COMUNICATO STAMPA DEL 09.05.2024

SPERIMENTAZIONE ANIMALE, ENNESIMO FALLIMENTO FARMACOLOGICO:RITIRATO IL VACCINO ASTRAZENECA IN TUTTO IL MONDO

PAE: IN UE SI FA ANCORA RICERCA CON METODI 10 ANNI ANTECEDENTI ALL’ALLUNAGGIO

Di questi giorni la notizia del ritiro dal mercato in tutto il mondo del vaccino AstraZeneca, i motivi non sono ben chiari, ma di certo a fine aprile, AstraZeneca aveva ammesso, per la prima volta, che il suo vaccino anti Covid può causare trombosi. “Non è il primo farmaco e non sarà l’ultimo se dovesse rimanere obbligatoria la vivisezione, o sperimentazione animale come viene definita da chi maneggia topi, ratti & co, come parte del processo per ottenere una licenza. Solo a titolo esemplificativo amianto, diossina, fumo di tabacco, benzene, talidomide, vioxx   hanno causato centinaia di milioni di decessi umani in tutto il mondo per colpa della sperimentazione animale, le due guerre mondiali insieme produssero meno morti. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Negli ultimi due decenni negli USA, la ricerca preclinica è stata spesso afflitta dall’incapacità di replicare risultati coerenti, con un costo stimato di 28 miliardi di dollari all’anno. Le potenziali terapie provenienti da studi preclinici che entrano negli studi di fase I hanno avuto un tasso di approvazione compreso tra il 6% e il 7%. La deludente realtà di risultati preclinici promettenti che non riescono a tradursi in terapie efficaci ha sollevato serie preoccupazioni all’interno della comunità scientifica. I legislatori e la FDA hanno riconosciuto i problemi inerenti ai modelli animali e hanno adottato misure per risolverli. Di recente è entrata in vigore la legge americana in attuazione della FDA Modernization Act 2.0. Questa legislazione globale consente l’utilizzo di alternative specifiche alla sperimentazione animale eliminando l’obbligo di utilizzare studi sugli animali come parte del processo per ottenere una licenza. Questo chiediamo all’UE. La realtà è che  In Europa la Direttiva 2010/63 stabilisce che il ricorso alla sperimentazione animale prima dell’immissione di un farmaco sul mercato sia ancora obbligatorio. La Direttiva 2010/63/UE richiede lo sviluppo e la promozione del principio delle 3R ossia Reduction, Refinement and Replacement. E’ il modello a cui tutti gli scienziati sono tenuti a riferirsi quando progettano ed eseguono uno studio animale. Dal punto di vista giuridico, infatti, il principio delle 3R è alla base della legislazione europea dedicata alla protezione degli animali impiegati nella sperimentazione scientifica. Il concetto delle 3R è stato sviluppato nel 1959 dagli accademici britannici Russel e Burch e da allora il progresso scientifico e tecnologico ha raggiunto uno straordinario sviluppo. Oggi non si parla più di metodi sostitutivi, ma di metodi avanzati e tecnologie future ed emergenti per la ricerca scientifica, dalla robotica alla stampa 3D, dalla biologia sintetica alla realtà virtuale, dall’ingegneria biomedica alle nanotecnologie: l’evoluzione della medicina è, e sarà, strettamente legata alle tecnologie all’avanguardia. Esperimenti basati su test cellulari come le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC), organoidi umani 3D, bioingegneria Organ-on-a-Chip technology e Human-on-a-chip avanzato, scienze omiche,  sistemi computerizzati complessi delle scienze computazionali, tossicogenomica modelli tossicocinetici-tossicodinamici e quanto altro forniscono informazioni specie-specifiche che permettono lo studio dei reali meccanismi di azione di una sostanza, un inquinante o un farmaco, sull’uomo. Sono tecniche molto recenti che hanno bisogno di ricerca e investimenti per lo sviluppo. Secondo la Food & Drug Administration oltre il 93% dei farmaci che risultano essere efficaci e sicuri sugli animali, falliscono completamente le prove cliniche sull’uomo. Questo numero è forse più alto se si considera che è stato appurato che solo negli Usa muoiono più di 100.000 persone ogni anno per effetti collaterali dei farmaci. Un numero che non sorprende, visto che al momento i dati tossicologici si ricavano dagli animali la cui rilevanza sull’uomo è molto discutibile.”

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COMUNICATO STAMPA DEL 28.03.2024

LISTA LIBERTA’ (CATENO DE LUCA), SMENTITA DAL PARTITO ANIMALISTA EUROPEO: NESSUN MOVIMENTO ANIMALISTA SIEDE AL FIANCO DI ALLEVATORI, PESCATORI E PREGIUDICATI

A margine della conferenza stampa della lista Libertà,  promossa da Sud chiama Nord del leader Cateno De Luca, svoltasi in mattinata presso la sala stampa della Camera dei Deputati, concernente la presentazione dei movimenti aderenti in vista delle prossime elezioni europee, è stata erroneamente dichiarata l’adesione di un rappresentante di associazione animalista nazionale.

