IL GRANDE INGANNO DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE
AMIANTO, DIOSSINA, BENZENE E FUMO DI TABACCO NON SONO CANCEROGENI PERCHÉ HANNO SUPERATO BRILLANTEMENTE I TEST SUGLI ANIMALI; TALIDOMIDE, VIOXX E C0. NON HANNO EFFETTI COLLATERALI PER L’UOMO PERCHE’ INNOCUI SUGLI ANIMALI: E’ QUANTO AFFERMATO DAI VIVISETTORI.
INUTILE PRATICA EURISTICA NON PREDITTIVA PER IL GENERE UMANO, OSTACOLO ALLA VERA RICERCA ED AL PROGRESSO SCIENTIFICO. IL MODELLO ANIMALE È SEMPLICEMENTE ASSUNTO COME GOLD STANDARD SULLA BASE DI UN’IPOTESI DI PREDITTIVITÀ MAI VERIFICATA.
A CAUSA DI QUESTA PRATICA EURISTICA I VIVISETTORI SONO I RESPONSABILI DELLA MORTE DI MILIONI DI PERSONE E DOVRANNO RENDERE CONTO ALL’INTERA UMANITA’ DEL MALE CHE HANNO PROCURATO .
Valuteremo l’argomento analizzandolo da un profilo scientifico e non per scelta etica, poiché’ suscitata dalla compassione per la sofferenza patita dagli animali: i test su animali nella quasi totalità dei casi forniscono previsioni errate per lʼuomo. Ogni specie animale è biologicamente, fisiologicamente, geneticamente, anatomicamente molto diversa dalle altre e le estrapolazioni dei dati tra una specie e lʼaltra sono impossibili. La bibliografia scientifica è ormai piena di pubblicazioni che criticano e invalidano la vivisezione ma nessun testo scientifico riporta testimonianze sui benefici della stessa. Le denunce, sempre più frequenti e su organi ufficiali :Thomas Hartung, uno dei più noti tossicologi al mondo (dal 2002 al 2008 è stato direttore scientifico responsabile per la ricerca della Commissione Europea Ecvam, il Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi e ora dirige il Caat, Centro per le alternative ai test con gli animali della Johns Hopkins University, docente Università di Costanza)“ I test sugli animali, per la scarsa affidabilità, sono cattiva scienza” ed auspica un radicale cambiamento nella ricerca”. Come giudicare la capacità predittiva dei test che utilizziamo? Se lo chiede un altro tossicologo, il Prof. Horst Spielmann della Freie Universitat di Berlino. Specializzato nello studio della sclerosi laterale amiotrofica, Prof. Michael Benatar, neurologo della Emory University di Atlanta, in Georgia, ha fatto suo il senso di impotenza che serpeggia tra i colleghi alle prese con le gravi malattie degenerative di questo secolo. “Ma la disperazione che talvolta avvertiamo– ha dichiarato Benatar al giornalista di Nature che lo intervistava – non è un buon motivo per continuare a utilizzare un modello inadeguato. La verità è che ci comportiamo come il proverbiale ubriacone che si ostina a cercare le chiavi di casa sotto al lampione solo perché lì cʼè più luce”. Lo stesso pensava, già nel 2004, Robert Weinberg, il professore di biologia del Mit scopritore del primo oncogene umano: “Nello studio del cancro – ha dichiarato in quellʼanno al periodico Fortune – uno dei modelli sperimentali più frequentemente usati consiste nellʼinnestare delle cellule tumorali in un topo trattato con immunosoppressori e poi esporre il tumore che ne deriva a un ventaglio trattamenti che si pensano utili per lʼuomo. Sono i cosiddetti modelli preclinici. Ma da almeno un decennio, forse due, sappiamo che hanno uno scarsissimo potere predittivo circa le effettive reazioni del tumore nellʼuomo”. «Numerosi studi hanno comparato la tossicità di un farmaco negli animali con le reazioni avverse al farmaco osservate in pazienti umani. La correlazione tra i due ordini di dati in media è del 30%, il che rende i test sugli animali persino meno affidabili del lancio di una monetina». Dott. Claude Reiss, per 35 anni direttore di ricerca in biologia molecolare al Cnrs, Consiglio Nazionale per la Ricerca francese, autore di centinaia di paper scientifici sul tema e consulente, fra gli altri, del programma europeo Reach per la verifica dei prodotti chimici in circolazione, fondatore di Antidote Europe, un’associazione che promuove la tossicogenomica come alternativa ai test sugli animali dei medicinali «I test sugli animali sono un metodo inutile e dannoso. Il 90 per cento dei medicinali testati sugli animali vengono rigettati prima degli esperimenti clinici sull’uomo, perché le prove sono ritenute inattendibili. Ma è ovvio: ogni specie animale ha un proprio genoma unico e irripetibile. Questo comporta che ogni specie, un ratto, un topo, un cane o un uomo, reagisce in modo completamente diverso alla stessa prova». Prof. Herman Koëter, Chairman Netherlands National Committee for the protection of animals used for scientific purposes (NCad). Il Prof. Koëter è il promotore del Dutch document Transition to non-animal research, richiesto dal Governo olandese, il cui obiettivo è ottenere la leadership mondiale nelle innovazioni senza animali da laboratorio entro il 2025. Dr. André Menache, medico veterinario e direttore di Antidote Europe «È un errore metodologico considerare gli animali modelli attendibili per l’uomo. Basti pensare – ha concluso – che perfino ratti e topi, specie strettamente imparentate, offrono risposte differenti tra di loro nel 60% dei casi». Prof. Giulio Tarro, virologo di fama mondiale candidato al Nobel per la medicina. Docente di virologia all’Università di Napoli e professore aggiunto alla Temple University di Philadelphia, presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera WABT dell’Unesco. Virologo di fama internazionale, ha lavorato anche con il professor Albert Sabin, creatore del vaccino antipolio orale. Vincitore di numerosi premi scientifici. Primario ospedaliero in quiescenza. Ed ancora il Prof. Bruno Fedi medico chirurgo professore di Urologia dell’Università di Roma La sapienza; specialista in urologia, anatomia patologica, ginecologia, cancerologia, citolgia, flebologia, bioetica e Primario di anatomia patologica nell’ospedale di Terni, ha pubblicato oltre 100 lavori scientifici e diversi libri di ecologia e bioetica a carattere divulgativo. Il Dott. Gianni Tamino docente di Biologia Università di Padova, presidente del Comitato Scientifico Equivita. Il Dott. Stefano Cagno medico chirurgo, psichiatra, membro comitato scientifico LIMAV, Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione, lo affermano da sempre. La Dott.ssa Susanna Penco è Docente di Patologia Generale, Patologia Clinica, Fisiopatologia Generale, Fisiopatologia dell’Invecchiamento presso la Scuola di Scienze Mediche e Farmacia dell’Università di Genova. Laurea in Scienze biologiche, specializzazione in Patologia Generale, Abilitazione alla Professione di Biologo, Vincitrice di Borsa M.U.R.S.T. Ricercatore confermato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Genova. Autrice e coautrice di numerose di lavori con Impact Factor su riviste nazionali e internazionali, di libri, manuali e articoli divulgativi. E’ stata nominata – delibera del Direttore Generale, 2 febbraio 2007- Componente del CSEA (Comitato per la Sperimentazione Etica sugli Animali dell’IST , Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, art.10 comma 1 lett e) legge regionale 31 marzo 2006, n.7. Ha frequentato il Corso di Perfezionamento in Bioetica e Responsabilità, organizzato da “Unità per la Formazione Continua”, Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova di docente per i Corsi di Formazione “Introduzione teorico-pratica alle metodiche relative alle colture cellulari” e “Metodi di mantenimento ed utilizzo di colture cellulari in laboratorio- Corso Avanzato”. Vincitrice della 1° edizione del premio Pietro Croce “Migliore progetto per l’abolizione della sperimentazione o la promozione di metodi di ricerca sostitutivi” Fa parte del gruppo di ricerca di ricercatrici italiane vincitrici del premio internazionale per la ricerca alternativa ai test sugli animali “Lush Prize” (novembre 2012). Socio fondatore di Osa-Oltre la Sperimentazione Animale. Dott.ssa Costanza Rovida, scientific officer per conto della Commissione Europea presso ECVAM-European Centre for the Validation of Alternative Methods e attualmente presso CAAT-Europe Centro Europeo per le Alternative ai Test sugli Animali con sede nella Konstanz University in Germania, per lo sviluppo e la promozione di test tossicologici scientificamente avanzati”.
