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VIVISEZIONE: ARBITRARIO E FUORVIANTE ARTICOLO DEL SETTIMANALE PANORAMA (MONDADORI)

CRONACA, SPERIMENTAZIONE ANIMALE 27 Comments »

VIVISEZIONE: ARBITRARIO E FUORVIANTE ARTICOLO DEL SETTIMANALE PANORAMA (MONDADORI)

L’autrice formula arbitrariamente la propria versione, indice di pessimo giornalismo d’inchiesta.

Ogni specie animale è biologicamente, fisiologicamente, geneticamente, anatomicamente molto diversa dalle altre e le estrapolazioni dei dati tra una specie e lʼaltra sono impossibili. La bibliografia scientifica è ormai piena di pubblicazioni che criticano e invalidano la vivisezione ma nessun testo scientifico riporta testimonianze sui benefici della stessa. Le denunce, sempre più frequenti e su organi ufficiali :Thomas Hartung, uno dei più noti tossicologi al mondo (dal 2002 al 2008 è stato direttore scientifico responsabile per la ricerca della Commissione Europea Ecvam, il Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi e ora dirige il Caat, Centro per le alternative ai test con gli animali della Johns Hopkins University, docente Università di Costanza)“ I test sugli animali, per la scarsa affidabilità, sono cattiva scienza” ed auspica un radicale cambiamento nella ricerca”

Come giudicare la capacità predittiva dei test che utilizziamo? Se lo chiede un altro tossicologo, il professor Horst Spielmann della Freie Universitat di Berlino. Specializzato nello studio della sclerosi laterale amiotrofica, Prof. Michael Benatar, neurologo della Emory University di Atlanta, in Georgia, ha fatto suo il senso di impotenza che serpeggia tra i colleghi alle prese con le gravi malattie degenerative di questo secolo. “Ma la disperazione che talvolta avvertiamo– ha dichiarato Benatar al giornalista di Nature che lo intervistava – non è un buon motivo per continuare a utilizzare un modello inadeguato. La verità è che ci comportiamo come il proverbiale ubriacone che si ostina a cercare le chiavi di casa sotto al lampione solo perché lì cʼè più luce”. Lo stesso pensava, già nel 2004, Robert Weinberg, il professore di biologia del Mit scopritore del primo oncogene umano: “Nello studio del cancro – ha dichiarato in quellʼanno al periodico Fortune – uno dei modelli sperimentali più frequentemente usati consiste nellʼinnestare delle cellule tumorali in un topo trattato con immunosoppressori e poi esporre il tumore che ne deriva a un ventaglio trattamenti che si pensano utili per lʼuomo. Sono i cosiddetti modelli preclinici. Ma da almeno un decennio, forse due, sappiamo che hanno uno scarsissimo potere predittivo circa le effettive reazioni del tumore nellʼuomo”. «Numerosi studi  hanno comparato la tossicità di un farmaco negli animali con le reazioni avverse al farmaco osservate in pazienti umani. La correlazione tra i due ordini di dati in media è del 30%, il che rende i test sugli animali persino meno affidabili del lancio di una monetina». Dr. André Menache, medico veterinario e direttore di Antidote Europe «È un errore metodologico considerare gli animali modelli attendibili per l’uomo. Basti pensare – ha concluso – che perfino ratti e topi, specie strettamente imparentate, offrono risposte differenti tra di loro nel 60% dei casi». Ed ancora il Prof. Bruno Fedi medico chirurgo professore di Urologia dell’Università di Roma La sapienza; specialista in urologia, anatomia patologica, ginecologia, cancerologia, citolgia, flebologia, bioetica e Primario di anatomia patologica nell’ospedale di Terni,  il Dott. Stefano Cagno medico chirurgo, psichiatra, membro comitato scientifico  LIMAV, Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione, il Dott. Massimo Tettamanti chimico con indirizzo chimicofisicoorganico, consigliere scientifico e consulente onorario del Commitee for the Purpose of Control and Supervision of Experiments on Animals e coordinatore dell’International Center for Alternatives in Research and Education Advisor del Mahatma Gandhi Center del governo indiano I-CARE., lo affermano da sempre. Caso a parte il Prof. Umberto Veronesi, oncologo di fama mondiale, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, sebbene dubbia la sua posizione tuttavia afferma che all’interno dell’istituto non si pratica la sperimentazione animale.

Soltanto per citarne alcuni.

Il movimento di scienziati che si oppongono alla vivisezione sulla base di teorie unicamente scientifiche sta crescendo esponenzialmente e sono sempre più frequenti gli articoli che, su riviste scientifiche prestigiose, muovono pesante critiche a questo metodo di ricerca.
Alcuni esempi:

1) Journal of the American Medical Association (volume 279, 15 aprile e 20 maggio 1998). Due diversi articoli dimostrano che il  51% dei farmaci commercializzati negli USA che avevano superato brillantemente le prove sugli animali, dopo la commercializzazione avevano provocato gravi reazioni avverse negli esseri umani, ossia morte, pericolo di morte o invalidità permanente. Tutto ciò provoca la morte ogni anno di circa 100.000 persone negli USA per reazioni avverse da farmaci, facendo diventare questa la quarta/sesta causa più frequente di morte.

2) British Medical Journal (volume 328, 28 febbraio 2004). Gli autori hanno preso in esame i modelli animali per quanto riguarda sei studi differenti, come ad esempio i calcio antagonisti nell’ictus o lo stress e le cardiopatie coronariche, evidenziando che, non solo non è stata mai provata la validità scientifica dei modelli animali, ma spesso questi sono applicati anche in maniera scorretta ed inoltre spesso la sperimentazione umana inizia prima del termine dei test sugli animali. Gli autori, quindi, ritengono che non si dovrebbero compiere nuovi esperimenti su animali fino a quando non sarà stata dimostrata la loro validità.

3) Nature (volume 438, 10 novembre 2005). L’autrice porta avanti un duro attacco alla vivisezione compiuta in campo tossicologico. Le ricerche sugli animali sono definite “cattiva scienza” e si auspica un rapido cambiamento.