“Per una completa informazione corre l’obbligo di specificare che il Sig. Enrico Rizzi non risulta rappresentare alcun soggetto portatore di interessi diffusi come autonomo titolare di un diritto della personalità connesso al perseguimento delle finalità statutarie, nè alcun ente esponenziale. Risulta, invece, essere titolare di un’ impresa individuale commerciale con partita Iva ed iscrizione Rea che svolge attività a scopo di lucro sulle tematiche relative alla sofferenza degli animali, con tanto di attività di merchandising. Per tali motivi è doveroso puntualizzare che il predetto Rizzi non può rappresentare in alcun modo la categoria dell’associazionismo animalista/ambientalista di volontariato, protezionistico e di promozione sociale, Onlus, Ong, Enti No profit. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Nessuna associazione animalista potrà mai stare al fianco della categoria di allevatori e pescatori, è stata detta una menzogna per attingere voti dal bacino animalista. Iniziano a raccontare balle prima ancora di essere eletti come quella della questione etica e morale tanto decantata ma candidano un pluri condannato con sentenze definitive oltre alla presidente Laura Castelli condannata anche in appello per diffamazione aggravata e lo stesso leader Cateno De Luca condannato definitivamente dalla Corte dei Conti e condannato in primo grado per diffamazione”

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COMUNICATO STAMPA DEL 27.03.2024

IL SINDACO DI TERNI BANDECCHI HA TRADITO IL PARTITO ANIMALISTA EUROPEOPAE: “NESSUN ACCORDO CON CHI VUOLE COSTRUIRE UN NUOVO MATTATOIO”

A seguito della notizia diffusa direttamente dal Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, tramite il proprio canale social Instagram, concernete la volontà di realizzare il nuovo mattatoio comunale, il Partito Animalista Europeo chiude le porte a qualsiasi accordo elettorale con la lista Alternativa Popolare in relazione alle prossime elezioni europee.”Lo scorso mese avevamo trasmesso all’Amministrazione di Terni una proposta titolata Terni, una citta’ innovativa e sostenibile. Carne coltivata come rivoluzione tecnologica riguardante l’alternativa alla costruzione di un mattatoio con la progettazione e realizzazione di un polo tecnologico  destinato alla ricerca e, nel breve futuro, alla produzione di carne coltivata. Eravamo fiduciosi nell’accoglienza della proposta anche in virtù del positivo incontro intercorso con il Sindaco Bandecchi a margine del primo congresso nazionale di Alternativa Popolare a Terni soltanto due mesi fa https://www.youtube.com/watch?v=nER6AFoG5l0&t=57s. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Bandecchi si era dimostrato sensibile alle tematiche animaliste, oltre ad avere risolto in pochi giorni annose criticità relative alla gestione del canile comunale realizzando anche un cimitero per animali, ha assurto ad esempio la celebre frase di Leonardo Da Vinci …e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all’uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all’uccisione degli uomini. La notizia di ieri è arrivata come un fulmine a ciel sereno, evidentemente il Sindaco di Terni ha a cuore solo gli animali d’affezione. A questo punto per noi è incompatibile qualsiasi accordo  con  Bandecchi pertanto nessun sostegno elettorale sarà dato alla lista Alternativa Popolare alle prossime elezioni europee.”

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COMUNICATO STAMPA DEL 11.02.2024

CARNE COLTIVATA: -92% RISCALDAMENTO, -93% INQUINAMENTO, -78% UTILIZZO ACQUA, -90% SUOLO, 0 (ZERO) ANIMALI UCCISI, 0 (ZERO) PANDEMIE