Soltanto per citarli alcuni.
Il movimento di scienziati che si oppongono alla vivisezione sulla base di teorie unicamente scientifiche sta crescendo esponenzialmente e sono sempre più frequenti gli articoli che, su riviste scientifiche prestigiose, muovono pesante critiche a questo metodo di ricerca.
Alcuni esempi:
1) Journal of the American Medical Association (volume 279, 15 aprile e 20 maggio 1998). Due diversi articoli dimostrano che il 51% dei farmaci commercializzati negli USA che avevano superato brillantemente le prove sugli animali, dopo la commercializzazione avevano provocato gravi reazioni avverse negli esseri umani, ossia morte, pericolo di morte o invalidità permanente. La iatrogenesi provoca la morte ogni anno di circa 100.000 persone negli USA per reazioni avverse da farmaci, facendo diventare questa la terza causa più frequente di morte dopo infarto e cancro.
2) British Medical Journal (volume 328, 28 febbraio 2004). Gli autori hanno preso in esame i modelli animali per quanto riguarda sei studi differenti, come ad esempio i calcio antagonisti nell’ictus o lo stress e le cardiopatie coronariche, evidenziando che, non solo non è stata mai provata la validità scientifica dei modelli animali, ma spesso questi sono applicati anche in maniera scorretta ed inoltre spesso la sperimentazione umana inizia prima del termine dei test sugli animali. Gli autori, quindi, ritengono che non si dovrebbero compiere nuovi esperimenti su animali fino a quando non sarà stata dimostrata la loro validità.
3) Nature (volume 438, 10 novembre 2005). L’autrice porta avanti un duro attacco alla vivisezione compiuta in campo tossicologico. Le ricerche sugli animali sono definite “cattiva scienza” e si auspica un rapido cambiamento.
4) Annals of Neurology (volume 58, dicembre 2005). Gli autori affermano che nessuno dei modelli di animali per lo studio della sclerosi multipla è servito a spiegare la patogenesi, oppure a sviluppare strategie terapeutiche. Infatti nessuna delle oltre 100 terapie efficaci negli animali ha dato analoghi risultati nella nostra specie. Gli autori invece auspicano che la ricerca sulla Sclerosi Multipla si orienti verso gli studi di genetica, neuroimaging (radiologia) ed epidemiologia condotti sugli esseri umani.
5) Victims of Charity (“Vittime della solidarietà“ pubblicato in lingua italiana su “La voce dei Senzavoce” n.85 autunno 2011 edito da LEAL) Un rapporto sugli esperimenti crudeli ed inattendibili finanziati dalle associazioni di ricerca medica che chiedono soldi al pubblico. Un dossier descritto nei minimi dettagli realizzato e scritto dai dottori Adrian Stallwood ed Andrè Mènache.
http://www.leal.it/wp-content/uploads/2011/12/Leal-Vittimedellasolidarieta.pdf mentre in lingua originale su www.animalaid.org.uk
“Disposizioni sul divieto di sperimentazione animale nella Repubblica di San Marino” Legge 3 ottobre 2007 n° 108, con l’approvazione di questa Legge, San Marino si qualifica come “Nazione cruelty-free” ossia come il primo Paese al mondo che non accetta l’impiego degli animali nella ricerca.
Tutte le facoltà di Medicina in Canada dal 2011 hanno messo fine all’uso di animali nei laboratori e si avvarranno di metodi di insegnamento basati su moderne metodologie che non prevedano l’utilizzo degli animali. “È un altro passo avanti verso la fine delle inutili sofferenze degli animali. L’utilizzo degli animali nella didattica è dannoso e fuorviante. Medici e ricercatori lo dicono da anni, i medici della LIMAV, Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione , lo affermano da sempre.
PREDITTIVITA’ DEL MODELLO ANIMALE: SCIENZA o PREGIUDIZIO?
Ormai i ricercatori scientifici sono consapevoli che la prova sull’animale è il miglior strumento per costruire curriculum e pubblicazioni “scientifiche”, ma è soprattutto utile per fornire la risposta più favorevole agli interessi delle aziende produttrici:
1) la sperimentazione animale è l’alibi per una sperimentazione sull’uomo senza adeguate garanzie (è l’uomo la vera cavia per ogni nuovo prodotto immesso sul mercato);
2) la sperimentazione animale consente ai produttori di predeterminare la risposta di qualsiasi test (basta variare la specie animale usata);
3) la sperimentazione animale fornisce alle aziende produttrici “l’incertezza della prova”: consente di affermare, prima delle prove cliniche sull’uomo, che “non vi è pericolo” in quanto “tutti i test su animali sono stati fatti” . Come pure di affermare, una volta avvenuto il disastro farmacologico, che le prove su animali non sono predittive, permettendo alle aziende di aggirare le responsabilità penali, civili e il pagamento dei danni causati.
L’ipotesi di predittività del modello animale nello studio delle malattie umane, reazioni a farmaci, vaccini o sostanze destinati all’uomo (detto anche modello animale causale analogo CAM) non è mai stata verificata (Balls 2004, Matthews 2008; Shanks et al. 2009, Pound et al. 2004; Knight 2007) e rimane attualmente un fatto controverso (van Der Worp et al. 2010). Non è infatti possibile reperire in letteratura alcuno studio di predittività/validazione del modello animale, seppure quest’ultimo sia notoriamente acclamato quale predittivo ed universalmente accettato come standard aureo. Sebbene non siano reperibili in letteratura veri e propri studi di predittività/validazione per quanto riguarda il modello animale causale analogo, esistono non poche evidenze e studi che sembrerebbero, semmai, dimostrare l’infondatezza dell’ipotesi di predittività, ecco solo alcuni esempi:
- Gli studi di tossicità condotti su animali non possono essere considerati predittivi a causa delle significative differenze tra le specie rispetto a parametri farmacocinetici quali assorbimento, distribuzione, metabolismo, escrezione dei composti chimici o dei farmaci. Le ampie variazioni delle LD50 (anche nelle specie tra loro affini come ratti e topi) ci dicono qualcosa sull’inattendibilità dei test di tossicità attualmente previsti [Hartung 2009].
- La predittività degli animali negli studi di teratogenesi è inaccettabile [Dije 2006; Bailey et al.2005].
- Gli studi di cancerogenesi svolti su animali non sono in grado di predire il rischio di cancro nell’uomo e l’estrapolazione deidati dall’animale all’uomo comporta notevoli difficoltà. [Salsburg 1983, Lester et al. 1988, Knight et al. 2005, Kight et al.2006]
- 33%. E’ la concordanza tra i risultati positivi ottenuti sui modelli animali e quelli riscontrati poi sull’uomo nella pratica clinica. Gli autori concludono che un simile risultato dovrebbe far riflettere sul grado di estrapolabilità all’uomo dei dati ottenuti dastudi su animali ed invitano alla cautela [Hackam & Redelmeier, 2006].
- Di 22 farmaci dimostratisi efficaci su modelli animali di lesione al midollo spinale, nemmeno uno si è rivelato efficacenell’uomo [J Am Parapl Soc 11;23-25 1988].
- Il 92% dei farmaci che passano con successo attraverso i test su animali non supera le successive fasi cliniche (sull’uomo) acausa di effetti avversi e/o inefficacia [Usha 2005,FDA].
- Uno studio degli anni 90 rivelò che in soltanto 6 casi su 114 la tossicità di un farmaco riscontrata nelle fasi cliniche aveva unparallelo con la tossicità riscontrata nell’animale [Spriet-Pourra C. e Auriche M. 1994]
- 85 differenti vaccini contro l’AIDS hanno dimostrato di essere sicuri ed efficaci negli scimpanzé ed in altre scimmie. Tuttavia,in 197 studi clinici, nessuno di questi è risultato essere utile all’uomo. La valutazione riguardo alla ricerca per l’epatite C ha dimostrato che il ruolo degli scimpanzé è esagerato. [The Ban on the Use of Chimpanzees in Biomedical Research and Testing in the UK Should Be Made Permanent and Legally Binding. BUAV/FRAME. ATLA 40, 3–8, 2012]Riferimenti bibliografici
o Bailey J, Knight A, Balcombe J. The future of teratology research is in vitro. Biogenic Amines 2005; 19(2): 97–145
o Dije N., Keeping Bad Science out of the Courtroom: Why Post-Daubert Courts Are Correct in Excluding Opinions Based on
Animal Studies From Birth-Defects Cases, 36 Golden Gate U. L. Rev. 2006;
o Balls, M. 2004, Are animal tests inherently valid? ATLA: Alternatives to Laboratory Animals, 32(Suppl. 1B), 755–758.
o Hackam & Redelmeier, Translation of research evidence from animals to humans. (research letter). JAMA
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o Hartung, Thomas Toxicology for the twenty-first century Nature, Volume 460, Issue 7252, pp. 208-212 (2009).