4) Annals of Neurology (volume 58, dicembre 2005). Gli autori affermano che nessuno dei modelli di animali per lo studio della sclerosi multipla è servito a spiegare la patogenesi, oppure a sviluppare strategie terapeutiche. Infatti nessuna delle oltre 100 terapie efficaci negli animali ha dato analoghi risultati nella nostra specie. Gli autori invece auspicano che la ricerca sulla Sclerosi Multipla si orienti verso gli studi di genetica, neuroimaging (radiologia) ed epidemiologia condotti sugli esseri umani.

5) Victims of Charity (“Vittime della solidarietà“ pubblicato in lingua italiana su “La voce dei Senzavoce” n.85 autunno 2011 edito da LEAL) Un rapporto sugli esperimenti crudeli ed inattendibili finanziati dalle associazioni di ricerca medica che chiedono soldi al pubblico. Un dossier descritto nei minimi dettagli realizzato e scritto dai dottori Adrian Stallwood ed Andrè Mènache.

Visto che la giornalista di Panorama cita i ricercatori di Telethon di seguito le pesanti critiche di due ricercatori scientifici tra i più autorevoli:

“E’ scandaloso. Il Telethon raccoglie annualmente tanti euro quanto il bilancio di funzionamento di tutto l’Inserm (Francia). La gente pensa di donare soldi per la cura. Ma la terapia genica non è efficace.”

*Jacques Testard, direttore di ricerca presso l’Istituto Nazionale Francese della Sanità e della Ricerca Medica (Inserm), uno specialista in biologia della riproduzione, “padre scientifico” del primo bebè-provetta francese, e autore di numerose pubblicazioni scientifiche che dimostrano il suo impegno per una “scienza contenuta entro i limiti della dignità umana”.

Il professor Marc Peschanski, uno degli architetti di questa terapia genica, ha dichiarato che “abbiamo intrapreso un strada sbagliata”.

In risposta alla critica della giornalista di Panorama in riferimento all’assenza di articoli specifici, di seguito alcuni riferimenti su riviste scientifiche internazionali:

Traduzione di “Fifty Disasters of Animal Testing”

In questa pagina vengono riportati solo alcuni esempi di casi in cui il risultato ottenuto sugli animali e quello ottenuto sugli esseri umani è stato discordante, e ha provocato gravi danni: malattie e morti. Si possono senz’altro trovare casi in cui il risultato su una data specie animale, o su più specie, è stato lo stesso ottenuto nell’uomo.
Ma lo si è saputo solo dopo. Per saperlo, si è dovuto provare sull’uomo. Sempre e comunque. E perciò i test su animali in ogni caso non sono serviti a niente, perché non hanno saputo dare un risultato affidabile a priori.