La carne coltivata è carne che invece di derivare dalla sofferenza animale e dalle emissioni degli allevamenti intensivi, è prodotta in laboratorio, con la coltivazione di cellule animali in bioreattori con un mix di nutrienti che riproducono le condizioni naturali. La carne coltivata, si ottiene prelevando cellule staminali da un animale. La tecnica è già utilizzata in medicina rigenerativa: si prelevano cellule da un muscolo vivente (in questo caso da un animale vivo, in buona salute e tramite una pratica non dolorosa) per coltivarle in un bioreattore che riproduce le stesse condizioni del corpo animale (temperatura, acidità, ph, etc.) e l’alimentazione avviene con una miscela di nutrienti affinché le cellule si moltiplichino in maniera esponenziale. Una volta che il processo è partito, teoricamente è possibile continuare a produrre carne all’infinito senza aggiungere nuove cellule da un organismo vivente. Si è stimato che, in condizioni ideali, due mesi di produzione di carne in vitro potrebbero generare 50.000 tonnellate di carne da dieci cellule muscolari di maiale. Il tutto, poi, senza uccidere o macellare: un traguardo nell’ottica del benessere animale, oltreché un grande business, gli analisti di Barclays stimano che il giro d’affari della carne coltivata sia destinato a raggiungere i 450 miliardi di dollari nel 2040, ossia il 20% del mercato globale della carne. Sul piano della sostenibilitภsecondo l’ultimo studio del centro di ricerca indipendente Ce Delft, certificato dall’Unione europea, “LCA of coltivate meat. Future projections for different scenarios” le stime disponibili oggi mostrano che la carne coltivata potrebbe avere un impatto ambientale minore rispetto alla carne convenzionale, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei terreni e delle risorse idriche. In totale è stato stimato che, una produzione su larga scala di carne coltivata, permetterebbe di ridurre fino al 92% il riscaldamento climatico causato dalla produzione di carne, fino al 93% l’inquinamento dell’aria, fino al 78% l’utilizzo di acqua e fino ad oltre il 90% l’utilizzo di suolo. La produzione di carne coltivata ridurrà drasticamente l’uso di antibiotici e il rischio di zoonosi. Grazie all’ambiente rigidamente controllato in cui avviene l’intero processo, le cellule vengono alimentate con una miscela calibrata di amminoacidi, carboidrati e micronutrienti, escludendo l’uso di antibiotici, ormoni della crescita e organismi geneticamente modificati. Questo rigore garantisce assolutamente la sicurezza del prodotto, che può addirittura superare quella di alcuni prodotti “tradizionali”.  Secondo lo studio di Oxford “Lab-grown meat’s promise for cutting climate warming depends on an energy revolution” i benefici ambientali della carne coltivata in laboratorio sono un imperativo potente per continuare ed espandere la ricerca sulla labricoltura, e in particolare per sviluppare metodi per produrre carne coltivata nel modo più efficiente possibile”. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha sviluppato lo scorso anno il documento “Food safety aspects of cell-based food”  per informare i consumatori e tutte le altre parti interessate sulle considerazioni sulla sicurezza  dei prodotti alimentari a base cellulare. Nel paper diffuso dalla FAO si chiarisce che, poiché la coltivazione delle cellule avviene in condizioni di sterilità strettamente controllate, l’uso di antibiotici è drasticamente ridotto o può essere eliminato. In questo modo si riduce il rischio di esposizione umana agli antibiotici e lo sviluppo della resistenza antimicrobica, una delle più grandi minacce alla salute pubblica che l’OMS definisce “pandemia silenziosa”. Non sorprende che sia stato considerato idoneo per il consumo umano dall’USDA e dalla FDA. Con la diminuzione del numero di animali allevati, si potrebbe liberare spazio per la riforestazione e per favorire l’aumento della biodiversità. Stati Uniti, Israele e Singapore sono gli stati che hanno approvato la produzione, commercializzazione e consumo di carne coltivata. In base al Regolamento europeo sui novel food, prima di essere immessa in commercio dovrà passare al vaglio dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Se l’Ue approvasse la commercializzazione di carne coltivata, l’Italia non potrebbe vietare ad altri paesi UE di esportarla da noi, come invece è previsto dalla legge appena approvata. Pertanto, l’Italia sarebbe esposta a una procedura di infrazione. Dichiarazioni del presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.

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COMUNICATO STAMPA DEL 11.02.2024

P.A.E. “VON DER LEYEN E GOVERNO MELONI SACRIFICANO LA SALUTE PUBBLICA ED AMBIENTALE ALLE LOGICHE DEL CONSENSO ELETTORALE”

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alla Plenaria del Pe, ha annunciato che proporrà al collegio dei commissari “il ritiro” della proposta legislativa sui pesticidi. La Commissione europea apre agli agricoltori su sussidi pubblici e niente stop ai prodotti chimici. Per la premier Meloni è una vittoria anche italiana l’annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi.

