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MOBILITAZIONE CONTRO IL SALONE DEL GUSTO DI TORINO

ALIMENTAZIONE VEGETARIANA/VEGANA, CRONACA 60 Comments »

Comitato NonC’èG(i)ustoNelSalone

APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE ANIMALISTA E ANTISPECISTA CONTRO LA CELEBRAZIONE DI UN MASSACRO 22-24 OTTOBRE: SALONE DEL GUSTO DI TORINO

PER LA REGIONE E IL COMUNE LA STRAGE DEGLI ANIMALI È NORMALE AMMINISTRAZIONE…

Nei giorni 21-25 ottobre si svolgerà a Torino il Salone del Gusto, organizzato e finanziato da Slow Food, Regione Piemonte, Comune e Provincia di Torino, ed altri. Fra decine di conferenze, dibattiti, stand della “cultura” gastronomica locale e non, sarà massiccia la presenza di qualcuno che per le istituzioni e le industrie è soltanto un oggetto da vendere: gli animali non umani.

Innumerevoli polli, maiali, bovini, pesci affolleranno il salone sotto forma di salami, prosciutti, bistecche, formaggi, uova, prelibatezze che nascondono come sappiamo sfruttamento e violenza sistematica.

Una fiera rivolta a chi apprezza la gastronomia “tradizionale”, locale, che sostiene i piccoli produttori, che ammicca alla sostenibilità ambientale, alla decrescita e persino al “benessere animale”.

Contestiamo apertamente questa celebrazione di una strage quotidiana!

∴ Tocca a noi denunciare la schiavitù e l’uccisione degli animali nei macelli e negli allevamenti, sia in quelli intensivi sia in quelli “sostenibili”

∴ Tocca a noi denunciare la produzione di carne, latte e uova perchè sono il prodotto di questa schiavitù e pertanto devono essere aboliti

∴ Tocca a noi denunciare la connivenza delle istituzioni che promuovono e finanziano iniziative come questa

∴ Tocca a noi denunciare e contestare gli stati “civili” e “democratici” che sostengono le industrie dello sfruttamento animale con miliardi di denaro pubblico

∴ Tocca a noi denunciare la mobilitazione degli opinionisti per giustificare questo olocausto silenzioso sui giornali e sugli schermi televisivi e l’iscrizione a libro paga di medici e scienziati per stigmatizzare vegetariani e vegani e per difendere le fabbriche di morte.

Se non denunciamo noi tutto ciò, chi deve farlo?

∴ Tocca a noi ricordare che la decrescita non è “felice” se propugna l’esistenza dello sfruttamento e dei mattatoi

∴ Tocca a noi ricordare che la sostenibilità ambientale non ci interessa quando è costruita sui cadaveri dei più deboli, di qualsiasi razza, sesso o specie essi siano

∴ Tocca a noi ricordare che il benessere animale è una contraddizione in termini, se gli animali sono sfruttati e uccisi

∴ Tocca a noi parlare di tutto ciò e lo faremo, in tanti e determinati.

Per questo motivo, abbiamo costituito il Comitato NonC’èG(i)ustoNelSalone, aperto a tutte le realtà associazioniste, informali, individuali, per organizzare la contestazione al Salone del Gusto di Torino. Per il suo alto valore simbolico, per l’impatto sull’opinione pubblica e su

chi sostiene gli sfruttatori, vogliamo che questa contestazione raccolga le forze di tutti gli animalisti sinceramente interessati a combattere l’esistenza di ogni allevamento ed ogni mattatoio. Chiediamo quindi alle realtà interessate di aderire alla mobilitazione, ma soprattutto di partecipare attivamente ai lavori del Comitato. L’obiettivo sarà quello di organizzare 3 giorni di controinformazione e contestazione al Salone, dal 22 al 24 ottobre.

Gli animali non vengono ascoltati. TOCCA A NOI GRIDARE NO ALLA STRAGE!

Per informazioni su prossime riunioni del Comitato, su come partecipare all’organizzazione e sugli eventi del 22-24/10: noncegustonelsalone@gmail.com http://noncegustonelsalone.wordpress.com/

60 Responses to “MOBILITAZIONE CONTRO IL SALONE DEL GUSTO DI TORINO”

  1. isabella says:

    partecipo alla protesta.
    saluti isabella

  2. dario says:

    ci sarò anche io, giusta iniziativa

  3. salvatore says:

    è disdicevole da parte dell’informazione pubblica non promuovere la sana alimentazione vegetariana !!!!