1. Il benzene non venne ritirato dal mercato, e si è continuato a utilizzarlo come componente chimico industriale nonostante prove cliniche ed epidemiologiche avessero dimostrato che l’esposizione ad esso provoca la leucemia negli esseri umani, perché esperimenti finanziati dai produttori non sono riusciti a riprodurre la leucemia nei topi. [1]
2. Fumare veniva considerato non cancerogeno in quanto il cancro causato dal fumo è difficile da riprodurre in animali da laboratorio. Di conseguenza in molti continuarono a fumare e morire di cancro. [2]
3. Esperimenti effettuati su ratti, criceti, cavie, topi, scimmie e babbuini non rilevarono alcun legame tra fibra di vetro e cancro. Non fino al 1991 quando, grazie a studi compiuti su esseri umani, l’OSHA lo classificò come cancerogeno. [3][4][5]
4. Nonostante l’arsenico sia considerato cancerogeno per gli esseri umani già da decenni, gli scienziati hanno trovato pochissime prove negli animali a supporto di questa conclusione fino al 1977. [6] Questa è stata la posizione ufficialmente accettata finché non fu possibile alla fine riprodurre il cancro negli animali. [7][8][9]
5. Molti esseri umani hanno continuato ad essere esposti all’amianto ed a morire perché gli scienziati non riuscivano riprodurre il cancro negli animali in laboratorio.
6. Lo sviluppo di pacemakers e valvole cardiache è stato ritardato a causa delle differenze fisiologiche tra gli animali, sui quali furono progettati, e gli esseri umani cui erano destinati.
7. Modelli animali di malattie cardiache non sono riusciti a dimostrare che una dieta ricca di grassi e colesterolo aumenta il rischio di malattie coronariche ed arteriose. Invece di cambiare le proprie abitudini alimentari per prevenire questi disturbi, la gente ha continuato il proprio stile di vita con un falso senso di sicurezza.
8. I pazienti ricevevano farmaci dannosi od inefficaci a causa di modelli animali di ictus.
9. Studi sugli animali avevano previsto che i beta-bloccanti non avrebbero abbassato la pressione sanguigna. Come conseguenza di ciò il loro sviluppo fu bloccato. [10][11][12] Persino i ricercatori che praticano esperimenti su animali hanno dovuto ammettere il fallimento di modelli animali di ipertensione al riguardo, ma nel frattempo ci sono state migliaia di vittime di ictus.
10. I chirurghi ritenevano di aver perfezionato la cheratotomia radiale, un tipo di chirurgia che permette di migliorare la vista senza l’ausilio degli occhiali, sui conigli, ma la procedura ha reso ciechi i primi pazienti umani (la cornea del coniglio è in grado di rigenerarsi nella parte inferiore mentre quella umana solo in superficie). L’intervento chirurgico viene oggi praticato solo sulla superficie.
11. Si supponeva che trapianti combinati di cuore e polmoni fossero stati “perfezionati” sugli animali, ma i primi 3 pazienti umani sono deceduti nei primi 23 giorni dopo il trapianto. [13] Su 28 pazienti operati tra il 1981 ed il 1985, 8 sono deceduti durante l’intervento e 10 hanno sviluppato la bronchiolite obliterante, una complicazione polmonare che i cani sui quali furono condotti gli esperimenti non avevano sviluppato. Dei 10 pazienti che avevano sviluppato la bronchiolite obliterante, 4 morirono e 3 non hanno mai più potuto respirare senza l’ausilio di un respiratore. La bronchiolite obliterante, si è poi rivelata essere il maggior rischio legato all’operazione. [14]
12. La Ciclosporina A inibisce il rigetto degli organi, ed il suo sviluppo fu uno spartiacque per il successo nei trapianti di organi. Se le prove su esseri umani non avessero superato i risultati poco promettenti ottenuti sugli animali, il farmaco non sarebbe mai stato rilasciato. [15]
13. Gli esperimenti su animali hanno fallito nel prevedere la tossicità renale causata dall’anestetico generale metoxyiflurano. Molta gente ha perso tutte le funzioni renali.
14. Gli esperimenti su animali hanno ritardato l’uso di rilassanti muscolari durante l’anestesia generale.
15. Le ricerche su animali hanno fallito nel rivelare i batteri come causa di ulcere ed hanno ritardato il loro trattamento con antibiotici.
16. Più della metà dei 198 nuovi farmaci rilasciati tra il 1976 ed il 1985 furono o ritirati o riclassificati in seguito a gravi ed imprevisti effetti collaterali. [16] Questi effetti collaterali, tra gli altri, includevano complicazioni quali disritmia letale, attacchi cardiaci, insufficienza renale, crisi epilettiche, arresto respiratorio, insufficienza epatica ed ictus.
17. Il Flosint, un farmaco contro l’artrite, venne testato su topi, scimmie e cani; tutti tollerarono il farmaco molto bene. Invece, negli esseri umani ha provocato dei decessi.
18. Lo Zelmid, un antidepressivo, fu testato su topi e cani senza incidenti ma causò gravi problemi neurologici negli esseri umani.
19. Il Nomifensine, un altro antidepressivo, fu associato ad insufficienza epatica e renale, anemia e decessi negli esseri umani. Eppure i test sugli animali avevano indicato che il farmaco si potesse usare senza alcun effetto collaterale.
20. L’Amrinone, un farmaco usato contro l’insufficienza cardiaca, fu testato su numerosi animali e rilasciato senza alcun problema. Negli esseri umani però sviluppò la trombocitopenia, cioè la mancanza di cellule ematiche necessarie per la coagulazione del sangue.
21. Il Fialuridine, un farmaco antivirale, causò danni al fegato in 7 pazienti su 15. Cinque di loro morirono e due dovettero ricorrere ad un trapianto di fegato. [17] Eppure il farmaco aveva funzionato bene sulle marmotte [18][19]
22. Il Clioquinol, un farmaco antidiarroico, ebbe risultati positivi nei test effettuati su topi, gatti, cani e conigli. Nel 1982 però dovette essere ritirato in tutto il mondo perché responsabile di cecità e paralisi negli esseri umani.
23. L’Eraldin, un farmaco contro le malattie cardiache, causò morte e cecità negli esseri umani nonostante non avesse provocato alcun effetto indesiderato negli animali. Quando immesso sul mercato, i ricercatori affermarono che si fosse distinto per la completezza degli studi di tossicità effettuati su animali. Successivamente i ricercatori non furono in grado di riprodurre questi risultati su animali. [20]
24. L’Opren, un farmaco contro l’artrite, uccise ben 61 persone. Sono stati inoltre documentati più di 3.500 casi di reazioni gravi ad esso. L’Opren era stato testato su scimmie ed altri animali senza causare problemi.
25. Lo Zomax, un’altra medicina contro l’artrite, fu responsabile della morte di 14 persone e causa di sofferenze per molte altre.
26. Le dosi dell’Isoprotenerol, un farmaco usato nel trattamento dell’asma, furono calcolate utilizzando animali. Sfortunatamente si è dimostrato essere troppo tossico negli esseri umani. 3.500 persone sofferenti d’asma morirono nella sola Gran Bretagna a causa di sovradosaggio. E’ ancora difficile riprodurre questi risultati negli animali. [21][22][23][24][25][26]
27. Il Methysergide, un farmaco usato nel trattamento del mal di testa, ha portato a fibrosi retroperitoneale, o gravi cicatrci del cuore, dei reni e dei vasi sanguigni nell’addome. [27] I ricercatori non sono stati in grado di riprodurre questi effetti negli animali. [28]
28. Il Suprofen, una medicina contro l’artrite, fu ritirata dal mercato quando i pazienti cominciarono a soffrire di tossicità renale. Prima del suo rilascio, i ricercatori dissero questo al riguardo: “Eccellente profilo di sicurezza. Nessun effetto a livello cardiaco, renale o del sistema nervoso centrale in nessuna specie.” [29][30]
29. Il Surgam, un altro farmaco contro l’artrite, fu studiato per avere un fattore di protezione dello stomaco che prevenisse ulcere nello stomaco, un effetto collaterale comune a parecchi farmaci contro l’artrite. Nonostante risultati promettenti nei test su animali provocò ulcere in pazienti umani. [31][32]
30.Il Selacryn, un diuretico, fu ampiamente sperimentato sugli animali ma dovette essere ritirato dal mercato nel 1979 dopo che 24 persone morirono a causa di un’insufficienza epatica indotto dal farmaco. [33][34]
31. Il Perhexiline, un farmaco per il cuore, fu ritirato dal mercato quando si scoprì che produceva un’insufficienza epatica che non si era riscontrata nei test su animali. Anche dopo che fu individuato quel particolare tipo di insufficienza epatica, non la si poté riprodurre negli animali. [35]
32. Il Domperidone, progettato per curare nausea e vomito, produceva nell’uomo un battito cardiaco irregolare e dovette essere ritirato dal mercato. I ricercatori non furono in grado di riprodurre questo effetto nei cani nemmeno con un dosaggio di 70 volte superiore rispetto la dose normale. [36][37]
33. Il Mitoxantrone, una cura contro il cancro, produceva scompenso cardiaco negli esseri umani. Fu ampiamente testato su cani senza che si riscontrasse questo effetto. [38][39]
34. Il Carbenoxalone sarebbe dovuto servire nella prevenzione delle ulcere gastriche ma nei pazienti causava ritenzione idrica al punto da provocare scompenso cardiaco. Dopo che i vivisettori scoprirono ciò che causava negli esseri umani lo testarono su topi, ratti, scimmie e conigli ma non riuscirono mai a riprodurre questo effetto su di essi. [40][41]
35. Il Clindamycin, un antibiotico, causa una condizione nell’intestino detta colite pseudomembranosa. Eppure fu testato per un anno intero ogni giorno su cani e topi; non solo, essi furono anche in grado di tollerare dosi dieci volte maggiori di quelle tollerate dagli esseri umani. [42][43][44]
36. Gli esperimenti su animali non suffragarono mai l’efficacia di farmaci simili al valium durante il loro sviluppo od in seguito. [45][46]
37. Le compagnie farmaceutiche Pharmacia ed Upjohn interruppero i test clinici sulle loro compresse Linomide (roquinimex) per il trattamento della sclerosi multipla dopo che diversi pazienti soffrirono di attacchi cardiaci. Su 1.200 pazienti, 8 soffrirono di attacchi cardiaci legati alla somministrazione del farmaco. Gli esperimenti su animali non avevano in alcun modo previsto questo.
38. Il Cylert (pemoline), un farmaco usato nel trattamento delle malattie da carenza di attenzione e iperattività, causò insufficienza epatica in 13 bambini. Di essi, undici o morirono o necessitarono di un trapianto di fegato.
39. L’Eldepryl (selegiline), un farmaco usato nel trattamento del morbo di Parkinson si scoprì essere causa di pressione sanguigna molto alta. Quest’effetto collaterale non fu riscontrato negli animali.
40. La combinazione di due farmaci utilizzati nelle diete dimagranti, fenfluramine e dexfenfluramine, si scoprì essere legata ad anomalie delle valvole cardiache e ritirata dal mercato nonostante studi compiuti su animali non mostrarono mai alcuna anomalia cardiaca. [47]
41. Il farmaco contro il diabete “troglitazone”, meglio conosciuto come Rezulin, fu testato su animali senza causare problemi significativi ma causò danni al fegato negli esseri umani. I produttori ammisero che almeno un paziente era deceduto ed un altro dovette essere sottoposto a trapianto del fegato come risultato della somministrazione del farmaco. [48]
42. La digitale è stata usata per secoli per curare malattie cardiache. Eppure, gli esperimenti su farmaci derivati dalla digitale furono ritardati perché essa causava pressione alta negli animali. Fortunatamente le prove sugli esseri umani ebbero la meglio e come risultato, il digoxin, una sostanza analoga alla digitale ha salvato innumerevoli vite. Molte più persone sarebbero potute sopravvivere se i test sugli animali fossero stati ignorati e la digitale fosse stata rilasciata prima. [49][50][51][52]
43. L’FK 506, ora chiamato Tacrolimus, è un agente anti-rigetto il cui uso fu quasi completamente abbandonato prima di effettuare analisi cliniche, a causa di grave tossicità negli animali. [53][54] Studi sugli animali suggerirono che la combinazione di FK 506 con cyclosporin si sarebbe potuta rivelare più efficace. [55] In realtà negli esseri umani si è rivelato essere esattamente l’opposto. [56]
44. Esperimenti su animali suggerirono che l’uso dei corticosteroidi sarebbe stato di aiuto nel caso di shock settico, una grave infezione batterica del sangue. [57][58] Gli esseri umani invece reagirono in modo differente. Questo trattamento aumentò i decessi causati da shock settico. [59]
45. Nonostante l’inefficacia della penicillina nei conigli, Alexander Fleming usò l’antibiotico su di un paziente molto grave dal momento che non aveva altro con cui provare. Per fortuna i primi test Fleming non li fece su cavie o criceti perché la penicillina li uccide. Howard Florey, il premio Nobel a cui si co-attribuisce la scoperta della penicillina disse: “Cohe fortuna che non avessimo questi esperimenti su animali, negli anni ’40 perché altrimenti la penicillina non avrebbe mai ottenuto una licenza e, probabilmente, l’intera gamma degli antibiotici non sarebbe mai stata realizzata.”
46. Il rilascio del Fluoride, un farmaco che previene la carie, fu posticipato perché causava cancro nei topi. [60][61][62]
47. I due farmaci notoriamente pericolosi, il thalidomide ed il DES furono testati su animali e rilasciati per essere usati su esseri umani. Il risultato fu la sofferenza e la morte di migliaia di persone.
48. Esperimenti effettuati su animali trassero in inganno i ricercatori sulla rapidità con cui l’HIV si replica. A causa di queste false informazioni, i pazienti non ricevettero terapie immediate e le loro vite vennero accorciate.
49. Ricerche condotte su animali ritardarono lo sviluppo del vaccino anti-polio, secondo il dottor Albert Sabin, il suo inventore. I primi vaccini contro la rabbia e la polio funzionarono bene sugli animali ma storpiarono o uccisero i pazienti a cui furono somministrati.
50. I ricercatori che lavoravano con animali si sono ammalati o sono deceduti a causa dell’esposizione a malattie che, anche se innocue per gli animali ospiti (come l’epatite B), sono potenzialmente o effettivamente mortali per gli uomini.