“Il ritiro della proposta di legge sui pesticidi rappresenta la prima sconfitta politica perentoria della strategia Farm to Fork, la parte relativa alla produzione alimentare del Green Deal europeo, il piano per azzerare le emissioni nette di gas climalteranti nell’Ue entro il 2050. – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli –.Per una questione di consenso elettorale viste le imminenti elezioni europee, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ma anche il Governo Meloni, visto lo stanziamento di ulteriori tre miliardi di euro per accontentare la richiesta degli agricoltori in rivolta, non esitano a calpestare la salute dei cittadini europei che saranno esposti a maggior rischio di gravi patologie oncologiche ed ematologiche a seguito del mancato obbligo di riduzione entro il 2030, dell’utilizzo  dei prodotti fitosanitari chimici almeno del 50% e dell’uso dei cosiddetti prodotti più pericolosi del 65%.Gli agricoltori ed allevatori  continueranno a ricevere sussidi pubblici nell’ordine di 400 miliardi di euro, un terzo delle risorse intermediate dall’Ue, però il comparto vale soltanto l’1,3% del Pil europeo ma almeno il 10% delle emissioni inquinanti; continueranno  a fruire di straordinarie agevolazioni fiscali compresi i bassi costi del carburante  perseverando ad avvelenare le persone ed inquinare l’ambiente con pesticidi, diserbanti, anticrittogamici, glifosati tossici e cancerogeni per l’uomo oltre al regolare utilizzo in zootecnica di antibiotici a titolo preventivo, pratica vietata dalla legge, maggiore causa dell’antibiotico resistenza (AMR) dichiarata un’emergenza sanitaria globale e rappresenta una delle principali minacce alla salute pubblica. Secondo l’allarme dell’ONU potrebbe causare la morte di 10 milioni di persone all’anno entro il 2050 e supererà in decessi quelli del cancro.I trattori che vediamo sfilare per le strade, John Deere, Fend, Massey-ferguson, New Holland, Lamborghini dal costo di 300/400 mila euro (trecento/quattrocento mila euro !!!) ciascuno (ma oltre il 90% delle imprese dichiara un reddito annuale inferiore a diecimila euro !!!) vengono pagati in gran parte da tutti i cittadini con le proprie tasse, fondi sottratti alla sanità pubblica e quindi meno posti letto e personale sanitario negli ospedali, reparti e presidi ospedalieri soppressi, infinite liste d’attesa per una Tac o risonanza magnetica e quanto altro. – conclude Fuccelli – .Questo è il prezzo che noi cittadini dobbiamo pagare per le politiche scellerate di questo Governo che ha sanzionato gli ambientalisti di Ultima Generazione per i blocchi stradali  contro la crisi climatica, ma che legittima invece le proteste degli agricoltori che manifestano persino in autostrada.”

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COMUNICATO STAMPA DEL 08.02.2024

RAI, ORSO M90: PROCEDIMENTO DISCIPLINARE ALLA GIORNALISTA  PER AVERE CONTESTATO L’UCCISIONE

PAE: ” CALPESTATO DIRITTO DI CRITICA, PRONTI A SOSTENERLA LEGALMENTE”

A seguito dell’annullamento del servizio Rai sul progetto Bike to Work a causa  dell’abbattimento dell’orso M90 in Val di Sole,  avvenuto poche ore dopo il decreto firmato la mattina di martedì 6 febbraio dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, l’Amministratore Delegato della Rai, Roberto Sergio, ha chiesto alla Direzione Organizzazione Risorse Umane della Rai di aprire un provvedimento disciplinare nei confronti di Silvia Di Tocco autrice del servizio cancellato.

“Doveva essere un’iniziativa virtuosa ideata dalla Di Tocco, venendo meno i requisiti a seguito dell’esecuzione dell’orso M90 deliberata dall’amministrazione trentina, ha ritenuto opportuno cancellare il servizio. E’ nelle sue facoltà discrezionali. Affermare che “la Provincia è guidata da un assassino” è la verità. La Cassazione ritene rispettoso del criterio della continenza l’utilizzo a tal fine del termine «assassino» rivolto ad un soggetto che si diletta ad uccidere animali. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Di contro ravviso una ingiustificata ingerenza esercitata dall’Amministratore Delegato un surrettizio modo di piegare indebitamente la libertà della giornalista nell’esercizio del diritto di critica e di cronaca. L’A.D. non può non conoscere la CARTA DEI DOVERI DEL GIORNALISTA per cui il lavoro del giornalista si ispira ai principi della libertà d’informazione e di opinione, sanciti dalla Costituzione italiana, e che la responsabilità del giornalista verso i cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra. Il giornalista non può mai subordinarla ad interessi di altri e particolarmente a quelli dell’editore, del governo o di altri organismi dello Stato. - conclude Fuccelli – Stiamo dalla parte della giornalista Silvia Di Tocco per difendere e sostenere la libertà di informazione, siamo pronti a sostenerla legalmente.”

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COMUNICATO STAMPA DEL 07.02.2024

UCCISIONE ORSO M90, PAE:  FUGATTI E CORPO FORESTALE QUERELATI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA  PER UCCISIONE ANIMALI, ISTIGAZIONE A DELINQUERE E CONCORSO NEL REATO

A seguito della notizia relativa all’abbattimento dell’orso M90 in Val di Sole,  avvenuto poche ore dopo il decreto firmato la mattina di martedì 6 febbraio dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, che ha incaricato il Corpo forestale di identificare l’esemplare ed ucciderlo, il Partito Animalista Europeo ha depositato formale atto di denuncia querela indirizzato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Trento nei confronti del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e degli agenti del Corpo forestale autori dell’uccisione dell’orso M90, specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa, in ordine alle ipotesi di reato di cui agli artt. 544 bis, 414 e 110 del codice penale.