  4. marco says:

    l’assunzione di carne quotidiana comporta un’insorgenza di cellule tumorale 8 volte superiore alla media, ma questo dato non viene diffuso. E’ UNA VERGOGNA!!!!!!!

  5. alessia says:

    Il Governo si deve impegnare a diffondere i reali pericoli derivanti dall’assunzione della carne

  6. daniela says:

    le popolazioni più povere che non assumono carne, non conoscono patologie relative ai tumori.

  7. elisa says:

    anche io vorrei dare il mio contributo, sarò presente alla contestazione

  8. Stefano says:

    Parte della classe politica italiana corrotta dalle consorterie delle industrie della carne non promuove sufficientemente la sana alimentazione vegetariana occultando i reali danni derivanti dall’assunzione della carne, l’oncologo Umberto Veronesi direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia lo dichiara da anni: “mangiare carne fa male”, stessa indicazione esce dallo studio “Meat intake and mortality” pubblicato negli Stati Uniti dal bimestrale “Archives of internal medicine”: consumare carna lavorata, comunque di provenienza industriale, eleva il rischio di morte per tumore e malattie cardiache mentre la Food and Drug Administration americana conferma: “chi consuma più di 80 grammi quotidiani di carne alza di 8 volte il rischio di tumori allo stomaco ed all’intestino, oltre che alla prostata per gli uomini ed al seno per le donne”. QUESTI DATI ALLARMANTI NON DEVONO ESSERE IGNORATI ED OCCULTATI DAI NOSTRI GOVERNANTI: LA DISINFORMAZIONE UCCIDE !!!

    Stefano Fuccelli PAE

  9. Marco says:

    Da vegetariano convinto, il mio pieno sostegno.

  10. Fabrizio Porro says:

    Da vegetariano convinto, il mio pieno sostegno anche da parte mia.

  11. fabrizio says:

    Premesso che nel nostro territorio vivono alcuni milioni di vegetariani ritengo legittimo e democratico proporre, all’interno delle mense aziendali, scolastiche e degli enti pubblici e privati , un’alternativa all’alimentazione rappresentata da cibi di origine animale.
    La scelta può essere dettata da motivazioni etiche ( il vegetariano si adopera per non danneggiare o produrre sofferenze agli altri viventi, nei limiti di una concreta compatibilità con le proprie esigenze vitali), o da motivazioni salutiste (alcune pubblicazioni attestano che i vegetariani per l’abbondante produzione di fibre, carboidrati, vitamine e minerali riducano l’incidenza di malattie vascolari, cancri, ipertensione, diabete ed obesità. Inoltre si riduce il sovraccarico proteico a carico di reni e fegato), comunque in entrambi i casi è giusto, nel rispetto di tutti, dare la possibilità di un’alternativa concreta.

  12. giulio says:

    condivido perfettamente il commento di Fabrizio

  13. osvaldo says:

    Dovrebbe essere un dovere del ministero della salute informare i cittadini sui danni causati dall’assunzione della carne, ma ciò non avviene E’ VERGOGNOSO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  14. davide says:

    le responsabilità sono da imputare anche agli organi di informazione, rigorosamente servili dei potenti.

  15. Stefano says:

    Sia per tutelare le condizioni di vita degli animali sia per tutelare la salute umana. Il pericoloso virus H5N1 definito comunemente “ aviaria” ed i casi di BSE conosciuti come “ mucca pazza”, l’influenza suina H1N1 che hanno allarmato recentemente l’opinione pubblica mondiale, sono la conseguenza dei metodi di allevamento degli animali destinati al consumo umano: gli allevamenti intensivi. I fattori che rendono gli allevamenti intensivi la causa dello sviluppo degli agenti infettanti sono costituiti dal grande numero di animali detenuti in uno spazio ristretto e l’uso degli antibiotici somministrati per compensare i danni derivanti dalle condizioni innaturali di vita. Negli allevamenti intensivi si somministrano antibiotici e vaccini che aumentano le resistenze individuali e quindi accrescono l’attitudine alla mutazione dei virus; la stessa vicenda della “mucca pazza” dimostra il collegamento tra le tipologie di allevamento e le possibili patologie che possono sorgere. Le tecnologie spinte hanno permesso il diffondersi di questa sindrome tra i bovini e poi tra le altre specie, tra cui l’uomo. Discussione di esperti ed interventi dei Governi non fissano l’attenzione sulle vere cause di queste epidemie, trovando come unica soluzione abbattimenti di massa che purtroppo non risolvono la situazione. Si cercano vaccini, con l’unico effetto di incrementare il business delle case farmaceutiche mondiali. Nel frattempo muoiono milioni di animali ed il numero delle persone decedute aumenta. A tutto ciò va aggiunto il commercio di animali per il consumo alimentare che vengono trasportati da un continente all’altro in condizioni igieniche aberranti contribuendo la diffusione di queste epidemie, a causa anche alla scarsità dei controlli.