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o Knight A, Bailey J, Balcombe J: Animal carcinogenicity studies: 1. Poor human predictivity. Altern Lab Anim 2006, 34:19-27.
o Knight A. Systematic reviews of animal experiments demonstrate poor human clinical and toxicological utility. Altern Lab Anim
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o Lester B. Lave, Fanny K. Ennever, Herbert S. Rosenkranz & Gilbert S. Omenn Information value of the rodent bioassay
Nature 336, 631 – 633 (15 December 1988);
o Matthews RA. Medical progress depends on animal models – doesn’t it? J R Soc Med 2008: 101: 95–8.
o Pound P., Shah E., Sandercock P., Bracken MB, Roberts I. Where is the evidence that animal research benefits humans?
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o Salsburg D. The lifetime feeding study in mice and rats–an examination of its validity as a bioassay for human carcinogens.
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o Shanks N., Greek R., Greek J., Are animal models predictive for humans? Philos Ethics Humanit Med. 2009; 4: 2.
o Spriet-Pourra C, Auriche M: Drug Withdrawal from Sale. New York 2nd edition. 1994
o Usha Sankar. The Delicate Toxicity Balance in Drug Discovery. The Scientist 2005, 19(15):32
o van der Worp HB, Howells DW, Sena ES, Porritt MJ, Rewell S, O’Collins V et al.: Can animal models of disease reliably
inform human studies? PLoS Med 2010, 7: e1000245
LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE NON ASSOLVE IL COMPITO CHE LE È STATO AFFIDATO: FORNIRE DEI DATI UTILI PER TUTELARE, PREVENTIVAMENTE, L’UOMO.
La sperimentazione animale è costellata di dolore e di incongruenze. Se nel 1899 avesse dovuto superare i test che oggi sono obbligatori, addio aspirina. Infatti lʼacido acetilsalicilico agli animali fa malissimo: è causa di gravi malformazioni negli embrioni dei cani, dei gatti, delle scimmie, dei topi, dei conigli e dei ratti, inoltre è pericolosa se ingoiata, irritante per le vie respiratorie e per la pelle, sospettata di mutagenicità. Per lo stesso motivo la penicillina, che era stata scoperta nel 1929, non fu usata fino a un decennio dopo perché non serviva a curare le infezioni dei conigli, e se fosse stata testata su gatti e cavie, lʼavrebbero scartata perché tossica. La morfina addormenta l’uomo, ma eccita i gatti. La pillola anticoncezionale provoca coaguli di sangue negli esseri umani, ma ha avuto l’effetto opposto nei cani. Il cortisone nuoce agli embrioni di tutte le specie animali eccetto lʼuomo.
Cʼè anche un rovescio della medaglia. Il fumo di sigaretta non nuoce agli animali, ecco perché ci sono voluti decenni per comprovare la sua cancerogenicità per lʼuomo. Secondo i test animali il succo di limone è un veleno mortale, ma l’arsenico, la cicuta e il botulino sono sicuri. I test sui cani non riuscirono a prevedere i problemi cardiaci causati dai farmaci cardiovascolari encainide e flecainide, che uccisero approssimativamente 3.000 persone negli USA. E la talidomide, che provocò la nascita di oltre diecimila bambini con gli arti deformi, sulla maggior parte delle specie animali risulta innocua http://www.epiprev.it/GAM/talidomide E poi cʼè lʼanti- infiammatorio Vioxx che avrebbe fatto dalle 89.000 alle 139.000 vittime, colpite da infarto del miocardio, pur avendo superato brillantemente tutti i test con gli animali http://www.liquida.it/vioxx/ E il rimedio-meraviglia per la leucemia, quel TGN1412 che quattro anni fa ha provocato il repentino collasso di tutti gli organi interni dei sei volontari che si erano prestati a sperimentarlo: eppure sulle scimmie sembrava un portento http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/05/07/orrore-del-tgn1412.html E ‘stato negato per decenni che l’amianto causi malattie negli esseri umani perché non le causa negli animali. Ed ancora i ricercatori si rifiutarono di credere che il benzene possa causare il cancro negli esseri umani perché fallì nel test sugli animali.
IL FALLIMENTO DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE
• Meno del 2% delle malattie umane (1,16%) si manifestano negli animali. Oltre il 98% non esistono nel mondo animale.
• Migliaia di farmaci ritenuti sicuri sugli animali, sono stati ritirati o vietati a causa del loro effetto nocivo sulla salute umana.
• 1 paziente su 6 è in ospedale perchè i farmaci che ha assunto erano erroneamente ritenuti sicuri dopo essere stati testati sugli animali.
• Sono almeno 50 i farmaci sul mercato che causano cancro negli animali da laboratorio. Essi sono ammessi sul mercato perché si ammette che i test sugli animali non sono rilevanti.
• Quando i produttori di talidomide furono portati in tribunale, vennero assolti dopo che numerosi esperti concordarono che i test sugli animali non potevano essere affidabili per i farmaci ad uso umano.
LA SPERIMENTAZIONE SULL’ANIMALE È DANNOSA PER L’UOMO, PER DUE RAGIONI:
- porta a sperimentare direttamente sull’essere umano sostanze che non hanno subito alcun vaglio preventivo (perché il risultato della sperimentazione sugli animali non è in alcun modo predittivo per l’uomo)
- fa correre il rischio di scartare sostanze che invece per l’uomo potrebbero essere di grande aiuto solo perché su una particolare specie sono risultate tossiche.
Il 92% dei rimedi che risultano sicuri ed efficaci nella sperimentazione con gli animali, nei successivi test clinici con gli uomini vengono abbandonati perché inefficaci, pericolosi e mortali !
ESISTONO LE ALTERNATIVE VERAMENTE SCIENTIFICHE?
Esempi di ricerca alternativa sono: metodi in vitro, che utilizzano colture cellulari e tissutali, e in silico, con modelli computerizzati basati sulla relazione tra la struttura chimica e lʼattività biochimica, fisiologica e biocinetica, ovvero relazioni struttura-attività di tipo quantitativo (QSAR), la tossicogenomica, descritta nell’allegato A, che studia la reazione del genoma della cellula umana. Questi nuovi metodi, oltretutto, sono più rapidi, più affidabili e più economici dei test sugli animali.
L’EPA (Environmental Protection Agency, USA) ha appena creato un centro di tossicogenomica e l’FDA (Food and Drug Administration, USA) ha pubblicato una raccomandazione che chiede alle industrie di trasmettere i dati farmacogenomici dei prodotti da approvare.
La maggiore critica portata alle metodologie che non utilizzano animali è la loro limitatezza. Non forniscono informazioni sull’organismo in toto, ma soltanto su parti di esso. Tre brevissime considerazioni:
1) per molte prove l’informazione limitata, ma localizzata, è sufficiente (p.e. per valutare una sostanza che può entrare a contatto con l’occhio, con la pelle ecc.. oppure per studiare una sostanza farmacologica che, entrando a contatto con il DNA, può dare effetti cancerogeni o teratogeni).
2) È meglio avere solo informazioni parziali, ma affidabili, che avere molte informazioni, come quelle ottenibili dall’animale in toto, ma nessuna di queste indicativa per l’uomo.
Non si pretende di sostituire un organismo con una singola cellula, bensì con un insieme di metodologie. Solo con un insieme di colture cellulari e tissutali epatiche, cardiache, renali, nervose ecc., si può iniziare a riprodurre l’intero organismo. L’insieme di questi test avrà il compito di rilevare a priori il maggior numero di effetti tossici di una sostanza.
3) Le prove con animali sono prove a posteriori: solo dopo aver provato sull’uomo si può verificare la validità delle indicazioni ottenute dall’animale.
«Il dato è dimostrato anche dalle numerose morti che avvengono nei Paesi occidentali per reazioni avverse ai farmaci. Questi decessi occupano il quarto posto tra le cause di morte dopo infarto, tumore e ictus.”
ED ALLORA PERCHE’ SI CONTINUA A SPERIMENTARE SUGLI ANIMALI ?
Profitto, soltanto mero profitto e non certo per un miglioramento della salute umana !!!