“Un colpo di carabina, con un proiettile calibro 300, così, ieri pomeriggio, è stato ucciso l’orso M90. Lo hanno ucciso mentre dormiva, vigliaccamente. L’orso non aveva mai aggredito alcun cittadino pertanto non era pericoloso per l’uomo. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Il Pacobace prevede altre soluzioni intermedie prima di considerare l’ipotesi estrema dell’abbattimento ma Fugatti le ha ignorate tutte, altrettanto responsabili sono gli agenti del Corpo forestale provinciale, per questo motivo li ho querelati per i reati di uccisione animali, istigazione a delinquere e concorso nel reato”

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COMUNICATO STAMPA DEL 29.01.2024

TUTELA ANIMALI, VERSO L’INTESA TRA ALTERNATIVA POPOLARE E PARTITO ANIMALISTA EUROPEO

A margine del Congresso nazionale programmatico di Alternativa Popolare del 27 e 28 gennaio in vista delle prossime elezioni amministrative ed europee, il leader nonché sindaco di Terni e capolista alle europeee, Stefano Bandecchi, nell’interlocuzione con il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, sottolinea l’importanza di garantire maggiore tutela agli animali valutando le proposte del PAE tramite mediazione politica. “ A distanza di pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione guidata unicamente da Alternativa Popolare si sono visti fatti concreti afferenti alle tematiche animaliste a partire dalla decisione di internalizzare il servizio del canile comunale al fine di correggere le inefficienze allocative derivanti dall’esistenza di esternalità rivisitando la gestione sulla base di un’ottica culturale diversa al fine di evitare scelte imprenditoriali dirette a sacrificare il benessere degli animali alle logiche del profitto. L’obiettivo è dare una casa agli amici a quattro zampe  ancora senza famiglia (e non detenerli a vita come merce di scambio per l’ottenimento del canone pubblico) e di permettere un sostanziale risparmio per le casse dell’ amministrazione. Anche la realizzazione di un cimitero per gli animali da compagnia è un segno di grande civiltà e sensibilità nonché di rispetto verso i possessore dei medesimi. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Nello scambio di battute di ieri è emerso un chiaro segnale da parte del sindaco Bandecchi di garantire maggiore tutela verso gli animali.. A breve un’importante incontro per valutare tutti i punti essenziali da inserire nel programma politico di Ap in previsione delle prossime elezioni amministrative ed europee.”

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COMUNICATO STAMPA DEL 22.12.2023

DIFFIDATI MINISTRI LOLLOBRIGIDA E SCHILLACI A DARE LA CORRETTA INFORMAZIONE: “ETICHETTATURA CARNE CANCEROGENA COME PER I PACCHETTI DI SIGARETTE” PAE: “CE LO CHIEDE LA UE A GARANZIA DEI CONSUMATORI”

Il  Partito Animalista Europeo ha presentato formale atto di diffida avverso il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ed il Ministro dell’ Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida ad adempiere alla predisposizione di una campagna di informazione e sensibilizzazione circa i danni, scientificamente e clinicamente accertati, derivanti dal consumo di carne alimentare, anche tramite specifici mezzi di avvertimento sulle confezioni di vendita della medesima, e ciò al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini e ridurre i costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale. “Viene sistematicamente ignorata la raccomandazione dell’OMS sul consumo di carni rosse e trasformate per cui l’Agenzia per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha valutato la cancerogenicità inserendo nelle tabelle di rischio Gruppo 1 certamente cancerogene le carni processate, il medesimo gruppo dove sono classificati il fumo di tabacco, l’amianto, la diossina, il benzene. Alta pericolosità, quindi, per prosciutto, mortadella, salsicce, salami, bresaola, fesa di tacchino, würstel, carni in scatola e comunque tutte le carni lavorate; a seguire le carni fresche classificate nel Gruppo 2A probabilmente cancerogene. Recentemente nell’Unione europea si sono ammalati di cancro 2,7 milioni di cittadini e ne sono morti 1,3 milioni. La Commissione Ue stima che senza un intervento tempestivo nel 2035 i casi aumenteranno del 35%. Per questo la prevenzione, partendo dalla tavola, è fondamentale. Bruxelles ha disposto, tramite il Piano europeo di lotta contro il cancro 2023, una revisione della politica di promozione dei prodotti agricoli, nell’ottica di potenziare il proprio contributo alla produzione e al consumo sostenibili, e in linea con il passaggio a una dieta con più verdura, meno carni rosse e lavorate e altri alimenti legati al rischio di cancro, più frutta e verdura. Un piano di etichettatura nutrizionale obbligatoria per indicare quali siano i cibi cancerogeni per consentire ai consumatori di fare scelte informate. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – “In precedenza il Ministro della Sanità con apposito decreto aveva disposto che sui pacchetti di sigarette e confezioni di tabacco venisse inserita la dicitura il fumo uccide come misura di prevenzione ed informazione del rischio di danno cancerogeno e mortale  causato dal consumo del tabacco. L’omissione dell’ Autorità competente  per  non aver predisposto una analoga dicitura sulle confezioni di carne ovvero per non avere pubblicizzato correttamente ed adeguatamente tale informazione, costituisce una grave responsabilità sulla incolumità dei cittadini italiani, i quali restano disinformati del danno grave e mortale derivante dal consumo improprio di carne alimentare. E’ profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l’inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. – conclude Fuccelli – . E’ paradossale vietare la commercializzazione della carne coltivata perché non si conoscono i rischi per la salute del consumatore ed al contempo avallare il consumo della carne alimentare dove i rischi per la salute sono scientificamente e clinicamente accertati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.”