Riferimenti
[1]Lancet, June 25 1977, pp1348-9.
[2]N. Sax, Cancer-causing Chemicals, Van Nostrand 1981.
[3]The Guardian, July 20 1991.
[4]Occupational Lung Disorders, Butterworth 1982.
[5]Toxicology and Industrial Health, 1990, vol.6, pp293-307.
[6]J. Nat. Cancer Inst., 1969, vol.42, pp1045-52.
[7]Br. J. Cancer, 1947, vol.1, pp192-251.
[8]Advances in Modern Toxicology, vol.2, Wiley, 1977.
[9]J. Nat. Cancer Inst, 1962, vol.5, p459.
[10]D. Fitzgerald, The Development of New Cardiovascular Drugs in Recent Developments in Cardiovascular Drugs, eds. Coltart and Jewitt, Churchill, Livingstone, 1981.
[11]Perspectives in Biology and Medicine, 1980 Part 2, S9-S24.
[12]Pharmacy International, Feb. 1986; pp33-37.
[13]Lancet, i, 1983, pp130-2.
[14]Lancet, 1, no. 8480, March 8, 1996, pp517-519.
[15]Annals of Internal Medicine, 1984, vol.101, pp667-682.
[16]GAO/PEMD-90-15 FDA Drug Review: Postapproval Risks, 1976-1985.
[17]NEJM, 333;1099-1105, 1995.
[18]J. NIH Res., 1993, 5, pp33-35.
[19]Nature, 1993, July 22, p275.
[20]Nature, 1982, April 1, pp387-90. and British Medical Journal, 1983, Jan 15, pp199-202, and Drug Monitoring, 1977 and Pharmacologist, 1964, vol. 6, pp12-26, and Pharmacology: Drug Actions and Reac. and Advances in Pharm, 1963, vol. 2, pp1-112, and Nature, 1982, April 1, pp387-390.
[21]Pharmacologist, 1971, vol.18, p272.
[22]Br. J. of Pharm., 1969, Vol. 36, pp35-45.
[23]W. H. Inman, Monitoring for Drug Safety, MTP Press, 1980.
[24]Am. Rev. Resp. Diseases, 1972, vol.105, pp883-890.
[25]Lancet, 1979, Oct.27, p896.
[26]Toxicology and Applied Pharmacology,1965, vol. 7, pp1-8.
[27]Animal Toxicity Studies: Their Relevance for Man, Quay Pub. 1990.
[28]British Medical Journal, 1974, May 18, pp365-366.
[29]Drug Withdrawl from Sale, PJB Publications, 1988.
[30]Pharmacology, 1983, vol.27 (suppl 1), pp87-94, and FDA Drug Review: Postapproval Risks 1976-1985 (US GAO), April 1990.
[31]Gut, 1987, vol.28, pp515-518.
[32]Lancet, Jan 10 1987, pp113-114.
[33]Toxicolo. Letters, 1991, vol.55, pp287-293.
[34]Drug Withdrawl from Sale, PJB Publications, 1988.
[35]Reg. Tox. and Pharm., 1990, vol.11, pp288-307, and Postgraduate Med. Journal, 1973, vol.49, April Suppl., pp125-130.
[36]Drugs, 1982, vol.24, pp360-400.
[37]Animal Toxicity Studies, Quay, 1990.
[38]Lancet, 1984, July 28, pp219-220.
[39]Martindale: The Extra Pharmacopoeia, 29th edition, Pharmaceutical Press, 1989.
[40]Br. Nat. Form., no.26, 1993.
[41]Reg. Tox. and Pharm., 1990, vol.11, pp288-307.
[42]British Medical Journal, 1983, Jan 15, pp199-202.
[43]Br. Nat. Form., no.26, 1993.
[44]Tox. and Appl. Pharm., 1972, vol. 21, pp516-531.
[45]The Benzodiazepines, MTP Press, 1978.
[46]Drugs and Therapeutics Bulletin, 1989, vol.27, p28.
[47]As quot. in Activate For Animals, Oct. 1997, The American Antivivisection Society.
[48]Parke-Davis letter, dated Oct. 31, 1996.
[49]W. Sneader, Drug Discovery: The Evolution of Modern Medicine, Wiley, 1985.
[50]T. Lewis, Clinical Science, Shaw and Sons Ltd., 1934.
[51]Federation Proceedings, 1967, vol.26, pp1125-30.
[52]Toxicology In Vitro, 1992, vol.6, pp.47-52.
[53]JAMA, 1990, April 4, p1766.
[54]Lancet, 1989, July 22, p227.
[55]Lancet, 1989, Oct 28, pp1000-1004.
[56]Hepatology, 1991, vol.13, pp1259-1260.
[57]Drugs and Therapeutics Bulletin, 1990, vol.28, pp74-75.
[58]Anesthesiology: Proceedings of the VI World Congress of Anesthesiology, Mexico City 1977.
[59]NEJM, 1987, Sep. 10, pp653-658.
[60]The Causes of Cancer, 1981, Oxford Press.
[61]J. NIH. Res., 1991, vol.3, p46.
[62]Nature, 1991, Feb 28, p732.

