deriva autoritaria.
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COMUNICATO STAMPA DEL 09.10.2024
PESTE SUINA, CANCELLATI INDENNIZZI PER I SUINI ABBATTUTI. FUCCELLI (PAE): GLI ALLEVATORI DISONESTI INTRODUCEVANO IL VISUS NEGLI STABILIMENTI PER OTTENERE IL 100% DEI RISARCIMENTI PUBBLICI. DURO COLPO A COLDIRETTI E LOLLOBRIGIDA
La nuova ordinanza n. 5/2024 del Commissario straordinario per la PSA, dottor Giovanni Filippini, che abroga precedenti norme e resterà in vigore fino al 31 marzo 2025, prevede, tra le varie misure di eradicazione e sorveglianza della peste suina africana, la cancellazione totale dell’indennizzo agli allevatori a seguito dello svuotamento degli stabilimenti in caso di abbattimento dei suini detenuti.
“La cancellazione dei risarcimenti pubblici ai sensi del comma 2 dell’art.7 non lascia interpretazione di sorta, se consideriamo, inoltre, le ultime dichiarazioni del nuovo Commissario straordinario PSA secondo cui – Oggi, stando alle indagini epidemiologiche, il ruolo dell’uomo è più importante rispetto a quello dell’animale -, portano alla luce un sistema di illecito profitto compiuto dagli allevatori negligenti o disonesti ed immorali che introducono all’interno dei propri stabilimenti il virus della peste suina africana al fine di ottenere l’intero risarcimento nel caso di abbattimento preventivo degli animali presenti a seguito di individuazione di un qualsiasi contatto diretto o indiretto con un focolaio confermato. Il Governo, infatti, aveva chiarito che per questa malattia è riconosciuta un’indennità di abbattimento dei capi pari al 100 per cento del valore di mercato e anche un’indennità pari all’80 per cento per la distruzione di attrezzature, mangimi, prodotti agricoli e prodotti zootecnici contaminati. – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – In caso di difficoltà economiche commerciali non solo a seguito del virus ma anche per un fisiologico calo della richiesta o della presenza di concorrenza, gli allevamenti di suidi hanno trovato il modo di svuotare completamente i magazzini vendendo tutta la merce al costo di mercato, senza applicare sconti o promozioni con l’unico particolare che ad acquistare l’intero stock a prezzo pieno sia lo Stato e quindi noi cittadini con le nostre tasse. Trattamento privilegiato, unico, non previsto per alcun altra categoria commerciale in sofferenza. Questo è il motivo per cui nella nuova ordinanza sono stati abrogati totalmente i finanziamenti pubblici a significare, oltretutto, che ad introdurre il virus negli allevamenti intensivi sono proprio gli stessi allevatori e non i cinghiali così come finora raccontato. Duro colpo a Prandini, Coldiretti, ed al suo compare il Ministro Lollobrigida che oltre a richiedere un ampliamento degli indennizzi valutavano l’ipotesi di chiedere alla Commissione Europea una deroga ai vincoli sugli aiuti di Stato”
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COMUNICATO STAMPA DEL 24.09.2024
DDL SICUREZZA: “VERSO LO STATO DI POLIZIA”, IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO PARTECIPA ALLA PROTESTA DAVANTI AL SENATO
Anche il Partito Animalista Europeo aderisce e partecipa alla mobilitazione contro il Ddl Sicurezza approvato alla Camera e ora in arrivo a Palazzo Madama.“Con l’approvazione del decreto Sicurezza, fortemente voluto dal governo e da tutta la maggioranza che lo sostiene, saranno introdotti nuovi reati nel codice penale volti a punire con il carcere tutte quelle manifestazioni pubbliche di dissenso ed iniziative di protesta relative anche alle tematiche ambientali ed animaliste. Di contro gli agenti di pubblica sicurezza saranno autorizzati a portare senza licenza alcune tipologie di armi, tra cui rivoltelle e pistole di ogni misura, quando non sono in servizio. Siamo di fronte ad una pericolosa deriva autoritaria e liberticida che conduce verso uno stato di Polizia.” – Dichiara il presidente del PAE, Stefano Fuccelli.
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COMUNICATO STAMPA DELL’11.07.2024
ANIMALI, 12 ANNI DI CARCERE PER CHI LI SEVIZIA ED UCCIDE: LA PROPOSTA DI LEGGE DEL PAE.
350.000 CITTADINI CHIEDONO AL GOVERNO L’INASPRIMENTO DELLE PENE
Il gattino lanciato da un ponte a Lanusei in Sardegna da un minorenne che, insieme agli amici, si sono filmati e hanno postato le immagini sui social è solo l’ultimo caso di un’escalation crescente di reati efferati compiuti verso animali indifesi. Come sempre l’Italia si indigna ed i politici proclamano punizioni esemplari ma fintanto la legge resterà la stessa nessuno colpevole varcherà la soglia del carcere anche se condannato con il massimo della pena (due anni).
“La ratio della proposta di legge di iniziativa popolare è la certezza della pena, intesa come certezza che ogni reato sia punito e come certezza che la pena irrogata sia effettivamente scontata. Le pene previste per l’uccisione di animali sono tali, da 8 a 12 anni di reclusione, per cui l’imputato non potrà avvalersi del giudizio abbreviato o patteggiamento allargato (che prevedono la riduzione della pena pari a un terzo). Escluso, inoltre, il beneficio dell’applicazione dell’istituto della sospensione del processo con messa alla prova ai servizi sociali (pochi giorni di volontariato in un canile comunale è stata la pena scontata dai quattro assassini di Angelo, il cane randagio trucidato a Sangineto nella provincia di Cosenza ed assurto ad emblema di tutte le vittime dell’odio dell’uomo) pertanto il colpevole sconterà la pena effettivamente dentro il carcere. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - L’inasprimento delle pene per tali reati è richiesto non solo dall’UE con l’art. 13 del Trattato di Lisbona ma anche dalla Costituzione italiana, la recente modifica dell’articolo 9 sancisce il riconoscimento da parte del legislatore costituzionale del valore fondamentale del bene ambiente ed animale, esplicitandone il carattere di bene costituzionalmente protetto, sono trascorsi due anni e mezzo dalla modifica ed a quanto pare in Italia è più facile cambiare la Costituzione che applicarla. Lo chiedono anche i 350.000 cittadini italiani che hanno sottoscritto la petizione popolare indirizzata al Governo ed al Parlamento italiano https://www.change.org/p/al-governo-ed-al-parlamento-italiano-carcere-per-chi-uccide-animali-proposta-di-legge-di-iniziativa-popolare “
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COMUNICATO STAMPA DEL 16.05.2024
EUROPEE 2024, IL M5S INCASSA L’ENDORSEMENT DEL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO.