    Stefano Fuccelli PAE

  16. patrizia says:

    sono vegetariana, sarò presente a Torino per protestare

  17. paola says:

    anche io verrò per contestare il salone del gusto di Torino

  18. romolo says:

    E’ grave che i governi non abbiano mai trasmesso informazioni oggettive sui danni derivati dall”assunzione della carne!!!

  19. dario says:

    condivido la mobilitazione contro il salone del gusto di Torino, io sarò presente

  20. Graziana Barsocchi says:

    Concordo con tutti i commenti e appoggio la manifestazione. C’è bisogno di una nuova classe medica veterinaria, che abbia coraggio di denunciare cosa avviene in allevamenti intensivi e negli abbattitoi e non si presti per danaro allo sfruttamento degli animali. Il veterinario studia per guarire gli animali, tutti, e non per aiutare l’industria, piccola e grande che sia, a far soldi sulla sofferenza di chi (pronome personale!) ha scelto di guarire e tutelare.

  21. erica says:

    anche io condivido tutto quanto è stato detto. E’ giusta una informazione corretta

  22. tonino says:

    personalmente sarò presente alla manifestazione contro il salone del gusto di Torino

  23. ugo says:

    se ci fosse una corretta informazione molti rinuncerebbero al consumo della carne!!!

  24. dino says:

    la natura ha dato segnali evidenti generando molte epidemie ma noi non riusciamo a recepire questo messaggio.

  25. enzo says:

    sono d’accordo con tutti gli interventi. L’alimentazione vegetariana è l’unica alternativa sana, la carne deve essere abolita

  26. fabio says:

    basta con lo sfruttamento degli animali. Le epidemie sono la giusta conseguenza per chi sfrutta gli animali

  27. olga says:

    giusta questa iniziativa per una informazione libera. Sicuramente la stampa non alcuna notizia

  28. roberto says:

    concordo con tutti i commenti rilasciati fino ad adesso. Anche io parteciperò alla manifestazione contro il salone del gusto di Torino

  29. andrea says:

    Io sono vegetariano ed appoggio la manifestazione di protesta

  30. fabrizio says:

    condivido pienamente le analisi di Stefano Fuccelli PAE

  31. giulio says:

    A Torino parteciperò all’evento contro il salone del gusto

  32. nadia says:

    auspico una partecipazione in massa per contestare la barbarie dell’uccisione degli animali per scopo alimantare

  33. sandro says:

    i commenti di Stefano Fuccelli PAE descrivono esattamente quali sono i danni oggettivi derivanti dall’assunzione della carne

  34. vincenza bravin says:

    NO CARNE. SI VEGAN

  35. barbara says:

    l’alimentazione vegetariana rappresenterà l’alternativa del futuro.

  36. dario says:

    Farò il possibile per partecipare alla manifestazione di Torino. NO ALLA CARNE

  37. simone says:

    SOLO VEGAN !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  38. stefania says:

    Contro ogni speculazione perpetrata sugli animali. DIVENTA VEGAN

  39. francesca says:

    concordo con la giusta analisi di stefano fuccelli PAE

  40. orlando says:

    un ringraziamento agli organizzatori della manifestazione, giusta in iziativa

  41. sara says:

    L’unica alimentazione sana è quella vegetariana

  42. noncegustonelsalone says:

    Ricordiamo che le adesioni possono essere inviate, sia da singoli individui che da associazioni, alla casella noncegustonelsalone@gmail.com oppure sul sito http://noncegustonelsalone.wordpress.com alla pagina “adesioni”

  43. ugo says:

    grazie per dare voce a chi voce non ha

  44. carlo says:

    il vosro impegno verso la tutela deli animali è degno di lode. BRAVI ORGANIZZATORI

  45. Livio says:

    sono vegetariano e non posso non condividere questa iniziativa.