Profitto: Le lobbies farmaceutiche hanno la possibilità di immettere sul mercato un gran numero di prodotti: quello che alla base è l’errore metodologico della sperimentazione inter species diviene una grande opportunità per le aziende: la varietà delle risposte ottenute (e l’impossibilità di sapere a priori, quale è corrispondente alla risposta che darà l’uomo), da la possibilità alle aziende di dimostrare qualsiasi ipotesi scegliendo, di volta in volta, quella più congeniale a loro scopo ultimo: il profitto. Riportiamo uno schema che ben si appresta a spiegare il concetto appena espresso:
Sostanza X da sperimentare
Specie animale sottoposta al test di tossicità:
RATTO e CANE: per il ratto e il cane la sostanza è risultata tossica
TOPO: per il topo è risultata innocua
GATTO: per il gatto è risultata nociva a dosi elevate
Avendo risultati diversi, spesso opposti, a seconda della specie utilizzata lo sperimentatore potrà utilizzare il dato che più è utile all’azienda che ha commissionato la ricerca. (nel caso voglia commercializzare un prodotto contenente la sostanza testata verranno quindi pubblicati i risultati ottenuti sul topo)
UOMO: Solo dopo aver provato questa sostanza sull’uomo si potrà definire se questa è tossica, nociva o innocua per l’essere umano! Ma questo avviene dopo che il prodotto è stato messo in commercio. Anche se dopo ripetute segnalazioni negative, questo prodotto viene ritirato dal commercio, l’azienda ha ormai raggiunto il profitto preventivato e si trova pronta a sostituirlo con uno nuovo (profitto e turn over). Spesso inoltre gli effetti negativi sono difficilmente riconducibili ad una data sostanza, in quanto gli effetti “collaterali” si manifestano in tempi assai lunghi, spesso lontani dall’evento scatenante.
protezione legale: i test su animali sono imposti dalla legge. Ogni sostanza che viene commercializzata dopo aver superato questi test è a norma di legge. La sperimentazione animale, dunque, permette alle aziende sia di commercializzare qualsiasi sostanza , sia di non esserne poi responsabili in caso di danni o disastri farmacologici (vedi Lipobay o Vioxx , per citare solo due dei più recenti), poiché la sua produzione e diffusione nell’ambiente sono avvenute a norma di legge. Per questo motivo, a volte, davanti ai tribunali, sono le stesse aziende che ammettono l’antiscientificità della sperimentazione animale e riferiscono di effettuare questi test solo perché obbligatori. Allo stesso tempo, però,le varie lobbies fanno pressione sulle istituzioni politiche affinché questa legge non venga modificata e la sperimentazione inter species non venga sostituita con metodi realmente scientifici che risulterebbero estremamente restrittivi.
industrializzazione della medicina: la ricerca scientifica è rivolta più alla cura dei sintomi delle malattie che ad un miglioramento della salute che porterebbe ad una minore necessità di cure mediche. Meno malattie significa meno richiesta di cure che, a sua volta significa meno consumo di farmaci, meno finanziamenti per la ricerca medica, ecc. L’organizzazione Mondiale della Sanità – il massimo organismo di questo campo – ha dichiarato realmente utili non più di 300- 400 farmaci su 200.000
ECCO LE PROVE DEL FALLIMENTO DELLA VIVISEZIONE :
Il benzene non venne ritirato dal mercato e si è continuato a utilizzarlo come componente chimico industriale nonostante prove cliniche ed epidemiologiche avessero dimostrato che l’esposizione ad esso provoca la leucemia negli esseri umani, perché esperimenti finanziati dai produttori non sono riusciti a riprodurre la leucemia nei topi.
la Nitroglicerina (e altri composti nitrici) abbassa la pressione arteriosa degli animali più usati in laboratorio, ma non quella dell’uomo
Negli anni sessanta, gli scienziati dedussero da numerosi esperimenti su animali che il fumo di tabacco inalato non causava carcinomi polmonari . Per molti anni ancora la lobby del tabacco riuscì a sfruttare questi studi per ritardare i provvedimenti governativi e per scoraggiare i medici dall’intervenire nelle abitudini dei loro pazienti riguardo al fumo. Fumare veniva considerato non cancerogeno in quanto il cancro causato dal fumo è difficile da riprodurre in animali da laboratorio. Di conseguenza in molti continuarono a fumare e morire di cancro.
Esperimenti effettuati su ratti, criceti, cavie, topi, scimmie e babbuini non rilevarono alcun legame tra fibra di vetro e cancro. Non fino al 1991 quando, grazie a studi compiuti su esseri umani, l’OSHA lo classificò come cancerogeno.
Nonostante l’arsenico sia considerato cancerogeno per gli esseri umani già da decenni, gli scienziati hanno trovato pochissime prove negli animali (infatti pecora e porcospino possono ingoiare quantità cospicue di arsenico) a supporto di questa conclusione fino al 1977. Questa è stata la posizione ufficialmente accettata finché non fu possibile alla fine riprodurre il cancro negli animali.
Molti esseri umani hanno continuato ad essere esposti all’amianto ed a morire perché gli scienziati non riuscivano riprodurre il cancro negli animali in laboratorio.
Lo sviluppo di pacemakers e valvole cardiache è stato ritardato a causa delle differenze fisiologiche tra gli animali, sui quali furono progettati, e gli esseri umani cui erano destinati.
Modelli animali di malattie cardiache non sono riusciti a dimostrare che una dieta ricca di grassi e colesterolo aumenta il rischio di malattie coronariche ed arteriose. Invece di cambiare le proprie abitudini alimentari per prevenire questi disturbi, la gente ha continuato il proprio stile di vita con un falso senso di sicurezza.
I pazienti ricevevano farmaci dannosi od inefficaci a causa di modelli animali di ictus: i risultati fuorvianti hanno in molti casi addirittura ritardato i progressi in campo medico.
Studi sugli animali avevano previsto che i beta-bloccanti non avrebbero abbassato la pressione sanguigna. Come conseguenza di ciò il loro sviluppo fu bloccato. Persino i ricercatori che praticano esperimenti su animali hanno dovuto ammettere il fallimento di modelli animali di ipertensione al riguardo, ma nel frattempo ci sono state migliaia di vittime di ictus.
I chirurghi ritenevano di aver perfezionato la cheratotomia radiale, un tipo di chirurgia che permette di migliorare la vista senza l’ausilio degli occhiali, sui conigli, ma la procedura ha reso ciechi i primi pazienti umani (la cornea del coniglio è in grado di rigenerarsi nella parte inferiore mentre quella umana solo in superficie). L’intervento chirurgico viene oggi praticato solo sulla superficie.
Si supponeva che trapianti combinati di cuore e polmoni fossero stati “perfezionati” sugli animali, ma i primi 3 pazienti umani sono deceduti nei primi 23 giorni dopo il trapianto. Su 28 pazienti operati tra il 1981 ed il 1985, 8 sono deceduti durante l’intervento e 10 hanno sviluppato la bronchiolite obliterante, una complicazione polmonare che i cani sui quali furono condotti gli esperimenti non avevano sviluppato. Dei 10 pazienti che avevano sviluppato la bronchiolite obliterante, 4 morirono e 3 non hanno mai più potuto respirare senza l’ausilio di un respiratore. La bronchiolite obliterante, si è poi rivelata essere il maggior rischio legato all’operazione.
La Ciclosporina A inibisce il rigetto degli organi, ed il suo sviluppo fu uno spartiacque per il successo nei trapianti di organi. Se le prove su esseri umani non avessero superato i risultati poco promettenti ottenuti sugli animali, il farmaco non sarebbe mai stato rilasciato.
la Serotonina aumenta la pressione arteriosa nel cane, ma la riduce nel gatto.
Gli esperimenti su animali hanno fallito nel prevedere la tossicità renale causata dall’anestetico generale metoxyiflurano. Molta gente ha perso tutte le funzioni renali.
Gli esperimenti su animali hanno ritardato l’uso di rilassanti muscolari durante l’anestesia generale.
Le ricerche su animali hanno fallito nel rivelare i batteri come causa di ulcere ed hanno ritardato il loro trattamento con antibiotici.
Più della metà dei 198 nuovi farmaci rilasciati tra il 1976 ed il 1985 furono o ritirati o riclassificati in seguito a gravi ed imprevisti effetti collaterali. Questi effetti collaterali, tra gli altri, includevano complicazioni quali disritmia letale, attacchi cardiaci, insufficienza renale, crisi epilettiche, arresto respiratorio, insufficienza epatica ed ictus.