“MIGLIOR PROGRAMMA ANIMALISTA”
Il Partito Animalista Europeo invita a votare alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024 il M5S in quanto risulta essere la lista con il miglior programma animalista rispetto ai concorrenti. Il capitolo interamente dedicato è al punto 13 del programma elettorale pubblicato in rete ed approvato il 14 c.m., da considerare inoltre che il M5S ha aderito integralmente ai 10 punti di impegno dell’iniziativa “Anche gli animali votano” promossa dalle maggiori associazioni nazionali https://voteforanimals.it/ . Iniziativa sottoscritta da ben 26 candidati, record tra tutti i partiti.
“Il 7 maggio è stato organizzato un incontro presso l’ufficio parlamentare dell’On.Sergio Costa (M5S) ex ministro dell’Ambiente ed attuale vice presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, con le più′ rappresentative associazioni e movimenti animalisti nazionali per un confronto di approfondimento e scambio prima della pubblicazione del programma definitivo. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Tutti i punti trattati sono condivisibili con il nostro programma, non importa se il divieto della pesca a strascico e dell’utilizzo dei pesticidi sono stati riportati in altri capitoli, pertanto per noi il M5S risulta essere la lista che rappresenta maggiormente la tutela degli animali, qualcun’altra ha un’approccio troppo timido e generico tutte le altre sono dichiaratamente per lo sfruttamento e l’uccisione degli animali, invitiamo quindi tutte le persone libere e sensibili a votare alle prossime elezioni europee il M5S.”
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COMUNICATO STAMPA DEL 09.05.2024
SPERIMENTAZIONE ANIMALE, ENNESIMO FALLIMENTO FARMACOLOGICO:RITIRATO IL VACCINO ASTRAZENECA IN TUTTO IL MONDO
PAE: IN UE SI FA ANCORA RICERCA CON METODI 10 ANNI ANTECEDENTI ALL’ALLUNAGGIO
Di questi giorni la notizia del ritiro dal mercato in tutto il mondo del vaccino AstraZeneca, i motivi non sono ben chiari, ma di certo a fine aprile, AstraZeneca aveva ammesso, per la prima volta, che il suo vaccino anti Covid può causare trombosi. “Non è il primo farmaco e non sarà l’ultimo se dovesse rimanere obbligatoria la vivisezione, o sperimentazione animale come viene definita da chi maneggia topi, ratti & co, come parte del processo per ottenere una licenza. Solo a titolo esemplificativo amianto, diossina, fumo di tabacco, benzene, talidomide, vioxx hanno causato centinaia di milioni di decessi umani in tutto il mondo per colpa della sperimentazione animale, le due guerre mondiali insieme produssero meno morti. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Negli ultimi due decenni negli USA, la ricerca preclinica è stata spesso afflitta dall’incapacità di replicare risultati coerenti, con un costo stimato di 28 miliardi di dollari all’anno. Le potenziali terapie provenienti da studi preclinici che entrano negli studi di fase I hanno avuto un tasso di approvazione compreso tra il 6% e il 7%. La deludente realtà di risultati preclinici promettenti che non riescono a tradursi in terapie efficaci ha sollevato serie preoccupazioni all’interno della comunità scientifica. I legislatori e la FDA hanno riconosciuto i problemi inerenti ai modelli animali e hanno adottato misure per risolverli. Di recente è entrata in vigore la legge americana in attuazione della FDA Modernization Act 2.0. Questa legislazione globale consente l’utilizzo di alternative specifiche alla sperimentazione animale eliminando l’obbligo di utilizzare studi sugli animali come parte del processo per ottenere una licenza. Questo chiediamo all’UE. La realtà è che In Europa la Direttiva 2010/63 stabilisce che il ricorso alla sperimentazione animale prima dell’immissione di un farmaco sul mercato sia ancora obbligatorio. La Direttiva 2010/63/UE richiede lo sviluppo e la promozione del principio delle 3R ossia Reduction, Refinement and Replacement. E’ il modello a cui tutti gli scienziati sono tenuti a riferirsi quando progettano ed eseguono uno studio animale. Dal punto di vista giuridico, infatti, il principio delle 3R è alla base della legislazione europea dedicata alla protezione degli animali impiegati nella sperimentazione scientifica. Il concetto delle 3R è stato sviluppato nel 1959 dagli accademici britannici Russel e Burch e da allora il progresso scientifico e tecnologico ha raggiunto uno straordinario sviluppo. Oggi non si parla più di metodi sostitutivi, ma di metodi avanzati e tecnologie future ed emergenti per la ricerca scientifica, dalla robotica alla stampa 3D, dalla biologia sintetica alla realtà virtuale, dall’ingegneria biomedica alle nanotecnologie: l’evoluzione della medicina è, e sarà, strettamente legata alle tecnologie all’avanguardia. Esperimenti basati su test cellulari come le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC), organoidi umani 3D, bioingegneria Organ-on-a-Chip technology e Human-on-a-chip avanzato, scienze omiche, sistemi computerizzati complessi delle scienze computazionali, tossicogenomica modelli tossicocinetici-tossicodinamici e quanto altro forniscono informazioni specie-specifiche che permettono lo studio dei reali meccanismi di azione di una sostanza, un inquinante o un farmaco, sull’uomo. Sono tecniche molto recenti che hanno bisogno di ricerca e investimenti per lo sviluppo. Secondo la Food & Drug Administration oltre il 93% dei farmaci che risultano essere efficaci e sicuri sugli animali, falliscono completamente le prove cliniche sull’uomo. Questo numero è forse più alto se si considera che è stato appurato che solo negli Usa muoiono più di 100.000 persone ogni anno per effetti collaterali dei farmaci. Un numero che non sorprende, visto che al momento i dati tossicologici si ricavano dagli animali la cui rilevanza sull’uomo è molto discutibile.”