Perché la giornalista Barbara Gallavotti non ha intervistato alcuni degli autorevoli esperti di fama mondiale né tantomeno citato le prestigiose riviste scientifiche sostenitori dei metodi alternativi alla sperimentazione animale ?

Perché cita sempre Garattini pubblicizzando l’Istituto privato Mario Negri  o la fondazione privata Telethon avente come partner 20 fondazioni di origine bancaria private anch’esse ?

Perché la giornalista non ammette che i rappresentanti della sperimentazione animale si sono sempre sottratti ad un contraddittorio pubblico con gli omologhi della ricerca alternativa ?

Questo non può che definirsi giornalismo di basso rilievo.

Stefano Fuccelli

presidente Partito Animalista Europeo

27 Responses to “VIVISEZIONE: ARBITRARIO E FUORVIANTE ARTICOLO DEL SETTIMANALE PANORAMA (MONDADORI)”

  1. dario minci says:

    è chiara la volontà di ingannare i lettori, la giornalista gallavotti ha intervistato solo la parte favorevole alla vivisezione venendo meno al corretto esercizio del diritto-dovere di cronaca e dell’informazione.

  2. livio contini says:

    PANORAMA, MONDADORI, BERLUSCONI, PDL: ECCO CHI SOSTIENE LA VIVISEZIONE SOLO PER INTERESSI ECONOMICI , CONSAPEVOLI DEL FALLIMENTO E DEI MILIONI DI DECESSI UMANI CAUSATI DALLA STESSA .

  3. Barbara Mirrasi says:

    articolo falso e pretestuoso, la giornalista barbara gallavotti ha intervistato soltanto i fautori della sperimentazione animale dimostrando così di ignorare la materia . NEGLIGENZA O DOLO ???

  4. sandro riccioni says:

    non credo che la giornalista Barbara Gallavotti sia così ignorante da non conoscere la verità, penso più ad una forzatura della Mondadori (Berlusconi) vicina alle lobby farmaceutiche. Non a caso si cita la Fondazione San Raffaele di Don Verzè, e questo la dice lunga !!!

  5. GENUARDI GIOVANNA says:

    Gentilissima Dott.ssa Barbara Gallavotti,
    scrivere un’articolo così strutturato è palesemente fazioso, pretestuoso e forviante, è chiaro l’intento di ingannare i lettori ed i media alla vigilia dell’esame dell’articolo 14 relativo alla sperimentazione animale in seno alla 14 Commissione del Senato.

    LEGGA E SI INFORMI !!!

    1. Il benzene non venne ritirato dal mercato, e si è continuato a utilizzarlo come componente chimico industriale nonostante prove cliniche ed epidemiologiche avessero dimostrato che l’esposizione ad esso provoca la leucemia negli esseri umani, perché esperimenti finanziati dai produttori non sono riusciti a riprodurre la leucemia nei topi.