Il Flosint, un farmaco contro l’artrite, venne testato su topi, scimmie e cani; tutti tollerarono il farmaco molto bene. Invece, negli esseri umani ha provocato dei decessi.
Lo Zelmid, un antidepressivo, fu testato su topi e cani senza incidenti ma causò gravi problemi neurologici negli esseri umani.
Il Nomifensine, un altro antidepressivo, fu associato ad insufficienza epatica e renale, anemia e decessi negli esseri umani che hanno costretto il produttore a ritirare il farmaco dal commercio pochi mesi dopo averlo introdotto nel 1985. Eppure i test sugli animali avevano indicato che il farmaco si potesse usare senza alcun effetto collaterale.
L’Amrinone, un farmaco usato contro l’insufficienza cardiaca, fu testato su numerosi animali e rilasciato senza alcun problema. Negli esseri umani però sviluppò la trombocitopenia, cioè la mancanza di cellule ematiche necessarie per la coagulazione del sangue.
Il Fialuridine, un farmaco antivirale, causò danni al fegato in 7 pazienti su 15. Cinque di loro morirono e due dovettero ricorrere ad un trapianto di fegato. Eppure il farmaco aveva funzionato bene sulle marmotte!
Il Clioquinol, un farmaco antidiarroico, ebbe risultati positivi nei test effettuati su topi, gatti, cani e conigli. Nel 1982 però dovette essere ritirato in tutto il mondo perché responsabile di cecità e paralisi negli esseri umani.
L’Eraldin, un farmaco contro le malattie cardiache, causò morte e cecità negli esseri umani nonostante non avesse provocato alcun effetto indesiderato negli animali. Quando immesso sul mercato, i ricercatori affermarono che si fosse distinto per la completezza degli studi di tossicità effettuati su animali. Successivamente i ricercatori non furono in grado di riprodurre questi risultati su animali.
Lo Zomax, un’altra medicina contro l’artrite, fu responsabile della morte di 14 persone e causa di sofferenze per molte altre.
il Fenobarbital (Luminal) uno degli antiepilettici ancora oggi molto conosciuto ed importante, fortunatamente, non fu provato su animali prima di essere impiegato dal Prof. Hauptmann sui malati di epilessia. Oggi, probabilmente, per questo farmaco, non sarebbe permesso l’impiego in medicina umana dal momento che provoca nei topi il cancro al fegato.
Il Clausterone, il prodotto ormonale per anni utilizzato contro il cancro mammario avanzato, non aveva dimostrato alcuna azione antitumorale negli animali da laboratorio.
Il Methysergide, un farmaco usato nel trattamento del mal di testa, ha portato a fibrosi retroperitoneale, o gravi cicatrci del cuore, dei reni e dei vasi sanguigni nell’addome. I ricercatori non sono stati in grado di riprodurre questi effetti negli animali.
Il Surgam, un altro farmaco contro l’artrite, fu studiato per avere un fattore di protezione dello stomaco che prevenisse ulcere nello stomaco, un effetto collaterale comune a parecchi farmaci contro l’artrite. Nonostante risultati promettenti nei test su animali provocò ulcere in pazienti umani
Il Mitoxantrone, una cura contro il cancro, produceva scompenso cardiaco negli esseri umani. Fu ampiamente testato su cani senza che si riscontrasse questo effetto.
Il Clindamycin, un antibiotico, causa una condizione nell’intestino detta colite pseudomembranosa. Eppure fu testato per un anno intero ogni giorno su cani e topi; non solo, essi furono anche in grado di tollerare dosi dieci volte maggiori di quelle tollerate dagli esseri umani.
Gli esperimenti su animali non suffragarono mai l’efficacia di farmaci simili al valium durante il loro sviluppo od in seguito.
Le compagnie farmaceutiche Pharmacia ed Upjohn interruppero i test clinici sulle loro compresse Linomide (roquinimex) per il trattamento della sclerosi multipla dopo che diversi pazienti soffrirono di attacchi cardiaci. Su 1.200 pazienti, 8 soffrirono di attacchi cardiaci legati alla somministrazione del farmaco. Gli esperimenti su animali non avevano in alcun modo previsto questo.
L‘Eldepryl (selegiline), un farmaco usato nel trattamento del morbo di Parkinson si scoprì essere causa di pressione sanguigna molto alta. Quest’effetto collaterale non fu riscontrato negli animali.
La combinazione di due farmaci utilizzati nelle diete dimagranti, fenfluramine e dexfenfluramine, si scoprì essere legata ad anomalie delle valvole cardiache e ritirata dal mercato nonostante studi compiuti su animali non mostrarono mai alcuna anomalia cardiaca.
Il farmaco contro il diabete “troglitazone“, meglio conosciuto come Rezulin, fu testato su animali senza causare problemi significativi ma causò danni al fegato negli esseri umani. I produttori ammisero che almeno un paziente era deceduto ed un altro dovette essere sottoposto a trapianto del fegato come risultato della somministrazione del farmaco. [
La digitale è stata usata per secoli per curare malattie cardiache. Eppure, gli esperimenti su farmaci derivati dalla digitale furono ritardati perché essa causava pressione alta negli animali. Fortunatamente le prove sugli esseri umani ebbero la meglio e come risultato, il digoxin, una sostanza analoga alla digitale ha salvato innumerevoli vite. Molte più persone sarebbero potute sopravvivere se i test sugli animali fossero stati ignorati e la digitale fosse stata rilasciata prima.
L'FK 506, ora chiamato Tacrolimus, è un agente anti-rigetto il cui uso fu quasi completamente abbandonato prima di effettuare analisi cliniche, a causa di grave tossicità negli animali. Studi sugli animali suggerirono che la combinazione di FK 506 con cyclosporin si sarebbe potuta rivelare più efficace. In realtà negli esseri umani si è rivelato essere esattamente l'opposto.
Esperimenti su animali suggerirono che l'uso dei corticosteroidi sarebbe stato di aiuto nel caso di shock settico, una grave infezione batterica del sangue. Gli esseri umani invece reagirono in modo differente. Questo trattamento aumentò i decessi causati da shock settico.
Nonostante l'inefficacia della penicillina nei conigli, Alexander Fleming usò l'antibiotico su di un paziente molto grave dal momento che non aveva altro con cui provare. Per fortuna i primi test Fleming non li fece su cavie o criceti perché la penicillina li uccide. Howard Florey, il premio Nobel a cui si co-attribuisce la scoperta della penicillina disse: "Che fortuna che non avessimo questi esperimenti su animali, negli anni '40 perché altrimenti la penicillina non avrebbe mai ottenuto una licenza e, probabilmente, l'intera gamma degli antibiotici non sarebbe mai stata realizzata."
Il rilascio del Fluoride, un farmaco che previene la carie, fu posticipato perché causava cancro nei topi.
Il Talidomide fu testato su animali e successivamente immesso sul mercato in libera vendita e senza ricetta. Il Talidomide, come riferisce nel 1962 il Time: "dopo tre anni di prove su animali era stato ritenuto così innocuo che ne era stata approvata la libera vendita senza alcuna prescrizione medica". Il risultato fu la nascita di più di 10.000 bambini affetti da sindrome da talidomide nelle forme dell'amelia, focomelia (anomalie della porzione anteriore degli arti e delle mani) in tutto il mondo, causate dall'ingestione di questo tranquillante da parte di donne in gestazione. L'effetto teratogeno fu disastroso e successivamente non si riuscì a riprodurre tale effetto sugli animali. Ovvero, si riuscì ma dopo lunghi e ripetuti tentativi, a riprodurre la focomelia in alcuni animali utilizzando dosi di farmaco talmente elevate da alterare la fisiologia degli animali da esperimento.
il Dietil-Stilbestrolo (ormone sessuale) nonostante la sperimentazione su animali, fu considerato innocuo; immesso sul mercato perché "arrestava il cancro alla prostata", venne usato, in seguito, come antiabortivo (per assicurare il buon esito della gravidanza) con il risultato di provocare il cancro vaginale o uterino nel 95% delle figlie, in età variabile tra i 7 e i 27 anni. Perciò i primi sospetti sorsero soltanto una ventina d'anni dopo che il farmaco era stato messo in commercio e, intanto, continuava ad agire insospettato.
Esperimenti effettuati su animali trassero in inganno i ricercatori sulla rapidità con cui l'HIV si replica. A causa di queste false informazioni, i pazienti non ricevettero terapie immediate e le loro vite vennero accorciate.