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COMUNICATO STAMPA DEL 28.03.2024
LISTA LIBERTA’ (CATENO DE LUCA), SMENTITA DAL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO: NESSUN MOVIMENTO ANIMALISTA SIEDE AL FIANCO DI ALLEVATORI, PESCATORI E PREGIUDICATI
A margine della conferenza stampa della lista Libertà, promossa da Sud chiama Nord del leader Cateno De Luca, svoltasi in mattinata presso la sala stampa della Camera dei Deputati, concernente la presentazione dei movimenti aderenti in vista delle prossime elezioni europee, è stata erroneamente dichiarata l’adesione di un rappresentante di associazione animalista nazionale.
“Per una completa informazione corre l’obbligo di specificare che il Sig. Enrico Rizzi non risulta rappresentare alcun soggetto portatore di interessi diffusi come autonomo titolare di un diritto della personalità connesso al perseguimento delle finalità statutarie, nè alcun ente esponenziale. Risulta, invece, essere titolare di un’ impresa individuale commerciale con partita Iva ed iscrizione Rea che svolge attività a scopo di lucro sulle tematiche relative alla sofferenza degli animali, con tanto di attività di merchandising. Per tali motivi è doveroso puntualizzare che il predetto Rizzi non può rappresentare in alcun modo la categoria dell’associazionismo animalista/ambientalista di volontariato, protezionistico e di promozione sociale, Onlus, Ong, Enti No profit. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Nessuna associazione animalista potrà mai stare al fianco della categoria di allevatori e pescatori, è stata detta una menzogna per attingere voti dal bacino animalista. Iniziano a raccontare balle prima ancora di essere eletti come quella della questione etica e morale tanto decantata ma candidano un pluri condannato con sentenze definitive oltre alla presidente Laura Castelli condannata anche in appello per diffamazione aggravata e lo stesso leader Cateno De Luca condannato definitivamente dalla Corte dei Conti e condannato in primo grado per diffamazione”
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COMUNICATO STAMPA DEL 27.03.2024
IL SINDACO DI TERNI BANDECCHI HA TRADITO IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEOPAE: “NESSUN ACCORDO CON CHI VUOLE COSTRUIRE UN NUOVO MATTATOIO”
A seguito della notizia diffusa direttamente dal Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, tramite il proprio canale social Instagram, concernete la volontà di realizzare il nuovo mattatoio comunale, il Partito Animalista Europeo chiude le porte a qualsiasi accordo elettorale con la lista Alternativa Popolare in relazione alle prossime elezioni europee.”Lo scorso mese avevamo trasmesso all’Amministrazione di Terni una proposta titolata Terni, una citta’ innovativa e sostenibile. Carne coltivata come rivoluzione tecnologica riguardante l’alternativa alla costruzione di un mattatoio con la progettazione e realizzazione di un polo tecnologico destinato alla ricerca e, nel breve futuro, alla produzione di carne coltivata. Eravamo fiduciosi nell’accoglienza della proposta anche in virtù del positivo incontro intercorso con il Sindaco Bandecchi a margine del primo congresso nazionale di Alternativa Popolare a Terni soltanto due mesi fa https://www.youtube.com/watch?v=nER6AFoG5l0&t=57s. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Bandecchi si era dimostrato sensibile alle tematiche animaliste, oltre ad avere risolto in pochi giorni annose criticità relative alla gestione del canile comunale realizzando anche un cimitero per animali, ha assurto ad esempio la celebre frase di Leonardo Da Vinci …e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all’uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all’uccisione degli uomini. La notizia di ieri è arrivata come un fulmine a ciel sereno, evidentemente il Sindaco di Terni ha a cuore solo gli animali d’affezione. A questo punto per noi è incompatibile qualsiasi accordo con Bandecchi pertanto nessun sostegno elettorale sarà dato alla lista Alternativa Popolare alle prossime elezioni europee.”