    2. Fumare veniva considerato non cancerogeno in quanto il cancro causato dal fumo è difficile da riprodurre in animali da laboratorio. Di conseguenza in molti continuarono a fumare e morire di cancro.

    3. Esperimenti effettuati su ratti, criceti, cavie, topi, scimmie e babbuini non rilevarono alcun legame tra fibra di vetro e cancro. Non fino al 1991 quando, grazie a studi compiuti su esseri umani, l’OSHA lo classificò come cancerogeno.

    4. Nonostante l’arsenico sia considerato cancerogeno per gli esseri umani già da decenni, gli scienziati hanno trovato pochissime prove negli animali a supporto di questa conclusione fino al 1977. Questa è stata la posizione ufficialmente accettata finché non fu possibile alla fine riprodurre il cancro negli topi.

    5. Molti esseri umani hanno continuato ad essere esposti all’amianto ed a morire perché gli scienziati non riuscivano riprodurre il cancro negli topi da laboratorio.

    6. Studi sugli animali avevano previsto che i beta-bloccanti non avrebbero abbassato la pressione sanguigna. Come conseguenza di ciò il loro sviluppo fu bloccato. Persino i ricercatori che praticano esperimenti su animali hanno dovuto ammettere il fallimento di modelli animali di ipertensione al riguardo, ma nel frattempo ci sono state migliaia di vittime di ictus.

    7. La Ciclosporina A inibisce il rigetto degli organi, ed il suo sviluppo fu uno spartiacque per il successo nei trapianti di organi. Se le prove su esseri umani non avessero superato i risultati poco promettenti ottenuti sugli animali, il farmaco non sarebbe mai stato rilasciato.

    8. Gli esperimenti su animali hanno fallito nel prevedere la tossicità renale causata dall’anestetico generale metoxyiflurano. Molte perdsone hanno perso tutte le funzioni renali.

    9. Le ricerche su animali hanno fallito nel rivelare i batteri come causa di ulcere ed hanno ritardato il loro trattamento con antibiotici.

    10. Più della metà dei 198 nuovi farmaci rilasciati tra il 1976 ed il 1985 furono o ritirati o riclassificati in seguito a gravi ed imprevisti effetti collaterali. Questi effetti collaterali, tra gli altri, includevano complicazioni quali disritmia letale, attacchi cardiaci, insufficienza renale, crisi epilettiche, arresto respiratorio, insufficienza epatica ed ictus.

    11. Il Flosint, un farmaco contro l’artrite, venne testato sui topi, che tollerarono il farmaco molto bene. Invece, negli esseri umani ha provocato numerosi decessi.

    12. Lo Zelmid, un antidepressivo, fu testato su topi e cani senza incidenti ma causò gravi problemi neurologici negli esseri umani.

    13. Il Nomifensine, un altro antidepressivo, fu associato ad insufficienza epatica e renale, anemia e decessi negli esseri umani. Eppure i test sui topi avevano indicato che il farmaco si potesse usare senza alcun effetto collaterale.

    14. L’Amrinone, un farmaco usato contro l’insufficienza cardiaca, fu testato e rilasciato senza alcun problema. Negli esseri umani però sviluppò la trombocitopenia, cioè la mancanza di cellule ematiche necessarie per la coagulazione del sangue.

    15. Il Fialuridine, un farmaco antivirale, causò danni al fegato in 7 pazienti su 15. Cinque di loro morirono e due dovettero ricorrere ad un trapianto di fegato.

    16. Il Clioquinol, un farmaco antidiarroico, ebbe risultati positivi nei test effettuati su topi, gatti, cani e conigli. Nel 1982 però dovette essere ritirato in tutto il mondo perché responsabile di cecità e paralisi negli esseri umani.

    17. L’Eraldin, un farmaco contro le malattie cardiache, causò morte e cecità negli esseri umani nonostante non avesse provocato alcun effetto indesiderato nei topi. Quando immesso sul mercato, i ricercatori affermarono che si fosse distinto per la completezza degli studi di tossicità effettuati su animali. Successivamente i ricercatori non furono in grado di riprodurre questi risultati su animali.

    18. L’Opren, un farmaco contro l’artrite, uccise ben 61 persone. Sono stati inoltre documentati più di 3.500 casi di reazioni gravi ad esso.

    19. Lo Zomax, un’altra medicina contro l’artrite, fu responsabile della morte di 14 persone e causa di sofferenze per molte altre.

    20. Le dosi dell’Isoprotenerol, un farmaco usato nel trattamento dell’asma, furono calcolate utilizzando gli animali. Sfortunatamente si è dimostrato essere troppo tossico negli esseri umani. 3.500 persone sofferenti d’asma morirono nella sola Gran Bretagna a causa di sovradosaggio. E’ ancora difficile riprodurre questi risultati negli animali.

    21. Il Methysergide, un farmaco usato nel trattamento del mal di testa, ha portato a fibrosi retroperitoneale, o gravi cicatrci del cuore, dei reni e dei vasi sanguigni nell’addome. I ricercatori non sono stati in grado di riprodurre questi effetti negli animali.

    22. Il Suprofen, una medicina contro l’artrite, fu ritirata dal mercato quando i pazienti cominciarono a soffrire di tossicità renale. Prima del suo rilascio, i ricercatori dissero questo al riguardo: “Eccellente profilo di sicurezza. Nessun effetto a livello cardiaco, renale o del sistema nervoso centrale in nessuna specie.”

    23. Il Surgam, un altro farmaco contro l’artrite, fu studiato per avere un fattore di protezione dello stomaco che prevenisse ulcere nello stomaco, un effetto collaterale comune a parecchi farmaci contro l’artrite. Nonostante risultati promettenti nei test su animali provocò ulcere in pazienti umani.

    24. Il Selacryn, un diuretico, fu ampiamente sperimentato sugli animali ma dovette essere ritirato dal mercato nel 1979 dopo che 24 persone morirono a causa di un’insufficienza epatica indotto dal farmaco.

    25. Il Perhexiline, un farmaco per il cuore, fu ritirato dal mercato quando si scoprì che produceva un’insufficienza epatica che non si era riscontrata nei test su animali. Anche dopo che fu individuato quel particolare tipo di insufficienza epatica, non la si poté riprodurre negli animali.