Ricerche condotte su animali ritardarono lo sviluppo del vaccino anti-polio, secondo il dottor Albert Sabin, il suo inventore. I primi vaccini contro la rabbia e la polio funzionarono bene sugli animali ma storpiarono o uccisero i pazienti a cui furono somministrati.
I ricercatori che lavoravano con animali si sono ammalati o sono deceduti a causa dell'esposizione a malattie che, anche se innocue per gli animali ospiti (come l'epatite B), sono potenzialmente o effettivamente mortali per gli uomini.
il Cloroformio provoca epatomi in vari ceppi di topi femmina ma non nei topi maschi
il Tetacloruro di Carbonio provoca il cancro del fegato nel topo mentre nel ratto provoca cirrosi
La stricnina lascia indifferente cavia, pollo e scimmia in dosi sufficienti ad uccidere un’intera famiglia umana.
L’amanita phalloides, fungo velenosissimo di cui pochi grammi sono per noi letali, è del tutto innocua per gatti e conigli.
L’insulina provoca malformazioni nelle galline, nei conigli e nei topi, ma non nell’uomo.
La morfina per l’uomo e i lratto è un calmante, per il cavallo e il gatto è un eccitante.
Il milrinone, un farmaco che fa aumentare la gittata cardiaca, accresce la sopravvivenza dei ratti affetti da un'insufficienza cardiaca indotta artificialmente. Invece, nei pazienti umani con una grave insufficienza cardiaca cronica la somministrazione dello stesso farmaco ha fatto registrare un incremento di mortalità del 30 per cento.
La fialuridina, un farmaco antivirale, sembrava sicura nelle prove eseguite sugli animali, mentre ha causato grave insufficienza epatica in sette pazienti su 15 (cinque di essi sono morti a causa del trattamento e due sono stati sottoposti a trapianti di fegato).
Agli inizi degli anni ottanta l'antidolorifico zomepirac era ampiamente usato ma, dopo essere stato implicato in ben 14 decessi e in centinaia di reazioni allergiche che avevano messo a repentaglio la vita dei pazienti, e' stato ritirato dal commercio.
Il Nitrito d'Amile innalza pericolosamente la pressione interna dell'occhio del cane ma abbassa la pressione dell'occhio umano
l'Acido Cianidrico, letale per l'uomo, può benissimo essere ingerito da rospi, pecore, porcospini
la Vitamina C può essere eliminata tranquillamente dalla dieta del cane, del gatto, del ratto, del topo e del criceto (la Vitamina C la fabbricano da sé) ma non può essere eliminata dalla dieta della cavia, dei primati o dell'uomo, in quanto morirebbero di scorbuto
Marzo 2006. GB: 6 UOMINI GRAVI IN OSPEDALE DOPO TEST SU NUOVA MOLECOLA.
Londra, 15 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sei uomini sono ricoverati in gravi condizioni al Northwick Park Hospital nella zona nord-occidentale di Londra, dopo avere partecipato come volontari alla sperimentazione di un nuovo medicinale antinfiammatorio indicato nella cura di malattie come artrite reumatoide e leucemia. Lo ha reso noto l'agenzia britannica per il farmaco Mhra (Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency), che aveva autorizzato i test clinici dopo i risultati ottenuti in laboratorio e su modelli animali e che ha immediatamente sospeso il trial in attesa di accertare le cause dell'effetto avverso. Lo studio aveva coinvolto in tutto otto pazienti: sei hanno assunto la nuova molecola e due placebo.
QUESTI SONO SOLO ALCUNI ESEMPI DEI DISASTRI CREATI DAI FARMACI TESTATI SUGLI ANIMALI
Abacavir :
E 'stato riportato nel maggio 2008 che il farmaco per l’AIDS Abacavir della Glaxo Smith Klines (cliente HLS) raddoppia il rischio di attacchi di cuore.
Adderal :
Nel febbraio 2006 un rapporto sul farmaco Adderal, creato dal cliente HLS Shire Pharmaceuticals, collegò 24 decessi per disordini da deficit di attenzione al suddetto farmaco e gli esperti esortano il monitoraggio dell’ effetto del farmaco sul cuore.
Advair :
Il cliente HLS GlaxoSmithkline fu implicato nella morte di alcuni pazienti, quando venne esaminato il loro trattamento contro l’ asma Advair. Il principio attivo, salmeterolo, era legato agli attacchi di asma che erano, a volte, fatali. La rivista Forbes ha affermato che 4.000 persone muoiono ogni anno come conseguenza della somministrazione di Advair.
Alzheimer :
Il cliente HLS Pfizer era legato ad 11 morti avvenute durante delle prove cliniche per il trattamento dell’ Alzheimer nel marzo 2006. Tra i pazienti che assumevano un placebo, il tasso di mortalità era pari a zero. Pfizer Commercializzava solamente il farmaco: la produzione era eseguita da Esai, un altro cliente HLS.
Avastin :
Roche (ormai ex cliente HLS) smise il reclutamento per la sperimentazione sul cancro del farmaco Avastin nel 2005, dopo le morti nel gruppo di studio, ma non nel gruppo di controllo. Alcune delle morti erano sospettosamente improvvise.
Avelox :
L’antibiotico chiamato Avelox, del cliente HLS Buyers’ è stato messo in commercio poche settimane dopo che il farmaco Raxar è stato ritirato dal mercato. Avelox ha interferito con il cuore e in un anno è stato citato nei rapporti di 18 morti.
Bextra :
Il farmaco Bextra (un antidolorifico), del cliente HLS Pfizer’s, in America sfuggì per poco al suo ritiro dal mercato nel 2005, è stato poi ritirato nel mese di aprile 2006 a seguito di ulteriori scoperte. I pazienti svilupparono una rara malattia della pelle pericolosa per la vita
Carbenoxalone :
Carbenoxalone è stato utilizzato per prevenire la formazione di ulcere gastriche, ma ha provocato nei pazienti una ritenzione idrica tale da causare insufficienza cardiaca. Dopo che i ricercatori scoprirono che cosa questo farmaco causò agli esseri umani, lo testarono su ratti, topi, scimmie, conigli, ma non riuscirono mai a riprodurre il medesimo effetto.
Celebrex :
Farmaco del cliente HLS Pfizer’s, Celebrex era legato ad un aumento più che raddoppiato di rischio di attacco di cuore.
Clozapina :
Clozapina farmaco del cliente HLS Novartis ha causato malattie del sangue.
Crestor :
Il cliente HLS AstraZeneca, produttore del farmaco Crestor. Dei rapporti dell’ estate del 2005 collegano Crestor con il doppio della percentuale dei tassi di effetti collaterali dei farmaci analoghi, e sei volte il tasso di alcuni trattamenti simili. Alcuni pazienti sono morti.
Cylert :
Cylert (pemolina), è un farmaco usato per il trattamento del Disturbo da Deficit di attenzione e iperattività, causò insufficienza epatica in 13 bambini. Di questi 11 sono deceduti o hanno richiesto un trapianto di fegato.
Cymbalta :
Un altro studio clinico sospetto è stato segnalato nell'estate del 2005 da una società di cui da tempo si sospettava essere un cliente HLS, Eli Lilly. Un diciannovenne che partecipava alla sperimentazione del suddetto farmaco fu trovato morto impiccato dopo l'assunzione dell’ anti-depressivo. Anche se questi farmaci erano collegati a reazioni avverse ai farmaci (ADR) dai rapporti e dalle analisi degli esperti di suicidio, Lilly negò il collegamento col caso Tracy Johnson. La sua morte durante la sperimentazione di Cymbalta, un farmaco simile al Prozac, ha causato sconcerto e preoccupazione per la vendita del farmaco in Europa, compreso il Regno Unito, sotto il nome di Yentreve. La FDA ha convenuto che il farmaco non era legato alla morte di Tracy, anche se un portavoce della famiglia di Tracy ha detto che la FDA non ha mai parlato con loro, e il farmaco è stato anche collegato ad altri 13 suicidi e 41 morti. Vale anche la pena considerare che l’incontinenza urinaria da sforzo è difficile da tetsare su un beagle.
Domperidone :
Prodotto da Janssen Pharmaceuticals questo farmaco è stato concepito come un trattamento per la nausea e vomito, ma ha causato battiti irregolari nei cuori umani e dovette essere ritirato. Gli scienziati non sono stati in grado di riprodurre questo effetto nei cani nemmeno somministrando 70 volte la dose normale.
Elidel :
Nel gennaio 2006 il cliente HLS Novartis fu collegato ad uno scenario tipico dell’ ADR - trattamento di una condizione relativamente minore e il rischio di pericolo di vita uno. Alla crema per eczemi Elidel sono state aggiunte avvertenze dopo essere stata collegata alla comparsa di cancro.