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COMUNICATO STAMPA DEL 11.02.2024
CARNE COLTIVATA: -92% RISCALDAMENTO, -93% INQUINAMENTO, -78% UTILIZZO ACQUA, -90% SUOLO, 0 (ZERO) ANIMALI UCCISI, 0 (ZERO) PANDEMIE
La carne coltivata è carne che invece di derivare dalla sofferenza animale e dalle emissioni degli allevamenti intensivi, è prodotta in laboratorio, con la coltivazione di cellule animali in bioreattori con un mix di nutrienti che riproducono le condizioni naturali. La carne coltivata, si ottiene prelevando cellule staminali da un animale. La tecnica è già utilizzata in medicina rigenerativa: si prelevano cellule da un muscolo vivente (in questo caso da un animale vivo, in buona salute e tramite una pratica non dolorosa) per coltivarle in un bioreattore che riproduce le stesse condizioni del corpo animale (temperatura, acidità, ph, etc.) e l’alimentazione avviene con una miscela di nutrienti affinché le cellule si moltiplichino in maniera esponenziale. Una volta che il processo è partito, teoricamente è possibile continuare a produrre carne all’infinito senza aggiungere nuove cellule da un organismo vivente. Si è stimato che, in condizioni ideali, due mesi di produzione di carne in vitro potrebbero generare 50.000 tonnellate di carne da dieci cellule muscolari di maiale. Il tutto, poi, senza uccidere o macellare: un traguardo nell’ottica del benessere animale, oltreché un grande business, gli analisti di Barclays stimano che il giro d’affari della carne coltivata sia destinato a raggiungere i 450 miliardi di dollari nel 2040, ossia il 20% del mercato globale della carne. Sul piano della sostenibilitภsecondo l’ultimo studio del centro di ricerca indipendente Ce Delft, certificato dall’Unione europea, “LCA of coltivate meat. Future projections for different scenarios” le stime disponibili oggi mostrano che la carne coltivata potrebbe avere un impatto ambientale minore rispetto alla carne convenzionale, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei terreni e delle risorse idriche. In totale è stato stimato che, una produzione su larga scala di carne coltivata, permetterebbe di ridurre fino al 92% il riscaldamento climatico causato dalla produzione di carne, fino al 93% l’inquinamento dell’aria, fino al 78% l’utilizzo di acqua e fino ad oltre il 90% l’utilizzo di suolo. La produzione di carne coltivata ridurrà drasticamente l’uso di antibiotici e il rischio di zoonosi. Grazie all’ambiente rigidamente controllato in cui avviene l’intero processo, le cellule vengono alimentate con una miscela calibrata di amminoacidi, carboidrati e micronutrienti, escludendo l’uso di antibiotici, ormoni della crescita e organismi geneticamente modificati. Questo rigore garantisce assolutamente la sicurezza del prodotto, che può addirittura superare quella di alcuni prodotti “tradizionali”. Secondo lo studio di Oxford “Lab-grown meat’s promise for cutting climate warming depends on an energy revolution” i benefici ambientali della carne coltivata in laboratorio sono un imperativo potente per continuare ed espandere la ricerca sulla labricoltura, e in particolare per sviluppare metodi per produrre carne coltivata nel modo più efficiente possibile”. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha sviluppato lo scorso anno il documento “Food safety aspects of cell-based food” per informare i consumatori e tutte le altre parti interessate sulle considerazioni sulla sicurezza dei prodotti alimentari a base cellulare. Nel paper diffuso dalla FAO si chiarisce che, poiché la coltivazione delle cellule avviene in condizioni di sterilità strettamente controllate, l’uso di antibiotici è drasticamente ridotto o può essere eliminato. In questo modo si riduce il rischio di esposizione umana agli antibiotici e lo sviluppo della resistenza antimicrobica, una delle più grandi minacce alla salute pubblica che l’OMS definisce “pandemia silenziosa”. Non sorprende che sia stato considerato idoneo per il consumo umano dall’USDA e dalla FDA. Con la diminuzione del numero di animali allevati, si potrebbe liberare spazio per la riforestazione e per favorire l’aumento della biodiversità. Stati Uniti, Israele e Singapore sono gli stati che hanno approvato la produzione, commercializzazione e consumo di carne coltivata. In base al Regolamento europeo sui novel food, prima di essere immessa in commercio dovrà passare al vaglio dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Se l’Ue approvasse la commercializzazione di carne coltivata, l’Italia non potrebbe vietare ad altri paesi UE di esportarla da noi, come invece è previsto dalla legge appena approvata. Pertanto, l’Italia sarebbe esposta a una procedura di infrazione. Dichiarazioni del presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.
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COMUNICATO STAMPA DEL 11.02.2024
P.A.E. “VON DER LEYEN E GOVERNO MELONI SACRIFICANO LA SALUTE PUBBLICA ED AMBIENTALE ALLE LOGICHE DEL CONSENSO ELETTORALE”
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alla Plenaria del Pe, ha annunciato che proporrà al collegio dei commissari “il ritiro” della proposta legislativa sui pesticidi. La Commissione europea apre agli agricoltori su sussidi pubblici e niente stop ai prodotti chimici. Per la premier Meloni è una vittoria anche italiana l’annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi.
“Il ritiro della proposta di legge sui pesticidi rappresenta la prima sconfitta politica perentoria della strategia Farm to Fork, la parte relativa alla produzione alimentare del Green Deal europeo, il piano per azzerare le emissioni nette di gas climalteranti nell’Ue entro il 2050. – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli –.Per una questione di consenso elettorale viste le imminenti elezioni europee, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ma anche il Governo Meloni, visto lo stanziamento di ulteriori tre miliardi di euro per accontentare la richiesta degli agricoltori in rivolta, non esitano a calpestare la salute dei cittadini europei che saranno esposti a maggior rischio di gravi patologie oncologiche ed ematologiche a seguito del mancato obbligo di riduzione entro il 2030, dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari chimici almeno del 50% e dell’uso dei cosiddetti prodotti più pericolosi del 65%.Gli agricoltori ed allevatori continueranno a ricevere sussidi pubblici nell’ordine di 400 miliardi di euro, un terzo delle risorse intermediate dall’Ue, però il comparto vale soltanto l’1,3% del Pil europeo ma almeno il 10% delle emissioni inquinanti; continueranno a fruire di straordinarie agevolazioni fiscali compresi i bassi costi del carburante perseverando ad avvelenare le persone ed inquinare l’ambiente con pesticidi, diserbanti, anticrittogamici, glifosati tossici e cancerogeni per l’uomo oltre al regolare utilizzo in zootecnica di antibiotici a titolo preventivo, pratica vietata dalla legge, maggiore causa dell’antibiotico resistenza (AMR) dichiarata un’emergenza sanitaria globale e rappresenta una delle principali minacce alla salute pubblica. Secondo l’allarme dell’ONU potrebbe causare la morte di 10 milioni di persone all’anno entro il 2050 e supererà in decessi quelli del cancro.I trattori che vediamo sfilare per le strade, John Deere, Fend, Massey-ferguson, New Holland, Lamborghini dal costo di 300/400 mila euro (trecento/quattrocento mila euro !!!) ciascuno (ma oltre il 90% delle imprese dichiara un reddito annuale inferiore a diecimila euro !!!) vengono pagati in gran parte da tutti i cittadini con le proprie tasse, fondi sottratti alla sanità pubblica e quindi meno posti letto e personale sanitario negli ospedali, reparti e presidi ospedalieri soppressi, infinite liste d’attesa per una Tac o risonanza magnetica e quanto altro. – conclude Fuccelli – .Questo è il prezzo che noi cittadini dobbiamo pagare per le politiche scellerate di questo Governo che ha sanzionato gli ambientalisti di Ultima Generazione per i blocchi stradali contro la crisi climatica, ma che legittima invece le proteste degli agricoltori che manifestano persino in autostrada.”