    26. Il Domperidone, progettato per curare nausea e vomito, produceva nell’uomo un battito cardiaco irregolare e dovette essere ritirato dal mercato. I ricercatori non furono in grado di riprodurre questo effetto nei cani nemmeno con un dosaggio di 70 volte superiore rispetto la dose normale.

    27. Il Mitoxantrone, una cura contro il cancro, produceva scompenso cardiaco negli esseri umani.

    28. Il Carbenoxalone sarebbe dovuto servire nella prevenzione delle ulcere gastriche ma nei pazienti causava ritenzione idrica al punto da provocare scompenso cardiaco. Dopo che i vivisettori scoprirono ciò che causava negli esseri umani lo testarono su topi, ratti, scimmie e conigli ma non riuscirono mai a riprodurre questo effetto su di essi.

    29. Il Clindamycin, un antibiotico, causa una condizione nell’intestino detta colite pseudomembranosa. Eppure fu testato per un anno intero ogni giorno su cani e topi; non solo, essi furono anche in grado di tollerare dosi dieci volte maggiori di quelle tollerate dagli esseri umani.

    30. Le compagnie farmaceutiche Pharmacia ed Upjohn interruppero i test clinici sulle loro compresse Linomide (roquinimex) per il trattamento della sclerosi multipla dopo che diversi pazienti soffrirono di attacchi cardiaci. Su 1.200 pazienti, 8 soffrirono di attacchi cardiaci legati alla somministrazione del farmaco. Gli esperimenti su animali non avevano in alcun modo previsto questo.

    31. Il Cylert (pemoline), un farmaco usato nel trattamento delle malattie da carenza di attenzione e iperattività, causò insufficienza epatica in 13 bambini. Di essi, undici o morirono o necessitarono di un trapianto di fegato.

    32. L’Eldepryl (selegiline), un farmaco usato nel trattamento del morbo di Parkinson si scoprì essere causa di pressione sanguigna molto alta. Quest’effetto collaterale non fu riscontrato negli animali.

    33. La combinazione di due farmaci utilizzati nelle diete dimagranti, fenfluramine e dexfenfluramine, si scoprì essere legata ad anomalie delle valvole cardiache e ritirata dal mercato nonostante studi compiuti su animali non mostrarono mai alcuna anomalia cardiaca.

    34. Il farmaco contro il diabete “troglitazone”, meglio conosciuto come Rezulin, fu testato su animali senza causare problemi significativi ma causò danni al fegato negli esseri umani. I produttori ammisero che almeno un paziente era deceduto ed un altro dovette essere sottoposto a trapianto del fegato come risultato della somministrazione del farmaco.

    35. L’FK 506, ora chiamato Tacrolimus, è un agente anti-rigetto il cui uso fu quasi completamente abbandonato prima di effettuare analisi cliniche, a causa di grave tossicità negli animali. [53][54] Studi sugli animali suggerirono che la combinazione di FK 506 con cyclosporin si sarebbe potuta rivelare più efficace. In realtà negli esseri umani si è rivelato essere esattamente l’opposto.

    36. Esperimenti su animali suggerirono che l’uso dei corticosteroidi sarebbe stato di aiuto nel caso di shock settico, una grave infezione batterica del sangue. Gli esseri umani invece reagirono in modo differente. Questo trattamento aumentò i decessi causati da shock settico.

    37. Nonostante l’inefficacia della penicillina nei conigli, Alexander Fleming usò l’antibiotico su di un paziente molto grave dal momento che non aveva altro con cui provare. Per fortuna i primi test Fleming non li fece su cavie o criceti perché la penicillina li uccide. Howard Florey, il premio Nobel a cui si co-attribuisce la scoperta della penicillina disse: “Che fortuna che non avessimo questi esperimenti su animali, negli anni ‘40 perché altrimenti la penicillina non avrebbe mai ottenuto una licenza e, probabilmente, l’intera gamma degli antibiotici non sarebbe mai stata realizzata.”

    38. I due farmaci notoriamente pericolosi, il thalidomide ed il DES furono testati su animali e rilasciati per essere usati su esseri umani. Il risultato fu la sofferenza e la morte di migliaia di persone.

    39. Esperimenti effettuati su animali trassero in inganno i ricercatori sulla rapidità con cui l’HIV si replica. A causa di queste false informazioni, i pazienti non ricevettero terapie immediate e le loro vite vennero accorciate.

    40. Ricerche condotte su animali ritardarono lo sviluppo del vaccino anti-polio, secondo il dottor Albert Sabin, il suo inventore. I primi vaccini contro la rabbia e la polio funzionarono bene sugli animali ma storpiarono o uccisero i pazienti a cui furono somministrati.

  6. Fabrizio veg says:

    CHE SCHIFO ANCHE QUESTA GIORNALISTA E’ ASSERVITA AL POTERE DELLE LOBBY FARMACEUTICHE. VERGOGNA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  7. Paola Frizzi says:

    Sig.ra Barbara Gallavotti, anche Lei come tutti i vivisettori e quella classe politica corrotta ed immorale contribuisce, con il suo articolo fazioso, al sacrificio di milioni di animali ed alla morte di milioni di persone !!!

  8. nicola says:

    che vergogna…il profitto…senza curare realmente l’uomo…uccidendo la vita di esseri inocenti…mi vergogno io……….

  9. Mirella G. says:

    LETTERA ALLA REDAZIONE DI PANORAMA

    Sono una fedele lettrice della Vs. stimata rivista da ormai molti anni per questo mi permetto di esprimere un personale giudizio relativamente all’articolo “o la cavia o la vita”. L’autrice pone una domanda legittima ed imparziale ” a cosa serve la sperimentazione sugli animali e cosa accadrebbe se la si sospendesse.” La scorrettezza, oggetto della mia contestazione, sta nell’ avere intervistato soltanto gli esperti rappresentanti del mondo vivisezionista escludendo dal contraddittorio la controparte rappresentata dagli omologhi della ricerca alternativa ufficiale. Veramente un giornalismo di basso rilievo imperniato sulla propaganda e disinformazione così come riportato anche dall’Agenzia Parlamentare http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20120514-animali-partito-animalista-europeo-fuorviante-articolo-panorama
    Mi auguro prendiate posizione contro la giornalista Barbara Gallavotti per avere danneggiato il Vs. rinomato settimanale.
    Cordialità

  10. dario minci says:

    non comprerò mai più Panorama, sponsorizza la vivisezione !!!