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COMUNICATO STAMPA DEL 01.12.2023

CARNE COLTIVATA, MATTARELLA FIRMA IL DDL. ESULTANO GLI INDUSTRIALI DELLA CARNE

PAE: “UN DANNO ALL’AMBIENTE ED ALLA SALUTE PUBBLICA”

Sergio Mattarella ha promulgato il ddl sulle disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di carni coltivate. Adesso spetta all’Unione europea la decisione finale che, tuttavia, potrà bocciare il disegno di legge, il primo al mondo ad imporre il divieto di produzione e ricerca sull’agricoltura cellulare.

“Secondo il Governo è un segnale di grande attenzione alla salute attraverso un provvedimento che si fonda sul principio di precauzione, di fatto è un enorme favore alle industrie della carne ed alla filiera produttiva. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare dovrebbe dire la verità ai consumatori circa i reali danni , malattie vascolari, cancri, ipertensione, diabete ed obesità, scientificamente e clinicamente dimostrati, derivanti dall’assunzione alimentare di carne vera e non di quella coltivata che ad oggi non risultano evidenze di effetti nocivi sulla salute umana. Lollobrigida non dice che le carni (bianche o rosse non fa differenza) lavorate sono “certamente cancerogene” e che  l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell’Oms le ha inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo di tabacco, l’amianto, l’arsenico, la diossina e il benzene. E’ profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l’inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. - conclude Fuccelli – E’ paradossale vietare la commercializzazione della carne coltivata perché non si conoscono i rischi per la salute del consumatore ed al contempo avallare il consumo della carne alimentare dove i rischi per la salute sono scientificamente e clinicamente accertati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si preferisce tutelare le lobby imprenditoriali sacrificando la salute ed il benessere dei consumatori alle logiche del profitto.”

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COMUNICATO STAMPA DEL 17.11.2023

CARNE COLTIVATA, IL NO DEL MINISTRO DELLA SALUTE: NON CONOSCIAMO I RISCHI FUTURI

PAE: UN FAVORE ALLA COLDIRETTI ALTRO CHE TUTELA DELLA SALUTE

Con la legge che mette uno stop alla carne sintetica in Italia “diamo un segnale di grande attenzione alla salute attraverso un provvedimento che si fonda sul principio di precauzione. La carne coltivata, o quello che viene definito ‘cibo sintetico’, a oggi non ha una storia alimentare né evidenze scientifiche riguardo all’impatto sulla salute. E’ nostro dovere assicurare la massima trasparenza e informazione ai cittadini”. Dichiarazione del ministro della Salute Orazio Schillaci. E’ profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l’inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. Come sempre gli interessi delle lobby, nella fattispecie rappresentate dalle industrie della carne e della Coldiretti, prevalgono sul diritto del popolo di sapere”- dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Malattie vascolari, cancri, ipertensione, diabete ed obesità, scientificamente e clinicamente dimostrati, sono correlati all’assunzione alimentare di carne vera e non di quella coltivata che ad oggi non rappresenta un rischio per la salute umana. Il Ministro  della Salute Orazio Schillaci non dice che le carni lavorate (bianche o rosse non fa differenza) sono “certamente cancerogene” e che  l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell’Oms le ha inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo di tabacco, l’amianto, l’arsenico, la diossina e il benzene. Dallo studio “ meat intake and mortality” pubblicato nel bimestrale “ Archives of internal medicine” le conclusioni sono state che consumare carne lavorata, comunque di provenienza industriale, eleva il rischio di morte per tumore e malattie cardiache.. Il World Cancer Research Fund (WCRF) e l’ American Institute for Cancer Research sottolineano come vi sia una chiara evidenza che le carni rosse e le carni lavorate siano causa di cancro al colon. La carne uccide anche in altri modi. La correlazione tra gli allevamenti intensivi, definiti dalla Food and Agricolture Organization, a nome delle Nazioni Unite, “un vivaio di malattie emergenti” e le sostanze chimiche somministrate nel settore carni: tirestatici, ormoni, beta agonisti, cortisonici, ormone della crescita, antibiotici metalli pesanti, mix di sostanze chimiche e mangimi inidonei, comporta il fenomeno denominato spillover ovvero il salto di specie. Negli ultimi anni abbiamo infatti assistito a una successione sempre più incalzante di epidemie e pandemie: HIV, Ebola, Marburg, Nipah, Sars, H5N1, H1N1, Mers, Zika e Sars-Cov-2 sono solo alcuni esempi. Evidentemente il Ministro Schillaci preferisce tutelare le lobby imprenditoriali sacrificando la salute ed il benessere dei consumatori alle logiche del profitto.