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COMUNICATO STAMPA DEL 08.02.2024
RAI, ORSO M90: PROCEDIMENTO DISCIPLINARE ALLA GIORNALISTA PER AVERE CONTESTATO L’UCCISIONE
PAE: ” CALPESTATO DIRITTO DI CRITICA, PRONTI A SOSTENERLA LEGALMENTE”
A seguito dell’annullamento del servizio Rai sul progetto Bike to Work a causa dell’abbattimento dell’orso M90 in Val di Sole, avvenuto poche ore dopo il decreto firmato la mattina di martedì 6 febbraio dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, l’Amministratore Delegato della Rai, Roberto Sergio, ha chiesto alla Direzione Organizzazione Risorse Umane della Rai di aprire un provvedimento disciplinare nei confronti di Silvia Di Tocco autrice del servizio cancellato.
“Doveva essere un’iniziativa virtuosa ideata dalla Di Tocco, venendo meno i requisiti a seguito dell’esecuzione dell’orso M90 deliberata dall’amministrazione trentina, ha ritenuto opportuno cancellare il servizio. E’ nelle sue facoltà discrezionali. Affermare che “la Provincia è guidata da un assassino” è la verità. La Cassazione ritene rispettoso del criterio della continenza l’utilizzo a tal fine del termine «assassino» rivolto ad un soggetto che si diletta ad uccidere animali. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Di contro ravviso una ingiustificata ingerenza esercitata dall’Amministratore Delegato un surrettizio modo di piegare indebitamente la libertà della giornalista nell’esercizio del diritto di critica e di cronaca. L’A.D. non può non conoscere la CARTA DEI DOVERI DEL GIORNALISTA per cui il lavoro del giornalista si ispira ai principi della libertà d’informazione e di opinione, sanciti dalla Costituzione italiana, e che la responsabilità del giornalista verso i cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra. Il giornalista non può mai subordinarla ad interessi di altri e particolarmente a quelli dell’editore, del governo o di altri organismi dello Stato. - conclude Fuccelli – Stiamo dalla parte della giornalista Silvia Di Tocco per difendere e sostenere la libertà di informazione, siamo pronti a sostenerla legalmente.”
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COMUNICATO STAMPA DEL 07.02.2024
UCCISIONE ORSO M90, PAE: FUGATTI E CORPO FORESTALE QUERELATI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER UCCISIONE ANIMALI, ISTIGAZIONE A DELINQUERE E CONCORSO NEL REATO
A seguito della notizia relativa all’abbattimento dell’orso M90 in Val di Sole, avvenuto poche ore dopo il decreto firmato la mattina di martedì 6 febbraio dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, che ha incaricato il Corpo forestale di identificare l’esemplare ed ucciderlo, il Partito Animalista Europeo ha depositato formale atto di denuncia querela indirizzato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Trento nei confronti del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e degli agenti del Corpo forestale autori dell’uccisione dell’orso M90, specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa, in ordine alle ipotesi di reato di cui agli artt. 544 bis, 414 e 110 del codice penale.
“Un colpo di carabina, con un proiettile calibro 300, così, ieri pomeriggio, è stato ucciso l’orso M90. Lo hanno ucciso mentre dormiva, vigliaccamente. L’orso non aveva mai aggredito alcun cittadino pertanto non era pericoloso per l’uomo. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Il Pacobace prevede altre soluzioni intermedie prima di considerare l’ipotesi estrema dell’abbattimento ma Fugatti le ha ignorate tutte, altrettanto responsabili sono gli agenti del Corpo forestale provinciale, per questo motivo li ho querelati per i reati di uccisione animali, istigazione a delinquere e concorso nel reato”
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COMUNICATO STAMPA DEL 29.01.2024
TUTELA ANIMALI, VERSO L’INTESA TRA ALTERNATIVA POPOLARE E PARTITO ANIMALISTA EUROPEO
A margine del Congresso nazionale programmatico di Alternativa Popolare del 27 e 28 gennaio in vista delle prossime elezioni amministrative ed europee, il leader nonché sindaco di Terni e capolista alle europeee, Stefano Bandecchi, nell’interlocuzione con il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, sottolinea l’importanza di garantire maggiore tutela agli animali valutando le proposte del PAE tramite mediazione politica. “ A distanza di pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione guidata unicamente da Alternativa Popolare si sono visti fatti concreti afferenti alle tematiche animaliste a partire dalla decisione di internalizzare il servizio del canile comunale al fine di correggere le inefficienze allocative derivanti dall’esistenza di esternalità rivisitando la gestione sulla base di un’ottica culturale diversa al fine di evitare scelte imprenditoriali dirette a sacrificare il benessere degli animali alle logiche del profitto. L’obiettivo è dare una casa agli amici a quattro zampe ancora senza famiglia (e non detenerli a vita come merce di scambio per l’ottenimento del canone pubblico) e di permettere un sostanziale risparmio per le casse dell’ amministrazione. Anche la realizzazione di un cimitero per gli animali da compagnia è un segno di grande civiltà e sensibilità nonché di rispetto verso i possessore dei medesimi. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Nello scambio di battute di ieri è emerso un chiaro segnale da parte del sindaco Bandecchi di garantire maggiore tutela verso gli animali.. A breve un’importante incontro per valutare tutti i punti essenziali da inserire nel programma politico di Ap in previsione delle prossime elezioni amministrative ed europee.”
