Questa mattina il TAR di Trento ha pubblicato le sue Ordinanze relative all’udienza del 14 dicembre, con le quali sospende ancora una volta l’uccisione degli orsi JJ4 e MJ5 e rimette alla Corte di Giustizia europea la questione relativa alla corretta interpretazione della normativa del principio di proporzionalità e gradualità rispetto alla scelta delle azioni previste dal Piano interregionale Pacobace nei confronti degli orsi considerati problematici o pericolosi.

“I magistrati del TAR non hanno voluto assumersi la responsabilità di stabilire illegittimi i decreti di abbattimento a firma di Fugatti, in quanto violano evidentemente i principi del Pacobace atteso che l’abbattimento dell’orso pericoloso è previsto come extrema ratio mentre il presidente della PAT ha intenzionalmente ignorato gli step intermedi. Non c’era la necessità di rimettere gli atti alla Corte di Giustizia Europea, se ne sono lavate le mani. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Giovedì 14 dicembre una settantina di attivisti di varie associazioni Centoxcentoanimalisti, Leal, Fondazione Jigen, Bearsandothers di Trento e militanti del Partito Animalista Europeo ed altre hanno protestato davanti al TAR per ricordare le ingiustizie perpetrate da Fugatti e sebbene i decreti siano firmati dalla più alta carica provinciale questo non significa che siano giusti, non sono un dogma. Abbiamo scandito sotto gli uffici del TAR che in caso di decisione ingiusta tutti gli attivisti si sarebbero spostati immediatamente davanti ai cancelli del Casteller per fare da barriera umana al fine di impedire l’ingiusta uccisione di un essere vivente al costo di scontrarci con le forze dell’ordine e con l’inevitabile spargimento di sangue di tutti gli attivisti, nessuno abbandonerà la postazione con le proprie gambe. Saremo costretti a infrangere la legge per fare rispettare la stessa legge.”

VIDEO FACEBOOK DAVANTI AL TAR “ci saranno scontri con spargimento di sangue e molte ambulanze….” La frase del presidente del PAE, Stefano Fuccelli, scandita con il megafono, non lascia interpretazione di sorta.