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COMUNICATO STAMPA DEL 17.11.2023

INACCETTABILE AGGRESSIONE DEL PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI CONTRO I DEPUTATI DI + EUROPA. IL PAE ESPRIME SOLIDARIETA’ A DELLA VEDOVA E MAGI.

PAE: “PRANDINI INGANNA I CONSUMATORI SUI DANNI DELLA CARNE, SACRIFICA LA SALUTE DEGLI ITALIANI ALLE LOGICHE DEL PROFITTO”

“E’ inaccettabile l’aggressione subita dai parlamentari di + Europa, Benedetto della Vedova e Riccardo Magi, davanti a Palazzo Chigi mentre esibivano pacificamente dei cartelli di contestazione contro il provvedimento da loro definito “oscurantista”, ora diventato legge, che vieta la produzione e la vendita di carne coltivata in laboratorio. Il presidente della Coldiretti ha preteso con la prepotenza e la violenza di tappare la bocca a chi esprime una opinione diversa dalla propria calpestando i diritti costituzionalmente garantiti. Trovo altresì inaccettabile i silenzio   dei rappresentanti del Governo che evidentemente approvano tale atto. Esprimo la mia totale solidarietà ai due deputati - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Tuttalpiù Prandini, anziché aggredire i cittadini per le vie di Roma, dovrebbe dire la verità ai consumatori circa i reali danni , malattie vascolari, cancri, ipertensione, diabete ed obesità, scientificamente e clinicamente dimostrati, derivanti dall’assunzione alimentare di carne vera e non di quella coltivata che ad oggi non rappresenta un rischio per la salute umana. Il Leader della Coldiretti non dice che le carni (bianche o rosse non fa differenza) lavorate sono “certamente cancerogene” e che  l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) dell’Oms le ha inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo di tabacco, l’amianto, l’arsenico, la diossina e il benzene. E’ profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l’inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. Evidentemente il presidente di Coldiretti preferisce tutelare le lobby imprenditoriali sacrificando la salute ed il benessere dei consumatori alle logiche del profitto.

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COMUNICATO STAMPA DEL 02.11.2023

BENZINA A 2 EURO, NESSUN TAGLIO DELLE ACCISE.  LA PREMIER RITRATTA: “MANCANO I SOLDI”(ma non dice che sono stati utilizzati per finanziare le lobby venatorie e pagare le gravose multe UE sulla caccia) E GLI ITALIANI ABBOCCANO.

Se vinco le elezioni vi prometto il taglio delle accise ed iva sulla benzina ….. il blocco navale degli sbarchi…. la fine della pacchia nell’Unione Europea…..” La premier Meloni  non ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale agli italiani, oltretutto la situazione con lei è evidentemente peggiorata.

La sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e l’automatica riduzione di iva ed accise non c’è stata di contro la benzina ha toccato i due euro. Motivo del mancato rinnovo in manovra del provvedimento del precedente governo che tagliava in parte le accise ? “Cerchiamo di fare le cose serie e importanti, non ci sono risorse da sperperare o soldi che si possono buttare in cose che non hanno alcun senso. Ci sono risorse che vanno concentrate sulle cose importanti,….”.