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COMUNICATO STAMPA DEL 22.12.2023
DIFFIDATI MINISTRI LOLLOBRIGIDA E SCHILLACI A DARE LA CORRETTA INFORMAZIONE: “ETICHETTATURA CARNE CANCEROGENA COME PER I PACCHETTI DI SIGARETTE” PAE: “CE LO CHIEDE LA UE A GARANZIA DEI CONSUMATORI”
Il Partito Animalista Europeo ha presentato formale atto di diffida avverso il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ed il Ministro dell’ Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida ad adempiere alla predisposizione di una campagna di informazione e sensibilizzazione circa i danni, scientificamente e clinicamente accertati, derivanti dal consumo di carne alimentare, anche tramite specifici mezzi di avvertimento sulle confezioni di vendita della medesima, e ciò al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini e ridurre i costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. “Viene sistematicamente ignorata la raccomandazione dell’OMS sul consumo di carni rosse e trasformate per cui l’Agenzia per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha valutato la cancerogenicità inserendo nelle tabelle di rischio Gruppo 1 certamente cancerogene le carni processate, il medesimo gruppo dove sono classificati il fumo di tabacco, l’amianto, la diossina, il benzene. Alta pericolosità, quindi, per prosciutto, mortadella, salsicce, salami, bresaola, fesa di tacchino, würstel, carni in scatola e comunque tutte le carni lavorate; a seguire le carni fresche classificate nel Gruppo 2A probabilmente cancerogene. Recentemente nell’Unione europea si sono ammalati di cancro 2,7 milioni di cittadini e ne sono morti 1,3 milioni. La Commissione Ue stima che senza un intervento tempestivo nel 2035 i casi aumenteranno del 35%. Per questo la prevenzione, partendo dalla tavola, è fondamentale. Bruxelles ha disposto, tramite il Piano europeo di lotta contro il cancro 2023, una revisione della politica di promozione dei prodotti agricoli, nell’ottica di potenziare il proprio contributo alla produzione e al consumo sostenibili, e in linea con il passaggio a una dieta con più verdura, meno carni rosse e lavorate e altri alimenti legati al rischio di cancro, più frutta e verdura. Un piano di etichettatura nutrizionale obbligatoria per indicare quali siano i cibi cancerogeni per consentire ai consumatori di fare scelte informate. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – “In precedenza il Ministro della Sanità con apposito decreto aveva disposto che sui pacchetti di sigarette e confezioni di tabacco venisse inserita la dicitura il fumo uccide come misura di prevenzione ed informazione del rischio di danno cancerogeno e mortale causato dal consumo del tabacco. L’omissione dell’ Autorità competente per non aver predisposto una analoga dicitura sulle confezioni di carne ovvero per non avere pubblicizzato correttamente ed adeguatamente tale informazione, costituisce una grave responsabilità sulla incolumità dei cittadini italiani, i quali restano disinformati del danno grave e mortale derivante dal consumo improprio di carne alimentare. E’ profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l’inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. – conclude Fuccelli – . E’ paradossale vietare la commercializzazione della carne coltivata perché non si conoscono i rischi per la salute del consumatore ed al contempo avallare il consumo della carne alimentare dove i rischi per la salute sono scientificamente e clinicamente accertati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.”
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COMUNICATO STAMPA DEL 01.12.2023
CARNE COLTIVATA, MATTARELLA FIRMA IL DDL. ESULTANO GLI INDUSTRIALI DELLA CARNE
PAE: “UN DANNO ALL’AMBIENTE ED ALLA SALUTE PUBBLICA”
Sergio Mattarella ha promulgato il ddl sulle disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di carni coltivate. Adesso spetta all’Unione europea la decisione finale che, tuttavia, potrà bocciare il disegno di legge, il primo al mondo ad imporre il divieto di produzione e ricerca sull’agricoltura cellulare.
“Secondo il Governo è un segnale di grande attenzione alla salute attraverso un provvedimento che si fonda sul principio di precauzione, di fatto è un enorme favore alle industrie della carne ed alla filiera produttiva. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare dovrebbe dire la verità ai consumatori circa i reali danni , malattie vascolari, cancri, ipertensione, diabete ed obesità, scientificamente e clinicamente dimostrati, derivanti dall’assunzione alimentare di carne vera e non di quella coltivata che ad oggi non risultano evidenze di effetti nocivi sulla salute umana. Lollobrigida non dice che le carni (bianche o rosse non fa differenza) lavorate sono “certamente cancerogene” e che l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell’Oms le ha inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo di tabacco, l’amianto, l’arsenico, la diossina e il benzene. E’ profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l’inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. - conclude Fuccelli – E’ paradossale vietare la commercializzazione della carne coltivata perché non si conoscono i rischi per la salute del consumatore ed al contempo avallare il consumo della carne alimentare dove i rischi per la salute sono scientificamente e clinicamente accertati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si preferisce tutelare le lobby imprenditoriali sacrificando la salute ed il benessere dei consumatori alle logiche del profitto.”