  46. tonino says:

    sono più che favorevole a questa iniziativa

  47. elisa says:

    trovo giusto dare una corretta informazione circa i danni causati dal consumo alimentare della carne

  48. Stefano says:

    Sia per tutelare le condizioni di vita degli animali sia per tutelare la salute umana. Il pericoloso virus H5N1 definito comunemente “ aviaria” ed i casi di BSE conosciuti come “ mucca pazza”, l’influenza suina H1N1 che hanno allarmato recentemente l’opinione pubblica mondiale, sono la conseguenza dei metodi di allevamento degli animali destinati al consumo umano: gli allevamenti intensivi. I fattori che rendono gli allevamenti intensivi la causa dello sviluppo degli agenti infettanti sono costituiti dal grande numero di animali detenuti in uno spazio ristretto e l’uso degli antibiotici somministrati per compensare i danni derivanti dalle condizioni innaturali di vita. Negli allevamenti intensivi si somministrano antibiotici e vaccini che aumentano le resistenze individuali e quindi accrescono l’attitudine alla mutazione dei virus; la stessa vicenda della “mucca pazza” dimostra il collegamento tra le tipologie di allevamento e le possibili patologie che possono sorgere. Le tecnologie spinte hanno permesso il diffondersi di questa sindrome tra i bovini e poi tra le altre specie, tra cui l’uomo. Discussione di esperti ed interventi dei Governi non fissano l’attenzione sulle vere cause di queste epidemie, trovando come unica soluzione abbattimenti di massa che purtroppo non risolvono la situazione. Si cercano vaccini, con l’unico effetto di incrementare il business delle case farmaceutiche mondiali. Nel frattempo muoiono milioni di animali ed il numero delle persone decedute aumenta. A tutto ciò va aggiunto il commercio di animali per il consumo alimentare che vengono trasportati da un continente all’altro in condizioni igieniche aberranti contribuendo la diffusione di queste epidemie, a causa anche alla scarsità dei controlli.

    Stefano Fuccelli PAE

  49. Stefano says:

    Parte della classe politica italiana corrotta dalle consorterie delle industrie della carne non promuove sufficientemente la sana alimentazione vegetariana occultando i reali danni derivanti dall’assunzione della carne, l’oncologo Umberto Veronesi direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia lo dichiara da anni: “mangiare carne fa male”, stessa indicazione esce dallo studio “Meat intake and mortality” pubblicato negli Stati Uniti dal bimestrale “Archives of internal medicine”: consumare carna lavorata, comunque di provenienza industriale, eleva il rischio di morte per tumore e malattie cardiache mentre la Food and Drug Administration americana conferma: “chi consuma più di 80 grammi quotidiani di carne alza di 8 volte il rischio di tumori allo stomaco ed all’intestino, oltre che alla prostata per gli uomini ed al seno per le donne”. QUESTI DATI ALLARMANTI NON DEVONO ESSERE IGNORATI ED OCCULTATI DAI NOSTRI GOVERNANTI: LA DISINFORMAZIONE UCCIDE !!!

    Stefano Fuccelli PAE

  50. orlando says:

    condivido l’attenta analisi di Stefano Fuccelli PAE. I mezzi di informazione di concerto con parte della classe politica compiono una vera disinformazione sui rischi derivati dall’assunzione della carne.

  51. Isotta Vegman says:

    per tutti quelli che hanno commentato: dopo tanto inorridire CHI viene con IL CORPO alla mobilitazione ? Per protestare efficacemente bisogna essere davanti all’ingresso. L’indignazione non salverà mai MEZZO animale nè farà cambiare idea a nessuno se non è supportata dall’opera di informazione che va fatta là davanti e in QUELLA sede.

  52. Fabrizio Porro says:

    Tuttavia, se non siamo capaci immaginare un simile futuro e allo stesso tempo adottare misure urgenti perché ciò si avveri, non ci sarà affatto un futuro. Se compiamo il passo abbastanza velocemente possiamo concederci il lusso di guardare indietro agli errori delle passate generazioni dal punto di vista dell’unico futuro percorribile – dove un ambientalista che si nutre di carne sembrerà un concetto tanto assurdo come uno schiavista che crede nell’uguaglianza.

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