Mancano i soldi per tagliare i costi della benzina perché sono stati utilizzati per finanziare le associazioni dei cacciatori di oltre il 50% rispetto alle precedenti legislature (comma 449° dell’articolo 1 della legge 29/12/2022, n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023”), un evidente favore anche al marito della sorella della premier, nominato dalla stessa Ministro dell’Agricoltura, il cacciatore Francesco Lollobrigida “Un’attività nobile alla quale da sempre la mia famiglia è legata, che ha visto i miei avi, mio nonno e mio padre essere cacciatori veri. Io sono un pagatore di licenza….”. Risorse utilizzate per pagare le pesantissime sanzioni pecuniarie, oltre un miliardo di euro, irrogate dalla Commissione europea per le procedure d’infrazione contro l’Italia. Violazione del diritto dell’Unione e mancato recepimento di direttive, la maggior parte riguardanti il settore ambiente ed animali. Per l’adozione di piani di abbattimento della fauna selvatica in ogni giorno dell’anno, su ogni specie faunistica, in ogni luogo, compresi i centri urbani e i parchi naturali, introdotti dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197 (art. 1, commi 447-448), l’Italia torna sotto la lente dell’Europa. Dalla Commissione UE dure accuse di violazione delle norme su bracconaggio, mancato divieto sulle munizioni al piombo, caccia a specie in sofferenza e in periodo di migrazione e l’apertura di una procedura EU Pilot (n. 2023/10542) nei confronti dell’Italia per violazione delle norme europee in materia di caccia, in particolare per mancato rispetto della direttiva Uccelli (2009/147 CEE) e del Regolamento europeo 2021/57. Non solo le lobby dei cacciatori con i politici ed amministratori compiacenti ma tutti i cittadini italiani saranno costretti a pagare le conseguenze delle gravose procedure d’infrazione. La succitata legge denominata “Far west in città”, presentata dal capogruppo FdI alla Camera, Tommaso Foti, indagato per corruzione dalla Procura di Piacenza, è un favore non solo ai cacciatori ma anche alle industrie di armi. L’emendamento che autorizza una vera e propria “caccia selvaggia tutto l’anno” costituisce una scelta imprenditoriale diretta a sacrificare gli animali alle logiche del profitto atteso che l’europarlamentare FdI Pietro Fiocchi è proprietario dell’omonima azienda, prima in Italia per la produzione di cartucce e munizioni al piombo per la caccia da sempre legata al mondo venatorio che vedrà decuplicarsi i propri profitti. Oltre ad ottenere un tornaconto elettorale dal mondo venatorio, vengono a rafforzarsi le posizioni  di altri  parlamentari, la caccia insegnata a scuola è la proposta dell’assessore all’istruzione della regione Veneto, Elena Donazzan, anch’essa di FdI come la deputata Maria Cristina Caretta, già presidente nazionale Confavi (Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane) e l’eurodeputato Sergio Berlato, coordinatore per il Veneto di Fratelli d’Italia già presidente nazionale Confavi e presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti. Di recente il Consiglio dei ministri, nonostante il parere tecnico espresso dagli uffici del Ministero dell’Ambiente che ne rilevava l’incostituzionalità ha comunque deciso di non impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale della Lombardia elaborata da un consigliere regionale ex presidente di un’associazione venatoria, che introduce una sanatoria per tutti i detentori di uccelli utilizzati come richiami vivi e catturati illegalmente in natura, venendo a profilarsi, quindi, una nuova procedura UE.

In sintesi la benzina resta a due euro, perché la premier è riuscita a far credere agli italiani che “Ci sono risorse che vanno concentrate sulle cose importanti, ”. Non c’è alcun dubbio , l’allievo ha superato il maestro facendo propria la nota citazione di Wanna Marchi: Ed i coglioni ? Vanno inculati !

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COMUNICATO STAMPA DEL 20.10.2023

ELEZIONI PROVINCIALI: TASSE AUMENTATE, SANITA’ PUBBLICA ALLO SFASCIO, ALCOLISMO ALLE STELLE, SCUOLA E SICUREZZA PRECARIE MA PER NASCONDERE IL FALLIMENTO FUGATTI DA’ LA COLPA  ALL’ORSO

Per il presidente uscente Maurizio Fugatti il problema principale dei trentini è la gestione dei grandi carnivori. I decreti di abbattimento di orsi e lupi rafforzati dalle dichiarazioni pubbliche   rappresentano l’unico argomento della campagna elettorale per le elezioni di domenica 22 ottobre, sottraendosi, tuttavia, a tutti i dibattiti con il pubblico e i concorrenti politici.

“La colpa di tutto sono gli orsi ed i lupi. Così Fugatti tenta di nascondere la sua politica fallimentare chein cinque anni  ha prodotto solo danni ai cittadini trentini. Dall’aumento delle tasse al taglio dei riscaldamenti , dalla riduzione di centinaia di posti letto negli ospedali alle condizioni di lavoro divenute insostenibili responsabili della fuga del personale sanitario verso strutture private che soltanto nell’ultimo anno ha registrato il 50% in più di dimissioni. La mala sanità ha comportato un aumento di pazienti che rinunciano alle cure sia per le interminabili liste d’attesa sia per gli alti costi della sanità privata. Da una scuola depauperata dei finanziamenti al caro vita insostenibile. Il mal contento sociale ha portato ad un’elevata assunzione di alcol nettamente sopra la media nazionale con conseguente criticità agli accessi al pronto soccorso. Anche il tasso di mortalità legato all’abuso di alcol è ampiamente sopra la media nazionale dove le donne con un tasso di 2,33 per 100 mila abitanti detengono il primato d’Italia. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – Questi i motivi per cui Fugatti si sottrae ingiustificatamente a qualsiasi confronto elettorale mancando di rispetto tutto il popolo trentino. L’alternativa c’è ed è rappresentata dalla coalizione di centro sinistra guidata da Valduga. Il Partito Animalista Europeo, approvando il programma per la gestione dei grandi carnivori, sostiene la candidature dei candidati di Verdi Sinistra, Marco Ianes e Ornella Dorigatti.”

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