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COMUNICATO STAMPA DEL 17.11.2023
CARNE COLTIVATA, IL NO DEL MINISTRO DELLA SALUTE: NON CONOSCIAMO I RISCHI FUTURI
PAE: UN FAVORE ALLA COLDIRETTI ALTRO CHE TUTELA DELLA SALUTE
Con la legge che mette uno stop alla carne sintetica in Italia “diamo un segnale di grande attenzione alla salute attraverso un provvedimento che si fonda sul principio di precauzione. La carne coltivata, o quello che viene definito ‘cibo sintetico’, a oggi non ha una storia alimentare né evidenze scientifiche riguardo all’impatto sulla salute. E’ nostro dovere assicurare la massima trasparenza e informazione ai cittadini”. Dichiarazione del ministro della Salute Orazio Schillaci. E’ profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l’inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. Come sempre gli interessi delle lobby, nella fattispecie rappresentate dalle industrie della carne e della Coldiretti, prevalgono sul diritto del popolo di sapere”- dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Malattie vascolari, cancri, ipertensione, diabete ed obesità, scientificamente e clinicamente dimostrati, sono correlati all’assunzione alimentare di carne vera e non di quella coltivata che ad oggi non rappresenta un rischio per la salute umana. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci non dice che le carni lavorate (bianche o rosse non fa differenza) sono “certamente cancerogene” e che l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell’Oms le ha inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo di tabacco, l’amianto, l’arsenico, la diossina e il benzene. Dallo studio “ meat intake and mortality” pubblicato nel bimestrale “ Archives of internal medicine” le conclusioni sono state che consumare carne lavorata, comunque di provenienza industriale, eleva il rischio di morte per tumore e malattie cardiache.. Il World Cancer Research Fund (WCRF) e l’ American Institute for Cancer Research sottolineano come vi sia una chiara evidenza che le carni rosse e le carni lavorate siano causa di cancro al colon. La carne uccide anche in altri modi. La correlazione tra gli allevamenti intensivi, definiti dalla Food and Agricolture Organization, a nome delle Nazioni Unite, “un vivaio di malattie emergenti” e le sostanze chimiche somministrate nel settore carni: tirestatici, ormoni, beta agonisti, cortisonici, ormone della crescita, antibiotici metalli pesanti, mix di sostanze chimiche e mangimi inidonei, comporta il fenomeno denominato spillover ovvero il salto di specie. Negli ultimi anni abbiamo infatti assistito a una successione sempre più incalzante di epidemie e pandemie: HIV, Ebola, Marburg, Nipah, Sars, H5N1, H1N1, Mers, Zika e Sars-Cov-2 sono solo alcuni esempi. Evidentemente il Ministro Schillaci preferisce tutelare le lobby imprenditoriali sacrificando la salute ed il benessere dei consumatori alle logiche del profitto.
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COMUNICATO STAMPA DEL 17.11.2023
INACCETTABILE AGGRESSIONE DEL PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI CONTRO I DEPUTATI DI + EUROPA. IL PAE ESPRIME SOLIDARIETA’ A DELLA VEDOVA E MAGI.
PAE: “PRANDINI INGANNA I CONSUMATORI SUI DANNI DELLA CARNE, SACRIFICA LA SALUTE DEGLI ITALIANI ALLE LOGICHE DEL PROFITTO”
“E’ inaccettabile l’aggressione subita dai parlamentari di + Europa, Benedetto della Vedova e Riccardo Magi, davanti a Palazzo Chigi mentre esibivano pacificamente dei cartelli di contestazione contro il provvedimento da loro definito “oscurantista”, ora diventato legge, che vieta la produzione e la vendita di carne coltivata in laboratorio. Il presidente della Coldiretti ha preteso con la prepotenza e la violenza di tappare la bocca a chi esprime una opinione diversa dalla propria calpestando i diritti costituzionalmente garantiti. Trovo altresì inaccettabile i silenzio dei rappresentanti del Governo che evidentemente approvano tale atto. Esprimo la mia totale solidarietà ai due deputati - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Tuttalpiù Prandini, anziché aggredire i cittadini per le vie di Roma, dovrebbe dire la verità ai consumatori circa i reali danni , malattie vascolari, cancri, ipertensione, diabete ed obesità, scientificamente e clinicamente dimostrati, derivanti dall’assunzione alimentare di carne vera e non di quella coltivata che ad oggi non rappresenta un rischio per la salute umana. Il Leader della Coldiretti non dice che le carni (bianche o rosse non fa differenza) lavorate sono “certamente cancerogene” e che l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell’Oms le ha inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo di tabacco, l’amianto, l’arsenico, la diossina e il benzene. E’ profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l’inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. Evidentemente il presidente di Coldiretti preferisce tutelare le lobby imprenditoriali sacrificando la salute ed il benessere dei consumatori alle logiche del profitto.
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COMUNICATO STAMPA DEL 02.11.2023
BENZINA A 2 EURO, NESSUN TAGLIO DELLE ACCISE. LA PREMIER RITRATTA: “MANCANO I SOLDI”(ma non dice che sono stati utilizzati per finanziare le lobby venatorie e pagare le gravose multe UE sulla caccia) E GLI ITALIANI ABBOCCANO.
“Se vinco le elezioni vi prometto il taglio delle accise ed iva sulla benzina ….. il blocco navale degli sbarchi…. la fine della pacchia nell’Unione Europea…..” La premier Meloni non ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale agli italiani, oltretutto la situazione con lei è evidentemente peggiorata.
La sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e l’automatica riduzione di iva ed accise non c’è stata di contro la benzina ha toccato i due euro. Motivo del mancato rinnovo in manovra del provvedimento del precedente governo che tagliava in parte le accise ? “Cerchiamo di fare le cose serie e importanti, non ci sono risorse da sperperare o soldi che si possono buttare in cose che non hanno alcun senso. Ci sono risorse che vanno concentrate sulle cose importanti,….”.