Exanta :
Nel febbraio 2006 si scoprì che il farmaco Exanta, anticoagulante, del cliente HLS Astra Zeneca, causava danni al fegato e sono stati costretti a ritirarlo. Non è chiaro se la 'rapida comparsa' della malattia epatica fosse collegata alla morte negli studi clinici.
GlaxoSmithKline :
Questo cliente HLS ha distribuito Imigraine, Zyban, Seroxat, Relenza, Septrin, fenilpropanolamina (PPA), Sumatripan, Flovent, Selacryn, Wellbutrin, e Ridaura, tutti farmaci che hanno causato malattie, lesioni o morte.
Isoproterenolo :
Il dosaggio di isoproterenolo per il trattamento dell'asma è stato calcolato negli animali era però troppo tossico per gli esseri umani. Solo in Gran Bretagna morirono 3500 malati di asma a causa del sovradosaggio. E 'ancora difficile riprodurre questi risultati negli animali. Il Cliente HLS, Abbott Labs, è il produttore di isoproterenolo.
Ketek :
Sanofi, un altro cliente HLS, produsse Ketek, un antibiotico. E 'stato collegato a danni epatici nei pazienti e gli effetti collaterali includono la morte e la ncessità di trapianto. E 'stato anche collegato all’ epatite farmaco-indotta.
Lotronex :
GlaxoSmithKline è un noto cliente di Huntingdon Life Sciences. Il loro farmaco Lotronex è stato ritirato dal mercato nel febbraio 2000 dopo che causò cinque morti negli Stati Uniti. Altri 93 pazienti dovettero subire interventi chirurgici a causa degli effetti di Lotronex, compresa la rimozione del colon. Negli studi clinici il 27% dei pazienti in cura con Lotronex ha sofferto di costipazione severa, rispetto ad appena il 5% in un gruppo che non assumeva alcun trattamento attivo.
Lotronex era un trattamento per la sindrome dell'intestino irritabile, una condizione che provoca disagio, ma non è grave - a differenza di Lotronex che non solo ha peggiorato la condizione, ma ha portato alla morte.
Manoplax :
Nel 1993, il farmaco per il cuore, Manoplax, fu ritirato. Meno di un anno dopo essere stato lanciato in seguito alla larga scala della sperimentazione umana che suggerì una connessione con l’incremento dei tassi di mortalità e ospedalizzazioni. Manoplax è Stato testato in maniera molto estesa sugli animali, durante studi in cui sono stati utilizzati cani, gatti e altri animali. Nonostante questo però, fu solo tramite la sperimentazione umana che la pericolosità di questo farmaco divenne evidente
Mifeprex :
Danco Laboratories ha avuto un allarme farmaceutico (il più grave possibile) dopo che la sua pillola per l'aborto Mifeprex (mifepristone) fu collegata a quattro casi di morte per setticemia. Il batterio fu identificato, ma troppo tardi per le quattro donne che sono morte e le altre persone che possono essere stati infettati.
Mirapex :
Non esistono modelli animali per il morbo di Parkinson e anche se ci fossero, l'ADR causata dal farmaco Mirapex sarebbe stato impossibile da rilevare. Il farmaco, prodotto dal cliente HLS, Boehringer-Ingelheim Pharmaceuticals Inc., ha provocato come effetto collaterale un disperato impulso compulsivo a giocare d’azzardo. Un operaio governativo dell’intelligence in pensione raccontò di come perse migliaia di dollari prima di trovare altri pazienti con esperienze simili su un sito internet. Un avvocato che rappresenta i pazienti che hanno fatto uso di Mirapex ha detto di aver parlato con 200 di loro che avevano sviluppato dipendenze compulsive tra cui gioco d'azzardo, shopping e sesso.
Natrecor :
Johnson & Johnson (ormai ex cliente HLS) è stata implicata nel suo diritto. L'analisi dei dati disponibili sul loro farmaco per insufficienza cardiaca Natrecor (Nesiritide) ha mostrato la possibilità che tale farmaco causasse un alto rischio di morte o danni renali. Un informatore della FDA, David Graham, ha dichiarato che questo farmaco potrebbe essere pericoloso come il Vioxx.
Novantrone:
Il cliente HLS Serono, fu coinvolto quando ammise che il farmaco per la sclerosi multipla Novantrone era pericoloso. All’inizio del trattamento con Novantrone potevano verificarsi diminuzioni delle funzioni cardiache. Loro lo ammisero, ma poi rietichettarono il farmaco e continuarono a venderlo. Gli esperti riconobbero che il problema furono i test sugli animali e così conclusero.
L’ Encefalomielite allergica sperimentale non è un modello animale adatto per i trattamenti di prova per la sclerosi multipla ed è tempo di esplorare approcci alternativi sperimentali e terapeutici. Un analista ha dichiarato: "Il farmaco è già di per sè pesante perché presenta un sacco di effetti collaterali. Il farmaco è stato concesso in licenza da Amgen, che è anch’essa cliente HLS.
Opren :
Opren è stato promosso, dal cliente HLS Eli Lilly, come nuovo farmaco miracoloso con un potenziale unico per trattare l'artrite e prevenire la condizione di deterioramento. In effetti lo ha fatto, ma solo nei ratti da laboratorio. Nel 1982 Opren è stato ritirato dalla vendita in Gran Bretagna dopo 3.500 segnalazioni di effetti collaterali, tra cui 61 decessi. Studi a lungo termine su scimmie rhesus non fornirno alcuna prova che il farmaco potesse causare danni al fegato, la principale causa di morte nei pazienti umani. Anche altri studi su animali commissionati dai produttori fallirono nel provare che Opren potrebbe causare reazioni cutanee fotosensibili subite da molte delle vittime umane di questo farmaco.
Pacifico Pharmaceuticals:
"Farmaco che raddoppia i rischi di nascite premature" così scrisse il Daily telegraph nel gennaio 2006, e ancora una volta l'attenzione fu rivolta ad un cliente HLS. Pacific Pharmaceuticals aveva rilasciato un antibiotico in grado di prevenire un parto prematuro. Uno studio condotto da esperti e sostenuto da Baby health charity Tommy’s ha scoperto che raddoppia la probabilità di un parto prematuro, causando circa 20 nascite premature ogni settimana.
Perexilina :
Questo farmaco per il cuore, è stato ritirato dal mercato quando cominiciò a produrre un'insufficienza epatica che non era stata prevista dai test sugli animali. Anche se il particolare tipo di insufficienza epatica era conosciuto, non potè comunque mai essere indotto sugli animali.
Polmonite :
Nel 2008 è stato segnalato che almeno 12 bambini erano morti durante le sperimentazioni sui vaccini di GlaxoSmithKlines (cliente HLS). GSK utilizza bambini provenienti da famiglie povere, che sono "sotto pressione e costrette a firmare i moduli di consenso", così disse la Federazione Argentina di professionisti della salute, o Fesprosa.
Posicor :
Nell 'estate del 1997 Roche lanciò un trattamento per la pressione sanguigna alta, 'Posicor'. Dal giugno seguente furono segnalati 100 decessi. La stessa Roche ammise che i pazienti Posicor avevano un tasso di mortalità del 10% superiore a quelli sui trattamenti simili. Posicor non offriva nulla che gli esistenti e sicuri farmaci già in commercio non potessero offrire. Un funzionario della Food and Drug Administration americana (FDA), che supervisiona l’ approvazione dei farmaci ha detto di Posicor: "ci sono un sacco di altre terapie efficaci là fuori, perché non è stata garantita la sicurezza pubblica?". Se così fosse stato, probabilmente oggi quelle 100 persone sarebbero ancora vive.
Protopic :
La Crema per eczemi Protopic del cliente HLS Astella Pharma è stata collegata al cancro.
Raxar :
GSK ha anche prodotto un antibiotico, 'Raxar', che è stato ritirato nel dicembre 1999 dopo che tredici persone morirono a causa della sua assunzione. Raxar causava ai pazienti un battito cardiaco irregolare, interferendo con l'intervallo QT. C'erano già un sacco di altri antibiotici in commercio.
Redux :
La pillola dimagrante di American Home Products 'Redux' è stata ritirata dal mercato dopo 17 mesi, dopo essere stata collegata a 123 morti da parte della FDA. La pillola ha causato danni alle valvole cardiache e problemi respiratori.