  11. Francesca Greco says:

    LETTERA ALLE REDAZIONE DI PANORAMA

    Non avete fatto una bella figura…. http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20120514-animali-partito-animalista-europeo-fuorviante-articolo-panorama

    Sinceramente ero una vostra lettrice da ben 20 anni……ma non lo sarò più!!!

    Di tutti i crimini neri che l’uomo commette contro Dio ed il Creato, la vivisezione è il più nero.

    Mahatma Gandhi

    Ins. Francesca Greco

  12. monia culcasi says:

    LETTERA ALLA REDAZIONE DI PANORAMA

    Buongiorno, mi complimento (specifico, nel caso ce ne fosse bisogno, che è un’ironia…) per il servizio “O la cavia o la vita”, avete dimostrato faziosità e poca imparzialità.

    E’ opportuno, in casi di questo tipo, che ci si documenti in modo serio e si espongano tutte le tesi in maniera corretta ed imparziale.

    Con quell’articolo, la vostra giiornalista ha palesato tutta la sua IGNORANZA in materia scientifica affidandosi solo alla tesi di SQUALLIDI VIGLIACCHI vivisettori…….

    La vostra etica nei confronti del mondo animalista mi delude enormemente, non comprerò MAI PIU’ una copia della vostra rivista. Avviserò amici e parenti a fare altrettanto. E’ una promessa la mia!!

    Saluti

    Monia Culcasi

  13. daniela di dio says:

    LETTERA REDAZIONE PANORAMA

    Apprendo della scandalosa inchiesta pro vivisezione nel vostro nuovo numero in uscita tramite i seguenti link che stanno girando sul web :

    http://www.partitoanimalistaeuropeo.com/blog_pae/index.php/2012/05/vivisezione-fuorviante-articolo-del-settimanale-panorama-mondadori/

    http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20120514-animali-partito-animalista-europeo-fuorviante-articolo-panorama

    Le supposte verità ammannite ai vostri lettori a nome dall’industria del farmaco (che poi sponsorizza altrove le vostre pagine dandovi introiti pubblicitari) sono una vergogna culturale ed etica oltreche’ una falsita’ scientifica.
    Il 70% della ricerca con animali è peraltro non medica e comunque assolutamente inutile, il 30% medico è scientificamente provato NON dia risultati validi per l’uomo.
    Il popolo italiano è per i sondaggi pubblici al 90% contro la vivisezione e ricordatevi che alcuni di essi erano vostri lettori.
    Saremo lieti della vostra diminuzione vendite e introiti pubblicitari e ci impegniamo a lavorare a tal fine.

    Io personalmente, non comprerò MAI più mezza vostra rivista. E’ una promessa.

    Giuseppina Daniela Di Dio, Insegnante

    TRAPANI

  14. barbara says:

    la giornalista Barbara Gallavotti dovrebbero cacciarla via, non merita essere considerata giornalista, al confronto Emilio Fede era la massima espressione di imparzialità !!!

  15. umberto says:

    dovremmo non acquistare più la rivista Panorama, soltanto così capirebbero la nostra indignazione.

  16. Olga says:

    non ho mai visto tanta incompetenza in un giornalista d’inchiesta, mi sfugge soltanto un particolare: è solo incapacità oppure la volontà di non diffondere la verità sul fallimento della sperimentazione animale ???

  17. nadia verzi says:

    pubblicare un articolo così fazioso alla vigilia della decisione che sarà assunta dalla 14 commissione del senato in merito appunto alla sperimentazione animale, è la prova di un disegno ben preciso volto a sostenere unicamente la vivisezione

  18. salvatore gali says:

    basta con il sacrificio degli animali in nome di una falsa scienza. La vivisezione o sperimentazione animale garantisce profitto e protezione legale solo alle lobby dell’industria ed a quella classe politica corrotta ed immorale

  19. francesco says:

    Non mi stupisco, nel modo più assoluto, dei tentativi, da parte dell’establishment internazionale, legato alle potentissime lobbies farmaceutiche, di non sbloccare il progressivo, inesorabile processo di mummificazione del mondo accademico. Garattini, a questo proposito, è uno splendido esempio. Come Panorama è un esempio, chiarissimo, di stampa legata ad interessi diversi da quelli propri dell’informazione.
    Dicevo: non mi stupisco. Avviene fin dalla nascita della scienza. Basta pensare a cosa avvenne a Galileo Galilei padre della moderna ricerca scientifica.

  20. paola says:

    mondadori fai schifo!!!! io ho comprato questa copia l’ho letta!!! berlusconi fai ancora piu’ schifo!!!!! denunciatemi dai forza! e’ quello che aspetto, poi verra fuori un casino!!!!!

  21. mariapaola says:

    Non ho parole…che schifo!!!!

  22. Nando protti says:

    ma cosa ci si poteva aspettare dalla Mondadori ( famiglia Berlusconi), una critica alle lobby farmaceutiche ???
    vivisezione, caccia, circhi, il PDL è il vero responsabile di tutto questo orrore, mi fa specie la Brambilla che non ha mai preso le distanze !!!

  23. ILARIA says:

    giusta critica del PAE, condanno pienamente la faziosità di Panorama, articolo non a caso pubblicato in questo frangente alla vigilia dell’esame circa l’art. 14 ddl 3129 ad opera della 14 Commissione del Senato

  24. paolo n. says:

    sfacciatamente di parte questo articolo è un chiaro esempio di disinformazione a sostegno delle lobbies farmaceutiche. CHE SCHIFOOOOOOOOO

  25. luigi brianzi says:

    NON ACQUISTERO’ MAI PIU’ PANORAMA, SPONSORIZZA LA VIVISEZIONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  26. giovanni simonelli says:

    l’articolo della giornalista Gallavotti oltre ad essere fazioso è zeppo di incongruenze e contraddizioni, stile perfetta propaganda di regime.

  27. Mario Bianchi says:

    E’ STATA CREATA UNA PAGINA FB PER BOICOTTARE PANORAMA

    https://www.facebook.com/events/223671337748788/