Mancano i soldi per tagliare i costi della benzina perché sono stati utilizzati per finanziare le associazioni dei cacciatori di oltre il 50% rispetto alle precedenti legislature (comma 449° dell’articolo 1 della legge 29/12/2022, n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023”), un evidente favore anche al marito della sorella della premier, nominato dalla stessa Ministro dell’Agricoltura, il cacciatore Francesco Lollobrigida “Un’attività nobile alla quale da sempre la mia famiglia è legata, che ha visto i miei avi, mio nonno e mio padre essere cacciatori veri. Io sono un pagatore di licenza….”. Risorse utilizzate per pagare le pesantissime sanzioni pecuniarie, oltre un miliardo di euro, irrogate dalla Commissione europea per le procedure d’infrazione contro l’Italia. Violazione del diritto dell’Unione e mancato recepimento di direttive, la maggior parte riguardanti il settore ambiente ed animali. Per l’adozione di piani di abbattimento della fauna selvatica in ogni giorno dell’anno, su ogni specie faunistica, in ogni luogo, compresi i centri urbani e i parchi naturali, introdotti dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197 (art. 1, commi 447-448), l’Italia torna sotto la lente dell’Europa. Dalla Commissione UE dure accuse di violazione delle norme su bracconaggio, mancato divieto sulle munizioni al piombo, caccia a specie in sofferenza e in periodo di migrazione e l’apertura di una procedura EU Pilot (n. 2023/10542) nei confronti dell’Italia per violazione delle norme europee in materia di caccia, in particolare per mancato rispetto della direttiva Uccelli (2009/147 CEE) e del Regolamento europeo 2021/57. Non solo le lobby dei cacciatori con i politici ed amministratori compiacenti ma tutti i cittadini italiani saranno costretti a pagare le conseguenze delle gravose procedure d’infrazione. La succitata legge denominata “Far west in città”, presentata dal capogruppo FdI alla Camera, Tommaso Foti, indagato per corruzione dalla Procura di Piacenza, è un favore non solo ai cacciatori ma anche alle industrie di armi. L’emendamento che autorizza una vera e propria “caccia selvaggia tutto l’anno” costituisce una scelta imprenditoriale diretta a sacrificare gli animali alle logiche del profitto atteso che l’europarlamentare FdI Pietro Fiocchi è proprietario dell’omonima azienda, prima in Italia per la produzione di cartucce e munizioni al piombo per la caccia da sempre legata al mondo venatorio che vedrà decuplicarsi i propri profitti. Oltre ad ottenere un tornaconto elettorale dal mondo venatorio, vengono a rafforzarsi le posizioni di altri parlamentari, la caccia insegnata a scuola è la proposta dell’assessore all’istruzione della regione Veneto, Elena Donazzan, anch’essa di FdI come la deputata Maria Cristina Caretta, già presidente nazionale Confavi (Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane) e l’eurodeputato Sergio Berlato, coordinatore per il Veneto di Fratelli d’Italia già presidente nazionale Confavi e presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti. Di recente il Consiglio dei ministri, nonostante il parere tecnico espresso dagli uffici del Ministero dell’Ambiente che ne rilevava l’incostituzionalità ha comunque deciso di non impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale della Lombardia elaborata da un consigliere regionale ex presidente di un’associazione venatoria, che introduce una sanatoria per tutti i detentori di uccelli utilizzati come richiami vivi e catturati illegalmente in natura, venendo a profilarsi, quindi, una nuova procedura UE.
In sintesi la benzina resta a due euro, perché la premier è riuscita a far credere agli italiani che “Ci sono risorse che vanno concentrate sulle cose importanti, ”. Non c’è alcun dubbio , l’allievo ha superato il maestro facendo propria la nota citazione di Wanna Marchi: Ed i coglioni ? Vanno inculati !
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COMUNICATO STAMPA DEL 20.10.2023
ELEZIONI PROVINCIALI: TASSE AUMENTATE, SANITA’ PUBBLICA ALLO SFASCIO, ALCOLISMO ALLE STELLE, SCUOLA E SICUREZZA PRECARIE MA PER NASCONDERE IL FALLIMENTO FUGATTI DA’ LA COLPA ALL’ORSO
Per il presidente uscente Maurizio Fugatti il problema principale dei trentini è la gestione dei grandi carnivori. I decreti di abbattimento di orsi e lupi rafforzati dalle dichiarazioni pubbliche rappresentano l’unico argomento della campagna elettorale per le elezioni di domenica 22 ottobre, sottraendosi, tuttavia, a tutti i dibattiti con il pubblico e i concorrenti politici.
“La colpa di tutto sono gli orsi ed i lupi. Così Fugatti tenta di nascondere la sua politica fallimentare chein cinque anni ha prodotto solo danni ai cittadini trentini. Dall’aumento delle tasse al taglio dei riscaldamenti , dalla riduzione di centinaia di posti letto negli ospedali alle condizioni di lavoro divenute insostenibili responsabili della fuga del personale sanitario verso strutture private che soltanto nell’ultimo anno ha registrato il 50% in più di dimissioni. La mala sanità ha comportato un aumento di pazienti che rinunciano alle cure sia per le interminabili liste d’attesa sia per gli alti costi della sanità privata. Da una scuola depauperata dei finanziamenti al caro vita insostenibile. Il mal contento sociale ha portato ad un’elevata assunzione di alcol nettamente sopra la media nazionale con conseguente criticità agli accessi al pronto soccorso. Anche il tasso di mortalità legato all’abuso di alcol è ampiamente sopra la media nazionale dove le donne con un tasso di 2,33 per 100 mila abitanti detengono il primato d’Italia. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Questi i motivi per cui Fugatti si sottrae ingiustificatamente a qualsiasi confronto elettorale mancando di rispetto tutto il popolo trentino. L’alternativa c’è ed è rappresentata dalla coalizione di centro sinistra guidata da Valduga. Il Partito Animalista Europeo, approvando il programma per la gestione dei grandi carnivori, sostiene la candidature dei candidati di Verdi Sinistra, Marco Ianes e Ornella Dorigatti.”
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