Rezulin :
Il farmaco per il diabete troglitazone, meglio conosciuto come Rezulin, è stato testato su animali senza causare problemi significativi ma causò danni al fegato negli esseri umani. Il suo produttore, Parke-Davis/Warner-Lambert, ha ammesso che almeno un paziente era deceduto ed un altro ha dovuto subire un trapianto di fegato.
'Ritalin :
Il Farmaco ADHD, Ritalin è stato menzionato in un rapporto dalle autorità di regolamentazione degli Stati Uniti all'inizio del 2006, che dissero che ci sono preoccupazioni per i rischi cardiaci causati dal farmaco. Il Produttore, Ciba-Geigy, è una divisione di Novartis, un cliente ad alto profilo e lungo termine di HLS.
Selacryn :
Questo diuretico, fu ampiamente sperimentato sugli animali, ma è stato ritirato nel 1979 dopo che 24 persone sono morte per insufficienza epatica indotta dal farmaco. Questo farmaco è stato creato da Glaxo e Eli Lily, entrambi clienti HLS.
Suprofen :
Il farmaco per l’artrite 'Suprofen' fu ritirato dal mercato quando i pazienti cominciarono a soffrire di tossicità renale. Prima del suo rilascio, i ricercatori hanno avuto questo da dire a proposito dei test sugli animali: '... profilo di sicurezza eccellente. No effetti collaterali cardiaci, renali, o del SNC [sistema nervoso centrale] in nessuna specie ‘.
Sorivudina :
Il farmaco di Bristol-Myers Squibb (cliente HLS) “Sorivudina”, un trattamento per l’herpes zoster, causò 14 morti.
Strattera :
Il farmaco di Eli Lilly (cliente HLS) “Strattera”, è stato criticato dalle autorità di regolamentazione dopo essere stato legato a pensieri suicidi e ad altri problemi comportamentali negli adolescenti. Eli Lilly produce anche il Prozac, che, nel tardo 2005, si è rivelato essere la causa di grossi rischi di difetti di nascita nei figli delle pazienti con esso in cura.
Tamiflu :
Il vaccino antinfluenzale della Roche (ormai ex cliente HLS) “Tamiflu” è stato collegato a comportamenti anomali, allucinazioni, e relazionato a due suicidi – tutti tra i bambini. Il regolatore europeo ha chiesto una relazione su tutti gli effetti psichiatrici. Anche se molti degli eventi sono avvenuti in Giappone, i regolatori americani dissero che volevano esaminare le relazioni di un massimo di 12 morti e 75 casi di bambini che hanno sofferto di problemi di salute dopo l’utilizzo di Tamiflu “.
Teflox :
Nel giugno 1992, Teflox è stato ritirato dalla vendita in Gran Bretagna dopo che era stato dato a 20.000 pazienti in soli 8 mesi. Il produttore Abbott Laboratories, (un cliente HLS) ha ritirato l’antibiotico dopo che i test hanno mostrato che potrebbe causare problemi al fegato e ai reni, ed una reazione da schock potenzialmente letale.
Zimeldine :
Prodotta dal cliente HLS Astra, Zimeldine è stato ritirato in tutto il mondo nel 1983, appena un anno dopo il suo lancio. Nel Regno Unito ci furono oltre 300 segnalazioni di effetti collaterali, molte delle quali gravi, e sette decessi. Questo farmaco è stato testato su ratti, topi e cani – nessuno dei test aveva previsto tali gravi effetti collaterali.
Vanlev :
Il cliente HLS, Bristol-Myers Squibb, ha causato gonfiore del viso col suo farmaco Vanlev.
Viagra :
Il cliente HLS, Pfeizer produttore del Viagra fece notizia, questa volta perchè il farmaco venne legato alla cecità. Segnalazioni di cecità temporanea e permanente sono stati registrati su pazienti che hanno assunto il farmaco, che altera l’ afflusso di sangue alla retina.
Vioxx :
Merck ha generato gran parte del suo reddito da Vioxx (antidolorifico) prima che si scoprisse essere collegato ad un aumento di rischio di attacco cardiaco che causò il decesso di circa 139.000 vittime, l’estate 2005 vide il primo giudice, in base alle prove, condannare l’azienda farmaceutica. il primo risarcimento fu assegnato ad una vedova per un’ ammontare di 253 milioni dollari, e lasciò gli altri a chiedersi se sia stato testato sugli animali di HLS da un altro dei suoi clienti. Intorno allo stesso periodo è emerso che i dati sugli animali indicavano che Vioxx proteggeva il cuore, e che poteva essere un efficace farmaco per problemi cardiaci, mentre i dati umani, hanno suggerito che era pericoloso per il cuore. Incredibilmente sembra che gli studi sugli animali abbiano dato più credito dei rapporti clinici. Come progredito dalle prove, un esperto ha testimoniato che una singola dose può provocare un attacco di cuore potenzialmente letale.
ALLEGATO A:
TOSSICOGENOMICA La tossicologia del futuro
Secondo la Commissione Europea, i danni causati alla salute umana dalle 100.000 sostanze chimiche di sintesi con le quali siamo in contatto costano 52 miliardi di euro all’anno; una somma che potrebbe essere risparmiata se si eliminassero i prodotti che risultano pericolosi. Lo scopo del progetto europeo REACH (regolamentazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche), è di identificare le sostanze che comportano un vero rischio. La sua credibilità si basa dunque sull’utilizzo di test affidabili per individuare la reale tossicità per l’uomo delle sostanze di sintesi. Le prove di tossicità di tali sostanze fatte sugli animali sono una scommessa quanto meno azzardata: è dimostrato infatti che nessuna specie animale possa essere modello biologico affidabile per una qualsiasi altra specie.
Da più di un decennio si è sviluppata, sulla base dei principi della biologia moderna, una tossicologia scientifica di cui fa parte la tossicogenomica. Questo metodo di ricerca consente di osservare il modo in cui una determinata sostanza chimica altera la funzione dei geni all’interno di una cellula , come pure la risposta biologica che ne consegue, le reazioni di riparazione e di protezione della cellula, oltre alle sue modifiche a lungo termine.
Applicando questo metodo a delle colture di cellule umane si ottiene la lista completa delle aggressioni biologiche provocate dal prodotto in esame, in particolare il danno potenziale all’intero organismo umano.
Vantaggi della tossicogenomica
1. Affidabilità dei test
Mentre i metodi fino ad oggi utilizzati erano “cattiva scienza”, secondo le parole di M. Thomas Hartung, direttore dell’ECVAM , Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi (Nature, 10 novembre ‘05) dal 2002 al 2008 e ora dirige il Caat, Centro per le alternative ai test con gli animali della Johns Hopkins University, e insegna allʼUniversità di Costanza, perché non fornivano risposte predittive per l’uomo, con la tossicogenomica la valutazione dei rischi tossici si riferisce alla nostra specie, poichè i test vengono effettuati su materiale biologico umano, e poichè quello che risulta tossico per le nostre cellule è tossico per noi.
2. Forte riduzione dei costi rispetto ai metodi che usano animali
Da 2,8 a 3,6 miliardi di euro: questo il costo stimato dalla Commissione per valutare 12.000 sostanze con i test su animali.
Il costo stimato da Antidote Europe per costruire un Centro europeo di tosssicogenomica nel quale testare non 12.000, ma le 100.000 sostanze chimiche che secondo le stime iniziali della Commissione europea sono presenti nel nostro ambiente, è invece di 1,5 miliardi.
3. Rapidità dei test
Vari decenni: questo il tempo stimato dalla Commissione europea per testare 12.000 sostanze. Infatti anche il National Toxicology Programme, negli US, stima che il test “serio” di una sostanza, effettuato su animali, richieda 3 anni di tempo. Il tempo stimato da Antidote Europe per testare non 12.000, ma le100.000 sostanze con la tossicogenomica è invece di due anni: è infatti possibile analizzare 1000 sostanze contemporaneamente e un test completo non richiede più di una settimana.
4. Valorizzazione di una tecnologia europea
In Europa esistono già alcune imprese (ad esempio due in Germania e una in Francia) che hanno sviluppato, nel la tossicogenomica, un approccio originale, coperto da tutti i brevetti necessari. L’Europa è dunque all’avanguardia e se conserva questo leggero anticipo non dovrebbe subire i brevetti americani o giapponesi, che sono partiti per primi nello sviluppare questa metodologia, ma che hanno esplorato strade più costose.
5. Soluzione dei problemi etici
Con la tossicogenomica, che non fa ricorso ad alcun esperimento su animali, sarebbero eliminati i problemi etici sollevati da REACH.
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